“Il percorso di studi in Giurisprudenza è molto omogeneo, nei suoi insegnamenti – spiega il prof. Andrea Patroni Griffi, delegato all’orientamento di Facoltà – Di conseguenza, coloro che lo scelgono devono avere una predisposizione per le discipline giuridiche”. In effetti, sin dal primo anno, si studiano esami più o meno specifici quali Istituzioni di Diritto pubblico e di Diritto privato, la Storia del Diritto e la Filosofia. E’ fondamentale, dunque, seguire le lezioni al fine di acquisire metodo e linguaggio giuridico. “Studiare il Diritto – continua il docente – non vuol dire memorizzare l’intera legislazione vigente, neanche il giurista più preparato la conosce, piuttosto significa avere gli strumenti per saper ricavare le norme, perché il Diritto, nei suoi vari rami, è la capacità di ragionamento in termini giuridici”. I corsi, di durata semestrale, sono concentrati in due o tre giorni a settimana. “Sono compatti, in modo che gli studenti possano organizzare lo studio individuale senza rimanere indietro, ripetendo, di volta in volta, gli istituti che vengono spiegati in aula e abituandosi ad esporre gli argomenti a libro chiuso. Solo se si è costanti, si riesce a sostenere gli esami al termine del semestre, in media sono tre, senza ridursi all’ultimo minuto e senza sforzi eccessivi”.







