Residenze, gli studenti resteranno negli alloggi

Gli studenti aventi diritto –dovrebbero essere tra 126 e 133 dagli iniziali 224- resteranno nelle residenze di Fuorigrotta, Cappella Cangiani e Portici. Scampato dunque il pericolo dell’espulsione il 31 ottobre. In contemporanea partirà la procedura per mettere a norma le strutture. Dopo quattro mesi, sembra avviarsi a conclusione la vicenda degli ospiti delle Case dello studente gestite dall’Edisu Napoli 1, sfrattati per consentire i lavori di adeguamento alla normativa in materia di sicurezza. 
La soluzione è arrivata dopo numerosi incontri tra l’Assessore regionale all’Università Luigi Nicolais (coadiuvato dal professore Gaetano Manfredi di Ingegneria per gli aspetti tecnici) con gli studenti interessati, l’Edisu, Ateneapoli (a cui gli studenti delle residenze si erano rivolti a giugno) e le rappresentanze studentesche, dopo aver escluso ipotesi diverse (alloggi in alberghi convenzionati, bonus per fitto di case private), rivelatesi impraticabili, soprattutto per i costi elevati. La Regione si è assunta la responsabilità, almeno per quest’anno, di far restare gli studenti ai loro posti anche se dovessero iniziare, nel frattempo, i lavori. Sarà il Genio Civile – che ha offerto la sua disponibilità e collaborazione- ad occuparsi dell’adeguamento. In particolare il responsabile del procedimento e della realizzazione dei lavori sarà l’ing. Angelo Provenzano, capo area settore provinciale del Genio Civile.  Dopo le riunioni con i Vigili del Fuoco, l’Asl, i Nas e l’Edisu, Nicolais ha portato il 18 ottobre la delibera in Giunta. “Con questo passaggio, siamo in regola, abbiamo iniziato i lavori di messa a norma.  Abbiamo adottato la stessa procedura utilizzata per i casi di necessità (ad esempio, per gli ospedali)”, ha detto Nicolais nell’incontro del 23 ottobre. Si cercherà anche di utilizzare tutti i 240 posti disponibili, consentendo anche ai non idonei di conservare l’alloggio. La soluzione sembra essere soddisfacente per gli studenti, del resto questa era la loro richiesta iniziale. 
Maiello nuovo
Presidente Edisu
Ora l’ultima parola spetta al Consiglio di Amministrazione dell’Edisu che si riunisce per la prima volta il 26 mentre andiamo in stampa (nella seduta si dovrebbe anche votare il Presidente, pare che si convergerà sul nome dell’attuale commissario, Adolfo Maiello). Il CdiA dovrebbe comunicare ufficialmente e per iscritto agli studenti, l’okay a restare nelle rispettive residenze. Questo è quanto anticipato da Nicolais. Sullo sfondo di tutta la vicenda, un rincorrersi di informazioni generiche o talvolta del tutto infondate (un bonus di 200 mila lire) fornite dai direttori delle residenze e dai funzionari dell’Edisu agli studenti. In più, la pubblicazione delle graduatorie provvisorie dei beneficiari delle borse di studio, ha innescato un altro ginepraio. Per errori formali (e non è la prima volta che accade)  il computer, ha escluso alcuni studenti che sono quindi risultati inidonei alla borsa ed alloggio. A qualcuno è anche arrivata la comunicazione presso la direzione della casa dello studente…. Come dire oltre al danno, anche la beffa! 
Gli incontri studenti-assessore sono stati utili anche per parlare d’altro. Le mense, innanzitutto. Oggi sono chiuse sempre per lo stesso problema (lavori di adeguamento alle norme di sicurezza) e si utilizzano strutture convenzionate.  Gli studenti non lamentano la qualità del cibo “si mangia bene”, ma chiedono che venga aumentato il numero dei pasti. Critiche per l’eccessiva lontananza del ristorante che serve gli studenti della zona occidentale (è all’interno del parco giochi Edenlandia; le facoltà del centro sono servite da Pizza e Contorni in via Sanfelice, gli iscritti ad Agraria pranzano all’Oasi, a dieci minuti dalla Facoltà).
Sempre a proposito delle residenze, qualche studente fa notare l’incremento di studenti del Polo scientifico nella zona di Fuorigrotta, ora che anche Scienze si va trasferendo a Monte Sant’Angelo.  L’assessore fa presente che “non è possibile pensare a costruzioni ex novo con il piano regolatore bloccato, sono però allo studio del governo regionale l’ipotesi di riattare degli edifici in zona, così come alla stazione centrale” (rispettivamente un fabbricato della Casmez in via Terracina destinato a scuole e non ultimato per il quale esiste un contenzioso, un altro palazzo in piazza Garibaldi, forse quello delle Ferrovie).
- Advertisement -




Articoli Correlati