“Fin dai primi anni gli studenti sono impegnati in venti ore di handling al maneggio, duecento al Frullone ed in aziende zootecniche, e dal secondo potranno passare la notte in Facoltà per turni ospedalieri”, ricorda il Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria Luigi Zicarelli. Molti vivono in Dipartimento: “è una scelta obbligata per gli iscritti a Medicina Veterinaria. Se non lo fanno, non superano l’anno, perché è richiesta attestazione di frequenza”, prosegue Zicarelli. L’attività dei primi semestri prevede 2.000 ore d’insegnamento ed altrettante di pratica: “con oltre 50 di clinica mobile”. Questo è ciò che attende i 43 studenti che ad aprile hanno superato il test di ammissione a Veterinaria. Il Dipartimento attiva anche un Corso Triennale ad accesso libero: Tecnologie delle Produzioni Animali. “È un trade union tra competenze veterinarie ed economiche. Il laureato è un manager aziendale, che può lavorare in ambito zootecnico e agroalimentare. Il percorso formativo, infatti, è composto da 25 crediti formativi in materie economiche, più tutta una serie di informazioni su tecniche di allevamento”. Di solito, gli iscritti hanno già interessi nel contesto produttivo, possedendo un’azienda di famiglia: “quindi trovano impiego al termine della Triennale. Una buona fetta di immatricolati, purtroppo, è qui di passaggio, perché intende tentare il test a Veterinaria l’anno successivo. Ciò succede perché molti provengono dal contesto urbano e non conoscono il ruolo dell’agronomo o il senso del Corso di Laurea, che acquisiscono nei primi tre anni. Solo chi lo affronta perché ci crede, ha buone possibilità”. Al fine di arginare questo fenomeno, si sta differenziando l’offerta formativa del primo anno di Veterinaria da quella di Tecnologie delle Produzioni Animali: “stiamo eliminando dal piano di studi le competenze veterinarie, a favore di quelle di tipo agronomico. Al secondo semestre, gli studenti hanno la possibilità di seguire un tirocinio di una settimana nell’azienda zootecnica IMPROSTA, entrando in contatto con 600 capi bufalini”. Laboratori pratici sono distribuiti durante il percorso, in materie quali: “zootecnia, alimentazione, parassitologia, ispezione alimenti. In aumento le convenzioni con liberi professionisti agronomi, che permettono di svolgere un tirocinio presso i loro studi”. Quando si parla di produzione animale, scordatevi di fare i veterinari! “È vero che i nostri laureati hanno un’impronta sanitaria più spiccata, rispetto a quelli di altri Atenei, ma questa riguarda esclusivamente l’igiene degli alimenti, non la cura degli animali”.
Per l’inizio del prossimo anno accademico è prevista la consueta ‘Giornata di benvenuto’ dedicata alle matricole, dove verrà presentato il Dipartimento. “Inoltre partiranno precorsi in materie di base, quali chimica, fisica e matematica, per coloro che non avranno superato con un punteggio adeguato il test di autovalutazione non selettivo, che si svolgerà a settembre”, conclude il Direttore.
Veterinaria è a cura di Allegra Taglialatela
Per l’inizio del prossimo anno accademico è prevista la consueta ‘Giornata di benvenuto’ dedicata alle matricole, dove verrà presentato il Dipartimento. “Inoltre partiranno precorsi in materie di base, quali chimica, fisica e matematica, per coloro che non avranno superato con un punteggio adeguato il test di autovalutazione non selettivo, che si svolgerà a settembre”, conclude il Direttore.
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