157 borse di dottorato, novità con il Programma Valere

157 le borse disponibili e borse assegnate con il Programma V:ALERE (VAnviteLli pEr la RicErca): numeri e novità del bando di concorso per l’ammissione ai corsi di Dottorato di Ricerca del XXXV ciclo appena pubblicato dall’Ateneo. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 4 luglio.
Qualche dato: 13 i dottorati erogati dall’Ateneo, 57 le borse ordinarie, 22 le borse aggiuntive come previsto dal Programma Valere 2019, di cui alcune per cicli di dottorati virtuosi, 52 borse da Valere per candidati che abbiano conseguito il titolo all’estero, 13 le borse (una per ogni dottorato) Valere per i candidati nazionali che passeranno, per motivi di ricerca, almeno 12 mesi, possibilmente continuativi, all’estero, 13 borse aggiuntive da finanziamenti regionali.
Chi è il dottorando ideale? Risponde la prof.ssa Lucia Altucci, delegata di Ateneo alla Ricerca: “Chiunque voglia fare ricerca. Vogliamo pubblicizzare il bando quanto più possibile, contattando le associazioni studentesche e pubblicandolo anche su provider internazionali in modo da raggiungere anche, ad esempio, gli italiani che studiano all’estero”. Diverse le novità: “È il primo anno che alcune borse Valere sono collegate ad attività da svolgere all’estero. I candidati nazionali su Valere che usufruiranno di queste borse dovranno trascorre almeno dodici mesi all’estero e produrre ricerca con l’obiettivo di stimolare le collaborazioni italiane all’estero”. Altra novità, la Tag Valere che vedrà, in graduatoria, il collegamento della borsa al nome del vincitore “con l’obiettivo di seguire la carriera di questi ragazzi per capire se Valere ha investito bene. Seguiremo la loro attività, le loro pubblicazioni e, se saranno d’accordo, anche la loro carriera una volta terminato il dottorato”. Un’ulteriore novità è “la possibilità per tutti i dottorandi non residenti in Campania di richiedere un contributo una tantum”. L’importo massimo del contributo non potrà superare i 5000 euro annui e sarà attribuito prioritariamente a chi ha conseguito il titolo di studio all’estero, privilegiando i dottorandi stranieri, e a seguire i dottorandi italiani non vincitori di borsa.
La selezione prevede per i candidati su posti ordinari la valutazione dei titoli, un’eventuale prova scritta e una prova orale, mentre per i candidati che concorrono ai posti riservati la sola valutazione dei titoli o, in aggiunta, un colloquio. La valutazione terrà conto del voto di laurea, pertinenza del percorso di studio al dottorato prescelto, tesi di laurea, abilità linguistiche, soggiorni di studio o ricerca in Italia o all’estero, premi, borse di studio, titoli post-lauream. Gli esiti della valutazione dei titoli e le successive prove avverranno a partire da settembre.
Carol Simeoli
- Advertisement -




Articoli Correlati