Studenti testimonial ad Ingegneria

Il 12 aprile è stata la volta della Facoltà di Ingegneria, altra mattinata strutturata tra visite, chiarimenti, domande. Una iniziativa “organizzata nel vostro interesse”, dice il Preside della Facoltà aversana prof. Michele Di Natale, rivolto alla giovanissima platea maschile presente in aula. Le donne, purtroppo, si contano sul palmo della mano, sono quattro o cinque per una facoltà che accoglie una percentuale di volti femminili molto più elevata. “Impegno, passione, volontà” su questo è incentrato il discorso del Preside. Il Rettore Francesco Rossi aggiunge: “prepariamo giovani che guardano non solo al loro territorio, ma anche all’Europa, al territorio internazionale”… e non dimentica di menzionare la ristrutturazione in corso e gli ulteriori spazi da destinare alle attività degli studenti. “So – conclude – che non basterà una giornata di orientamento per far conoscere ai ragazzi la vita universitaria, ma vi dico che stiamo già preparando uno sportello-lavoro tramite il quale tutti voi avrete la possibilità di guardare al mercato del lavoro, già in itinere”. Nel filmato che illustra i vari Corsi di Laurea, non mancano casi reali di studio attuali e pertinenti alle materie degli specifici indirizzi dell’Ingegneria (quali i recenti disastri naturali che hanno colpito la zona di Palma Campania) e illustrazioni del compito degli ingegneri civili, ambientali. “Quest’anno, siamo già stati ospiti di alcune scuole superiori – ci spiega la prof.ssa Adriana Brancaccio, docente al Dipartimento di Ingegneria dell’informazione e delegata all’orientamento – e devo dire che risulta molto più facile. Quando siamo noi ad andare nelle scuole, i ragazzi non si spostano, forniamo noi le informazioni del caso…ma, in questo modo, tutta la parte delle visite è esclusa. I ragazzi, invece, hanno bisogno di vedere. Per questo, oggi faremo visitare i laboratori, le aule, spiegheremo chiaramente le specificità dei vari corsi di laurea e cercheremo anche di far capire ai ragazzi che ad Ingegneria si studia!”. Dunque, un primo approccio alla realtà accademica, grazie al quale, “i ragazzi riescono a comprendere il passaggio di mentalità tra l’ambiente scolastico e quello universitario”, secondo quanto riferiscono i professori dell’istituto Tecnico ‘Florimonte’ di Sessa Aurunca che hanno accompagnato i loro studenti di quinto anno, “c’è bisogno di informazione dettagliata, di contatto con coloro che vivono la Facoltà”. I ragazzi, divisi in gruppi, seguono poi lezioni sui diversi Corsi di Laurea: tre aule dove, rispettivamente, forniscono informazioni il prof. Luciano Picarelli per Ingegneria civile e ambientale, il prof. Oronzo Manca per Ingegneria meccanica e aerospaziale e il prof. Antonio Buonomo per Ingegneria elettronica e informatica. L’affluenza maggiore è nell’aula in cui il discorso è incentrato sull’Ingegneria civile e ambientale, perché, “erroneamente, –spiegano Domenico Canzano e Ciro Di Gabriele, studenti-testimonial al primo anno del corso di laurea specialistica in Ingegneria per l’ambiente e il territorio – si pensa che il laureato in Ingegneria civile abbia maggiori sbocchi lavorativi” o magari perché le tematiche legate all’ambiente attirano di più. Crediti, esami, nuovo ordinamento, laurea magistrale, master, dottorati di ricerca: questi gli argomenti che tengono banco. “E’ necessario che gli studenti sappiano delle propedeuticità al primo anno – dicono Pietro De Martino, rappresentante in Consiglio degli studenti, e Stefano Farro, studente al quarto anno di Ingegneria civile. – I ragazzi che hanno intenzione di proseguire i loro studi scegliendo Ingegneria, devono avere, prima di tutto, una buona preparazione in Matematica. Al primo anno, il più duro, si troveranno a sostenere Fisica e Analisi, esami per i quali c’è bisogno di impegno e studio assiduo”. I ragazzi dell’I.S.I.S. “M. Buonarroti” di Caserta definiscono la giornata “istruttiva”, “ora abbiamo un’idea più chiara – dicono – di quello che si studia”. “Il contatto diretto: un’opportunità che, ai nostri tempi, non esisteva mica!”, commenta il prof. Vincenzo Modarelli, sempre dell’I.S.I.S. “Buonarroti”.
- Advertisement -




Articoli Correlati