L’Ateneo si presenta ai diplomandi con l’Open Week

Una cittadella raccoglie i tre Dipartimenti lungo il corso Vittorio Emanuele, dove accorrono – in media – 8500 iscritti. L’offerta formativa, concentrata tutta sulle Scienze umane, è di ampio respiro: sono 17 i Corsi di Studio (6 a numero chiuso) tra Triennali, Magistrali a ciclo unico e Magistrali biennali; senza dimenticare i Master e le Scuole di specializzazione. L’Università Suor Orsola Benincasa si presenta con questi numeri alla sedicesima edizione dell’Open Week che si terrà tra il 21 e il 25 febbraio, online, su Google Meet. Una settimana dedicata interamente all’accoglienza dei possibili studenti del futuro, presentando i percorsi triennali e a ciclo unico. Consigli generali, descrizione della giornata tipo, lezioni demo e simulazione dei test d’ingresso: un’occasione succulenta per quanti aspirino a sedere tra i banchi dell’Ateneo. Ne parla, ad Ateneapoli, la prof.ssa Paola Villani, Direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Delegata all’Orientamento, che ci tiene subito a fare una precisazione: “L’Open Week è rivolto anche ai ragazzi del quarto anno della scuola secondaria superiore, non solo a quelli del quinto. Avvantaggiarsi sul proprio futuro è sempre una buona idea, questo perché scegliere il Corso di Studio diventa sempre più complesso. Uno stesso percorso può seguire piani diversi da un Ateneo all’altro. Consiglio agli studenti, nei prossimi due anni, di dedicare molto tempo a questa scelta. Noi siamo qui per fornire gli strumenti giusti”. Se è vero che le limitazioni imposte dall’attuale situazione sanitaria fanno perdere magia all’evento – “in passato questa settimana era molto attesa, ogni giorno riuscivamo ad accogliere circa 600 studenti da tutte le scuole”, ancora Villani – d’altra parte il Suor Orsola è riuscito a trasformare il difetto in pregio. “Non ci siamo persi d’animo e abbiamo puntato dritto su quello che sappiamo fare meglio, ovvero cucire addosso ad ogni singolo studente, l’abito che più gli si addice. È chiaro, ogni giorno faremo un’introduzione generale sulla nostra Università, ma, tolto questo, non ci sarà una carrellata di informazioni rivolte ad una massa indistinta. Gli interessati, leggendo il programma (rintracciabile, assieme al modulo per prenotarsi, su unisob.na.it, ndr) potranno scegliere da soli cosa seguire e se dedicarsi ad una o due presentazioni”. Insomma, anche se da remoto, l’idea è quella di far vivere “la prima vera giornata universitaria, con un po’ di anticipo”. Come? Attraverso una delle peculiarità di questa tornata online, che “consiste nella possibilità di incontrare, in videochat, tramite colloqui, i referenti dei Corsi di Studio, o gli orientatori, per confrontarsi e capire se una Triennale è adatta oppure no, quali possono essere gli sbocchi lavorativi”. Con la simulazione dei test per i percorsi a numero chiuso e le lezioni demo: “Metteremo a disposizione dei ragazzi verifiche degli anni passati. Verranno svolte, corrette e poi assieme al docente di turno se ne discuterà per comprenderne la logica. Bisogna ricordare che già a marzo si comincia con i test di Green Economy, Comunicazione, Psicologia, Giurisprudenza, Restauro e Formazione primaria (regolato però dal Ministero, ndr)”. Tutto è pronto, quindi. Ma, facendo un passo in avanti, perché uno studente dovrebbe scegliere questo Ateneo? “Chi sceglie noi, sceglie un’organizzazione quasi scolastica, con aule di massimo 100 studenti. Non amiamo i mari grandi e offriamo un tutoraggio personalizzato costante. Il vantaggio è tutto qui, perché le difficoltà si incontrano nel passaggio dalla scuola all’Università. Il problema è di metodo, di organizzazione. Noi possiamo accompagnare ognuno di loro, passo dopo passo, nella gestione delle lezioni, delle fasi di studio e nel preparare al meglio gli esami”. 
Claudio Tranchino 

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