Professionalità, cortesia e rispetto verso gli studenti: sono le parole d’ordine che contraddistinguono i giovani laureati impegnati nel progetto Porta. Li abbiamo incontrati per saperne di più sul loro lavoro e sull’importante servizio che svolgono presso la Facoltà. “Senza dubbio un’esperienza affascinante. Siamo tutti per lo più giovani laureati, alcuni hanno da poco terminato il dottorato di ricerca, altri lo stanno ultimando”. E’ entusiasta Maria Panico. “Appena ci hanno dato il via libera ci siamo subito organizzati: dapprima un po’ di pubblicità per farci conoscere, poi abbiamo ottenuto le attrezzature necessarie, un computer, una stampante, per il monitoraggio dei dati”. “A noi -continua la dottoressa- possono rivolgersi tutti gli studenti, per informazioni di vario genere: la compilazione dei piani di studio, quali esami sostenere in base alle nuove norme concorsuali per accedere al mondo della scuola, o ancora quali sono le difficoltà ricorrenti in un percorso di studio. L’attenzione è anche rivolta ai giovani laureati che vogliono essere guidati alla ricerca di uno sbocco occupazionale, attraverso l’indicazione di corsi di specializzazione post laurea o master di ricerca sia interni alla Facoltà o collegati ad altre strutture presenti sul territorio”. “Attualmente disponiamo di materiale informatico che ci permette di dare delle informazioni precise, che sono il punto di partenza per avere a disposizione tutta una serie di notizie reperibili presso gli uffici preposti al lavoro, come informagiovani o altre agenzie sorte in pochi anni, senza dimenticare il grosso contributo che arriva da internet e dal suo potenziale di offerte”. “Inutile dirlo -ribatte Maria- è un’iniziativa destinata ad avere grande sviluppo anche perché il nostro è un servizio nuovo per la Facoltà di Lettere e la stessa Federico II. Sono i professori che ci incoraggiano e ci lasciano la massima libertà rispettando le nostre scelte”. Le fa eco Flaviana Ficca, anche lei giovane laureata, fresca di un dottorato di ricerca in Latino concluso lo scorso ottobre con la professoressa Valeria Viparelli e seguito da Arturo De Vivo. “E’ un’iniziativa che ci gratifica molto sul piano professionale di cui sentiamo tutta la novità del progetto, ancora in veste sperimentale, ma questo ci dà una grande energia e tanto entusiasmo. Un po’ perché non abbiamo mai reciso i contatti con l’Università, siamo rimasti sempre in stretta sintonia con questa realtà a cui ci sentiamo fortemente legati, anche se è molto cambiata negli ultimi anni e molto dovrà ancora cambiare. Cerchiamo la formula migliore per avvicinare e farci avvicinare dagli studenti. La stiamo sperimentando sul campo, imparando dalle nostre esperienze”. Tanti i fuori corso che hanno scelto lo sportello Porta. Tanti i casi registrati dall’equipe guidata dal professor Gennaro Luongo. “Cerchiamo di venire incontro alle esigenze di tutti, aprendo la strada a situazioni davvero difficili. Noi ce la mettiamo tutta. Negli ultimi anni la nostra Facoltà ha portato avanti un crescere di iniziative che hanno dato buon esito. Un esempio, è l’utilizzo degli studenti part-time. Io fui nel primo gruppo, anno ’94, all’inizio c’erano delle difficoltà operative, adesso quelli che operano in questo settore sono un punto di forza della Facoltà. Una presenza costante. Ecco noi tentiamo di offrire lo stesso, con una marcia in più che ci è data dai nostri anni e da un minimo di esperienza che arriva dopo la laurea”.
“Cerchiamo la formula migliore per avvicinare e farci avvicinare dagli studenti”
- Advertisement -







