Women@Bosch: un progetto per avvicinare le studentesse di Ingegneria alla realtà aziendale

Women@Bosch fa tappa a Napoli. Il seminario, organizzato dal Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica per l’Energia e l’Ambiente in collaborazione con l’azienda Bosch, è giunto alla sua V edizione. Ad ospitarlo, il 4 giugno, l’aula Scipione Bobbio, nella sede di Piazzale Tecchio; interessati a seguirlo tanti studenti e, contrariamente al titolo del seminario, non solo donne. “Il progetto si chiama Women@Bosch, ma è ben accolta la presenza dei maschietti perché sarà trattato anche il modo in cui la Bosch fa reclutamento”, chiarisce subito il prof. Adolfo Senatore, coordinatore, insieme alla prof.ssa Marilena Musto, del seminario. 
La parola passa subito al prof. Antonio Moccia, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale, per un breve saluto: “Quando ho iniziato a lavorare all’Università, nel mio Dipartimento c’era una sola professoressa. Oggi il 15% circa dei professori e ricercatori è di sesso femminile. Se guardiamo, inoltre, al nostro Dottorato di Ricerca in Ingegneria Industriale, uno tra i più numerosi, il 20% circa è composto da studentesse. Nel nostro Dipartimento abbiamo anche circa 60 titolari di assegni di ricerca, di cui il 30% sono ragazze. Ci troviamo di fronte ad una curva di crescita molto forte che ha avuto luogo negli ultimi anni”, afferma soddisfatto.
Da un Direttore di Dipartimento ad uno di Risorse Umane. Roberto Zecchino, infatti, ha quel ruolo in Bosch e, nel suo intervento, fornisce agli studenti preziosissimi consigli per entrare a far parte dell’azienda per cui lavora: “Per noi è fondamentale incontrare giovani che studiano Ingegneria, dato che il 90% delle assunzioni della nostra azienda riguarda proprio quest’ambito”. Poi, si focalizza sull’importanza delle lingue: “Io sono laureato in Scienze Politiche e la mia fortuna è derivata dalla conoscenza delle lingue. Potete fare i migliori studi di questo mondo, ma senza un’ottima conoscenza di almeno una lingua non si arriva da nessuna parte. È un requisito indispensabile per tutte le maggiori multinazionali”. Per la buona riuscita di un colloquio, ci vuole anche un po’ di furbizia : “Prima di presentarsi ad un colloquio bisogna informarsi sulla storia dell’azienda, conoscerne il DNA”. 
Per ambire ad un’assunzione, però, occorre anche un buon curriculum vitae e non solo a livello di contenuti. A fornire nozioni su come scrivere un curriculum, nel secondo intervento, è la dott.ssa Barbara Marino: “Un curriculum deve essere chiaro e comprensibile, immediato e con contenuti di qualità”. Poi, si passa ad illustrare gli strumenti di inserimento: “C’è lo stage, che dura 6 mesi, e l’apprendistato, che di fatto è un contratto a tempo indeterminato. Per entrambi bisogna essere molto flessibili nei trasferimenti”, precisa la dott.ssa. Infine, i progetti: “Per tutti, sia maschi che femmine, vi è il progetto Junior Manager Program, che è alla VI edizione. Si tratta di un progetto che offre ai ragazzi (uno per ogni sede) la possibilità di avere una visione a 360 gradi della realtà Bosch. La sua durata è di 18 mesi, di cui gli ultimi sei trascorsi all’estero. Women@Bosch, invece, nasce per avvicinare all’azienda le donne che studiano Ingegneria. Alla fine di questo tour seminariale, che l’azienda fa in vari Atenei italiani, verranno selezionate 25 ragazze che, il 23 giugno, avranno l’opportunità di trascorrere un’intera giornata nella sede di Milano della Bosch”, conclude Marino.
Chiude il seminario la testimonianza di una studentessa che ha avuto la fortuna di prender parte alla giornata in azienda lo scorso anno: “Durante quella giornata ho assistito a testimonianze di ingegneri donne in azienda. È stata un’esperienza indimenticabile che ha alimentato ulteriormente la passione che è in me”. Ed è proprio la passione, come è stato ribadito più volte durante il seminario, ciò che conta di più.
Fabiana Carcatella
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