Tra alti e bassi continua la sessione estiva di esami. “Da mesi sono in palla con Diritto Costituzionale – dichiara Katia Buono, matricola – So che questo esame è del primo semestre e non l’ho ancora stato sostenuto. Purtroppo questa è la mia realtà, il 18 giugno saprò se ho fatto bene a ripetere per mesi”. La studentessa è spaventata: “per la mole di nozioni e di articoli da ricordare. Non so come andrà ma non posso più rimandare, ora c’è anche Diritto Privato che dovrò recuperare a settembre”. Ha sostenuto Costituzionale a fine maggio, dopo una lunga serie di tira e molla, Paolo Scotti, che ha prenotato l’esame per ben due volte senza mai presentarsi. “Praticamente – ammette la matricola – ogni volta che c’è stata la possibilità mi sono iscritto alla sessione. Più i giorni si avvicinavano e più il timore di non essere preparato prendeva il sopravvento. Alla fine ho dato un solo esame nel primo semestre, proprio per la mia indecisione”. Tra il dire ed il fare c’è stato di mezzo il mese di: “aprile, che mi ha permesso di chiarirmi le idee. Non potevo più prenotare e basta, così mi sono convinto ad affrontare la paura. Ormai conoscevo anche l’indice a memoria del manuale, dovevo solo trovare il coraggio di sedermi. Alla fine è andata bene e ho superato la prova con 27. Spero vivamente che con Privato – che sto studiando per darlo luglio – non accada la stessa cosa”. Sono andati discretamente gli esami di Diritto dell’Unione Europea per i ragazzi del III anno. “La materia viene spesso sottovalutata – afferma Luigi Sola – invece agli esami sono state poste domande molto tecniche che ne hanno evidenziato le criticità. Nella mia sessione ho notato almeno tre bocciati e voti medi. Per superare la disciplina occorre avere una preparazione complessiva, inoltre bisogna rivedere anche alcune nozioni di base di Costituzionale. Insomma non è proprio una passeggiata”. “Ero presente agli esami di maggio e ho notato molte domande puntigliose – racconta MariaGrazia Posteraro – Anche a me ne è stata posta qualcuna, ma ho saputo rispondere perché ho seguito il corso, quindi ero avvantaggiata perché sapevo su cosa facesse leva la cattedra del prof. Roberto Mastroianni: tipo il Trattato Spinelli, la legge delegazione europea 2016/17 e alcune sentenze della Corte Costituzionale”. La studentessa non ricorda i voti medi della giornata. Però “alcuni colleghi hanno notato che la materia è diventata più spigolosa a causa della propedeuticità per il tirocinio formativo anticipato. A dire il vero, la materia complessa lo è sempre stata”. Agli esami di Diritto Amministrativo tanti gli studenti che aspirano ad un voto alto per poter poi richiedere la tesi. “Amministrativo è una materia del IV anno molto gettonata per le tesi – dice Michelangelo Carillo – Per questo motivo prendere un voto alto è molto importante, perché spiana la strada. La materia in sé non è difficile, se si studia i risultati arrivano ed il mio 28 lo dimostra. Miro ad una carriera in questo campo e sto cercando di specializzarmi con insegnamenti complementari affini. A breve darò Diritto Amministrativo Europeo proprio per dare uno sguardo anche al piano dell’internazionalità. Apprezzo la possibilità di spaziare oltre gli esami classici esami. I giuristi hanno bisogno di differenziarsi fra loro, e solo dei curriculum formativi diversi potranno fare la differenza”. Anche per Antonia Petrone l’esame è andato bene: “Ho avuto 25 – commenta la studentessa – un po’ meno di quanto mi aspettassi ma va bene lo stesso. Una domanda può fare la differenza e così è stato per me. Ho risposto ad un quesito in maniera poco esaustiva e così mi è stato abbassato il voto. Non mi sono opposta, non sarei più ritornata. A luglio mi aspetta Procedura Penale, non posso perdere tempo”. Non è dello stesso avviso Claudio Miano che ha rifiutato 23 in Diritto Civile. “Dopo due mesi di studio mi sarei sentito troppo giù se avessi accettato un voto così basso. Mi avrebbe sconvolto tutta la media e ho preferito rinviare la discussione a luglio”. Cosa è andato storto? “Mi sono reso conto di avere una preparazione troppo manualistica e di non possedere rapidità nel rispondere con esempi pratici. In poche parole, conosco la nozione ma non so poi come spiegarla nel concreto. In questi giorni mi sto recando al ricevimento, per capire i miei errori e chiedere consiglio. È necessario capire dove si è sbagliato e chiedere aiuto”.







