Continua a pieno ritmo l’attività teatrale curata dagli studenti della Facoltà di Lettere. Fino ad ora sono arrivate oltre cinquanta adesioni. Un successo al di là di ogni previsione. E’ soddisfatto Nazario Malandrino, anima del gruppo e motore trainante delle tante iniziative in cantiere. “Ogni venerdì per tutto il pomeriggio cinquantacinque ragazzi serissimi disciplinati e concentrati in calzettoni bianchi fanno i loro belli esercizi, senza capricci o mania da prima donna -racconta Nazario- Si affidano al maestro Antonio Caiazzo, che si occupa del teatro del corpo, ad Armando Block del Teatro Nuovo, e Chiara Sole, attrice”. E proprio con il Teatro Nuovo si è creata una convenzione aperta agli studenti che fanno parte del laboratorio, ma più in generale agli associati a Laborinti Federiciani: un’associazione onlus creata dagli studenti. La convenzione dà l’accesso a cinque spettacoli, su una rosa di dieci offerte, al prezzo complessivo di venticinque mila lire. Intanto si aspetta uno spettacolo prodotto interamente dal gruppo teatrale. “E’ probabile -afferma Nazario- che parteciperemo ad uno stage fuori progetto, perché le attività si esauriscono a giugno. A luglio inoltrato, invece, ci sarà un corso full immersion di quindici giorni, per sette ore giornaliere, con la guida di Halyamanouchi, dal titolo ‘Il teatro del corpo: la spontaneità consapevole’, in scena al Teatro Nuovo, dove parteciperanno non solo studenti di Lettere, ma anche ragazzi provenienti da altre Facoltà”. “Come collettivo studentesco il nostro obiettivo è uscire dall’ambito puramente universitario per immergersi nel territorio circostante, dialogare con tutte le istituzioni o associazioni culturali”. In attesa dell’estate, dunque, segnaliamo che il progetto guidato da Nazario Malandrino dovrebbe registrare in questi giorni, e per tutto il mese di marzo, previa autorizzazione del Preside, una serie di spettacoli in collaborazione con una struttura specializzata nel recupero e nella rieducazione di malati di mente, o di soggetti criminali affetti da gravi turbe psichiche. Un chiaro esempio di come la Facoltà si cali nel sociale.
Altre iniziative sono in programma. I seminari: si parte con Schaufelbeerger e le lezioni sulla bioscenografia. E poi, ancora, il corso in comunicazione visiva dal titolo “Il genere e l’immagine” con il professore di Architettura Antonio Niego. Il corso condotto da Fabio Ciaramelli su “Eros e perturbanze in alcuni luoghi della letteratura psicanalitica, filosofica e teatrale” che trae spunto da una parte del materiale prodotta dal laboratorio. Ultimo seminario quello proposto da Gabriele Frasca, poeta e narratore, oltre che ricercatore della cattedra di Letteratura italiana, che tiene un corso su “La voce ed il radiodramma”. Fiore all’occhiello le lezioni di Carlo Mayer, direttore artistico del San Carlo, nuovo acquisto della Federico II, docente di Storia del Teatro.
Elviro Di Meo
Altre iniziative sono in programma. I seminari: si parte con Schaufelbeerger e le lezioni sulla bioscenografia. E poi, ancora, il corso in comunicazione visiva dal titolo “Il genere e l’immagine” con il professore di Architettura Antonio Niego. Il corso condotto da Fabio Ciaramelli su “Eros e perturbanze in alcuni luoghi della letteratura psicanalitica, filosofica e teatrale” che trae spunto da una parte del materiale prodotta dal laboratorio. Ultimo seminario quello proposto da Gabriele Frasca, poeta e narratore, oltre che ricercatore della cattedra di Letteratura italiana, che tiene un corso su “La voce ed il radiodramma”. Fiore all’occhiello le lezioni di Carlo Mayer, direttore artistico del San Carlo, nuovo acquisto della Federico II, docente di Storia del Teatro.
Elviro Di Meo







