Riesce meglio negli studi “chi sa organizzarsi”

“La laurea mira ad una formazione rivolta alla biodiversità e all’indirizzo fisiopatologico. Quindi, da un lato ci occupiamo maggiormente di natura e ambiente, dall’altro studiamo la natura umana e i suoi processi cellulari”, la prof.ssa Vincenza Laforgia, coordinatrice del Corso di Laurea, descrive il percorso in Scienze Biologiche che ha sede nel centro storico. Gli studenti saranno chiamati a scegliere tra i due indirizzi (bioecologico e fisiopatologia) solo al III anno. “Nel biennio ci dedicheremo ad una formazione generale che riguarderà discipline fondamentali. L’intento è quello di stimolare una curiosità di base che porti, poi, ad una scelta consapevole”. Al primo anno si entrerà in contatto con l’attività di Laboratorio: “Gli esami di Istologia o di Citologia hanno una forte componente pratica. In quel frangente si ha la possibilità di stare al microscopio, di riconoscere ed analizzare i vari tessuti, di fare una catalogazione. Attività manuali e concrete che diventeranno via via, negli anni, sempre più settoriali ed affascinanti”. Per questo le difficoltà di inizio percorso non devono spaventare: il bello arriverà dopo. “Nei primi mesi ciò che manca è il metodo di studio, i ragazzi sono abituati a studiare a spezzoni, in modo frammentario. Invece gli studi di biologia richiedono un apprendimento continuo e programmato”. Inoltre, per esami ostici come Chimica, “sono previsti corsi aggiuntivi”. Perché essere al primo semestre “vuol dire non sapere dove si trovano le aule, i laboratori e i punti d’incontro. Essere spauriti in un ambiente nuovo mette ansia. Consiglio di chiedere aiuto ai tutor che risponderanno ad ogni domanda: da informazioni logistiche a consulenze specifiche su esami e percorsi di studio. Al primo anno di sicuro riesce meglio chi è motivato, ma emerge anche chi sa organizzarsi e prende di petto la nuova avventura”. Un suggerimento: “evitate il passaparola fra colleghi. Le dicerie che arrivano su professori terribili ed esami impossibili molte volte si rivelano infondate o legate ad esperienze troppo soggettive per essere comuni. Da noi, chi studia, e lo fa con piacere e curiosità, avrà di sicuro i suoi meriti”. Il titolo Triennale permette di occuparsi di: “Biosicurezza alimentare, di tracciabilità delle filiere alimentari, di percorsi di qualità e controllo degli alimenti. Poi c’è la problematica ambientale, sia come inquinamento, sia come prevenzione”. La Laurea Magistrale prevede tre curricula in Diagnostica Molecolare, Biodiversità, Conservazione e Qualità Ambientale e Biosicurezza. 
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