Pochi punti alle tesi

Tra gli studenti di Agraria il malumore è palpabile. A suscitare malcontento e proteste è l’esiguità del punteggio attribuito alle tesi di laurea, che sembrerebbe una costante, a prescindere dal valore o meno dell’elaborato. 
Stefano Pascucci, membro del Consiglio degli Studenti d’Ateneo, non ha dubbi: “la facoltà di Agraria della Federico II è in Italia quella in cui il punteggio per le tesi è il più basso in assoluto. Analogo primato negativo se il confronto lo si effettua con le altre facoltà dell’ateneo. Recentemente abbiamo avuto qualche caso che definirei eclatante. Tesi di laurea che hanno avuto uno o zero punti addirittura. Non è un problema da poco, se è vero che la votazione con la quale ci si laurea costituisce uno dei primi biglietti da visita esibiti nella fase della ricerca del lavoro”. Il rappresentante degli studenti si ferma qui. Tuttavia, girando tra le aule ed i corridoi della Reggia di Portici, sede storica della facoltà, si colgono malumori profondi e radicati. In sostanza gli studenti lamentano, nell’ambito di una consuetudine che attribuisce punteggi bassissimi alla maggior parte dei tesisti, eccezioni legate a dipartimenti o docenti più forti di altri. A determinare i punteggi in sede di commissione, si spinge a dire qualcuno, più che il pregio della tesi sarebbe il peso politico del dipartimento del relatore. 
Pascucci, come detto, si limita a constatare quanto bassi i punteggi siano e sottolinea un’altra anomalia: “non si valuta adeguatamente il lavoro svolto da chi fa una tesi sperimentale. Sono tesi che andrebbero premiate ed invece sono considerate alla stregua di quelle meramente compilative”. Annuncia, a partire da marzo, una serie di incontri con gli studenti, ai quali saranno invitati anche i docenti. La speranza è che l’iniziativa dal basso possa modificare la situazione e che qualcosa gli studenti riescano ad ottenere. E’ quello che si è verificato con la commissione paritetica, composta dunque da docenti e studenti, costituitasi mesi orsono in seno al Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie, che ha ottenuto alcune importanti modifiche in materia di sbarramento tra il primo ed il secondo anno e di distribuzione delle materie al terzo anno. “Analoga commissione si è recentemente costituita anche in seno al Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari”, spiega Stefano Pascucci. “L’idea è quella almeno di ammorbidire il blocco tra il primo ed il secondo anno. Attualmente non è possibile iscriversi al secondo anno senza aver superato tutti i cinque esami previsti al primo anno. Si potrebbe pensare di consentire il passaggio al secondo anno anche agli studenti i quali hanno sostenuto quattro esami su cinque, al primo anno. Questo per non costringere un ragazzo ad iscriversi al primo ripetente con perdite di tempo davvero notevoli”.  
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