Dieci studenti alla Spring School di Dortmund: si lavorerà sulle Porte delle città

Quest’anno ritornerà nella modalità consueta, la precedente edizione si svolse a distanza causa pandemia, l’appuntamento a Dortmund, in Germania, destinato a studenti di Architettura provenienti da Napoli, Eindhoven, Potsdam e dalla stessa città tedesca. È in programma dal 15 al 24 marzo. La Federico II ha selezionato dieci ragazze e ragazzi iscritti ai Corsi di Studio in Architettura a ciclo unico, alla Triennale in Scienze dell’Architettura ed alla Magistrale in Progettazione Architettonica. “Noi partecipiamo – spiega la prof.ssa Federica Visconti, Coordinatrice del Corso in Scienze dell’Architettura – per la terza volta, ma quella di Dortmund è una iniziativa che ha ormai dieci anni. Prima di noi, come atenei italiani, c’era il Politecnico di Torino. Era nata come Summer School, poi è diventata una Spring School”. Gli studenti partecipanti lavorano in gruppi misti: “Le edizioni alle quali abbiamo preso parte come Federico II prevedevano l’elaborazione di due progetti: uno relativo ad una zona industriale dismessa di Dortmund e l’altro di un quartiere di edilizia residenziale pubblica sempre della città tedesca. Quest’anno, in occasione del decennale, il tema sarà le Porte della città e ci sarà un progetto per ciascuna città: Eindhoven, Potsdam, Dortmund e Napoli”. I gruppi di lavoro saranno misti, “per facilitare l’interscambio ed il confronto tra i partecipanti dei vari Paesi. I napoletani, dunque, non si occuperanno tutti del progetto su Napoli”. Quest’ultimo verterà su una proposta relativa alla zona degli ex Granili borbonici, tra via Marina e la periferia orientale della metropoli partenopea. “L’edificio dei Granili – spiega la docente – non svolgeva in epoca borbonica solo una funzione pratica molto importante per l’epoca. Con la sua architettura e con il suo carattere monumentale, annunziava a chi veniva da fuori che era giunto nella Capitale del Regno. Svolgeva una funzione analoga – porta della città – a quella che era assegnata sul versante nord orientale all’Albergo dei Poveri, anch’esso un edificio realizzato per finalità eminentemente pratiche, nel caso specifico il ricovero degli indigenti. A Dortmund lavoreremo su quella zona per capire come ricostruire la funzione di porta di accesso alla città che essa incarnava. Gli studenti saranno guidati, oltre che da alcuni docenti, da collaboratori e dottorandi di ricerca”. Nel corso dei dieci giorni che trascorreranno in Germania, poi, gli allievi avranno l’opportunità di seguire alcuni seminari con architetti molto noti ed apprezzati a livello internazionale, per esempio lo svizzero Max Dudler. La spedizione a Dortmund nasce nell’ambito di progetti di collaborazione che il Dipartimento ha in corso da tempo con l’Ateneo di Potsdam, che ha stretto di recente con Dortmund e che sta cercando di avviare ora anche con Eindhoven. “Abbiamo accordi Erasmus, e con due Università anche intese di collaborazione scientifica a livello di Ateneo”.
Il 21 febbraio, intanto, ad Architettura sono iniziate le lezioni del secondo semestre. “Non ho notizie – riferisce la prof.ssa Visconti – di particolari criticità relative alla sessione di esami che si è appena conclusa”. Per il prossimo anno accademico si lavora “alla valutazione di modifiche di ordinamento di alcuni percorsi di laurea. Poiché Design e Sviluppo Sostenibile e Reti Territoriali sono più giovani, diamo la preferenza alla filiera di Architettura. Abbiamo iniziato da poco il lavoro, stiamo osservando per capire su cosa si possa intervenire. Abbiamo anche il più due in inglese con il focus sul Patrimonio e forse si pone la necessità di caratterizzare le differenze con la  Magistrale in Progettazione architettonica. È un discorso, in ogni caso, appena avviato e certamente le modifiche non saranno adottate nel prossimo anno accademico”. 

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