Studentesse di Lettere a lezione di scrittura creativa

Piccole scrittrici crescono alla Vanvitelli. Una bella occasione per testare le proprie capacità e scoprire magari un talento che non aspettava altro di poter sbocciare. Si tratta del Laboratorio di scrittura creativa di primo livello “Il Racconto Perfetto”. Organizzato in collaborazione tra il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali e la Casa Editrice Edizioni Spartaco, il laboratorio sarà tenuto dalla scrittrice Antonella Cilento, finalista Premio Strega 2014, fondatrice e direttrice di Lalineascritta – Laboratori di Scrittura, una delle scuole di scrittura più antiche d’Italia giunta al 26esimo anno di programmazione. Prima di prendere il via (entrerà nel vivo sabato 8 dicembre) sono state selezionate ben 5 studentesse che vi accederanno in maniera gratuita attraverso una prova di comprensione ed analisi testuale di un brano tratto da “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga e alcuni quesiti di carattere generale sulla storia della letteratura dalle origini al Novecento. Tra le prime cinque classificate su 14 partecipanti c’è Antonella Parente, neolaureata in Lettere Moderne e al primo anno della Magistrale in Filologia Moderna. “L’idea di partecipare a un corso di scrittura è nata un po’ per gioco, per testare le mie capacità – racconta – scrivere mi è sempre piaciuto molto, anche se ho sempre fatto scritture un po’ ‘di servizio’, quelle che mi comandavano a scuola, tuttavia riuscivo bene. Ho deciso di iscrivermi per avere gli strumenti giusti per affacciarmi in un mondo che mi affascina ma verso il quale prima non avrei saputo come indirizzarmi. Ho provato in passato a scrivere altro ma ho sempre cestinato tutto perché rileggendo non mi piaceva quello che avevo lasciato sulla carta. Mi aspetto di poter apprendere il modus operandi dello scrittore e finalmente scrivere qualcosa che sia degno del severo parere del giudice di me stessa”. Anche Rosanna Ventura è tra le più meritevoli: “penso sia una bella occasione per sciogliermi di più nella scrittura – dice – Da piccola ho sempre provato a scrivere racconti, per poi cestinare tutto perché sentivo di non avere gli strumenti adatti affinché le altre persone potessero comprendermi, così, quando sono venuta a conoscenza dell’opportunità che ci ha offerto il Dipartimento, ho subito pensato di iscrivermi. Spero di riuscire ad allontanarmi un po’ dalla scrittura troppo ‘accademica’ che, a causa dello studio (tesi, relazioni e saggi), tendo ad avere. Vorrei imparare a sciogliermi di più e a lasciarmi andare, provando a tirare fuori in un racconto ciò che realmente ho dentro”. 
Sia Antonella che Rosanna hanno chiuso il primo ciclo di studi con ottimi risultati ed entro i tre anni richiesti, senza però rinunciare a svaghi, passioni e alla vita dei ventenni. “Ho lavorato molto e duramente, anche se non mi sono mai privata degli svaghi che una normale ragazza della mia età può avere – ribadisce Antonella – per cui, nonostante l’intensità del percorso, ho vissuto tutto molto serenamente”. Del percorso svolto, continua, ha apprezzato molto “gli esami incentrati sulla letteratura sia italiana che latina poiché io sono innamorata del mondo letterario. In generale mi è piaciuto un po’ tutto e fatico a trovare qualcosa che non mi abbia coinvolta”. Un consiglio: “acquisire i 7 crediti di tirocinio non con le modalità dei seminari ma con altre attività che mettano più in contatto con il mondo del lavoro”. “Penso di essere stata molto fortunata perché tre anni fa mi sono iscritta alla Triennale sulla base del mio amore per la lettura e per la letteratura, soprattutto contemporanea, ed il percorso che ho fatto fino alla Magistrale mi ha permesso di amare ancora di più quello che studio, grazie alla disponibilità dei professori e grazie agli interessanti corsi e seminari che vengono proposti ogni anno”, aggiunge Rosanna. Certo, “gli alti e bassi ci sono per chiunque, c’è sempre qualche esame che piace meno degli altri, ma tutto sommato sono veramente molto soddisfatta della mia esperienza universitaria”. E, pensando al futuro, non troppo futuro, le ragazze hanno le idee molto chiare. “Il mio sogno è quello di insegnare – afferma Antonella – ho una particolare predisposizione nell’entrare dentro le cose e portarci anche gli altri per cui vorrei sfruttare questa predisposizione. Tuttavia, non disdegno anche altre attività che mi consentano di vivere a contatto con i libri”. I libri sono anche la passione di Rosanna: “mi piacerebbe lavorare magari nel mondo dell’editoria, oppure diventare un’insegnante per trasmettere la mia stessa passione ad altri. Oggi, forse, molti degli studenti che si iscrivono a Lettere disdegnano un po’ il mondo della scuola, forse demotivati da ciò che sta accadendo. Non nascondo che all’inizio ero tra questi ma poi ci si rende conto che potrebbe essere una bella missione quella di trasmettere le proprie conoscenze”. Entrambe non si arresteranno alla Magistrale ma hanno già in progetto un Master o la scelta di un Dottorato. Sicuro è che non vedono l’ora di entrare nel mondo del lavoro e mettere in pratica ciò che hanno imparato ed acquisito. Da scrittrici? Tutto è possibile.
Claudia Monaco
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