Odontoiatria: i progetti per il Corso di Laurea della neo Presidente Letizia Perillo

“Non nascondo di essere inorgoglita da questo riconoscimento! In una società maschilista le donne al vertice sono davvero poche, ma l’ambiente che frequento ed i colleghi con i quali condivido questa esperienza, e che mi hanno proposta per questo incarico, non hanno mai manifestato alcuna ritrosia per il fatto che fossi una donna. In certi ruoli, non conta davvero se si è uomini o donne, soprattutto quando ci si confronta su aspetti politici e programmatici che coinvolgono indistintamente tutti”, afferma la prof.ssa Letizia Perillo, neo Presidente del Corso di Laurea Magistrale di Odontoiatria, prima a ricoprire questo ruolo. Un incarico per il quale si dice “saggiamente preoccupata”, in quanto la presidenza del Corso di Laurea “rappresenta solo uno starting point per proiettarsi in un mondo che chiede chiarezza e qualità, trasparenza e decisione, e certamente sento il dovere di rispondere al meglio alle aspettative riposte e alla fiducia accordata”. 
Attiva su tanti fronti, referente della Qualità della Terza Missione per il Dipartimento Multidisciplinare di specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche, la prof.ssa Perillo ha già una chiara agenda di lavoro nella quale mette al primo posto le attività di laboratorio, l’internazionalizzazione e la ricerca, nell’ottica di un miglioramento della qualità della didattica. “Partirò da quanto di buono è stato fatto nei mandati precedenti, che non è poco, e proseguirò cercando di raggiungere standard qualitativi di sempre maggiore eccellenza”, sottolinea. E assicura: “punteremo sui giovani, che sono la nostra vera forza, la nostra linfa, per cui non possono che essere loro ‘il leit-motiv’ che guiderà la mia presidenza!”. I punti cardine del programma: “rendere più proficua ed efficiente l’attività professionalizzante, i ragazzi ci chiedono infatti più attività pratica per uscire da qui con un bagaglio non solo teorico ma pronti per l’inserimento nel mondo del lavoro; implementare le strategie di internazionalizzazione, pensando anche a titoli congiunti e convenzioni per mandare i nostri ragazzi in Erasmus in quelle sedi nordeuropee dove possono apprendere le tecniche più avanzate”.
Altri due punti centrali sono la ricerca e le sue ricadute sulla qualità dell’offerta didattica del Corso. Su questo fronte tanto si è fatto, ma tanto si può ancora fare: “Per la ricerca, è stata messa in atto un’efficace opera di sensibilizzazione per il continuo miglioramento della Qualità della Ricerca. I progetti che stiamo portando avanti sono diversi e spesso multidisciplinari. L’obiettivo è soprattutto quello di collaborare con altre università, italiane e straniere, consapevoli che una rete scientifica ampia e qualificata sia il miglior viatico per favorire i processi di crescita e di formazione e dare vita ad una ricerca di qualità”. I progetti scientifici in itinere “ci vedono proiettati sui temi leader del panorama odontoiatrico e ortodontico: dall’approccio genetico al 3D, dalle sindromi ostruttive respiratorie alle cleft, dagli ancoraggi scheletrici all’estetica del sorriso e ai trattamenti invisibili, dall’impatto sulla qualità della vita alla stabilità a lungo termine”. “Le idee ci sono – sottolinea – tuttavia è necessario battersi per una loro migliore attuazione al fine di utilizzare al meglio le risorse e raggiungere gli obiettivi prefissati nell’interesse di tutto il Corso e soprattutto dei giovani”.
Sicuramente l’entusiasmo sarà la nota che contraddistinguerà il lavoro della prof.ssa Perillo, da tempo attiva anche sul fronte della Terza missione, attività in cui gli Atenei sono sempre più impegnati, e che rientra ormai tra i criteri di valutazione del Miur. Precorritrice di questa mission, già dal 2012 insieme alla sua Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia, la Perillo ha adottato a distanza un bambino del villaggio Bukavu nella Repubblica Democratica del Congo, Komba Emmanuel, al quale ogni anno invia un cospicuo contributo economico. Ma la vera Terza Missione, per la docente si sviluppa sul territorio: “e ha la duplice funzione di comunicare alla cittadinanza tutto il lavoro di ricerca che si fa all’interno degli atenei e di sensibilizzare su temi importanti come quelli relativi alla salute. La risposta è sempre stata molto positiva e la partecipazione numerosa”. Per l’Ateneo, quindi, la Terza missione “è fondamentale sia per gli effetti sul territorio che per i riflessi sulla valutazione dell’Ateneo stesso”, ed è stata declinata nelle forme più svariate: “dalla valorizzazione dei risultati della Ricerca, con il programma ‘Valere’, alle attività di divulgazione e di public engagement, con implementazione delle comunicazioni scientifiche, newsletters ed eventi dedicati”. Non vanno poi dimenticate le partecipazioni ad iniziative di divulgazione e di prevenzione come Futuro Remoto con ‘Rigenerare il sorriso’, la ‘Festa della Salute’ e la ‘Notte Bianca della Salute’ organizzate dall’Azienda Ospedaliera. E, ancora:  i progetti di Alternanza Scuola – Lavoro “che stiamo potenziando per diffondere la nostra cultura sul territorio e dal territorio ricevere nuova linfa vitale”. Per esempio, all’ISIS Casanova ed al Convitto Vittorio Emanuele II sono in corso i progetti ‘Ortognatodonzia, dalla teoria alla pratica’ e ‘Morsi di salute’ che “hanno consentito uno stimolante interscambio culturale. Abbiamo iniziato delle lezioni con dei piccoli gruppi di studenti. Questo rappresenta una novità per questo Corso di Laurea”.
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