“Nel Corso di Laurea in Ingegneria Chimica – inizia Giulia – si studiano materie basate sulla chimica, la fisica e la termodinamica. L’obiettivo è riuscire a pensare come un ingegnere. Bisogna essere capaci di risolvere qualsiasi problema ci venga posto con la tecnica di un fisico, la precisione di un chimico, la logica di un matematico, ma soprattutto l’intuito di un ingegnere”. Gli esami: “Nessun esame è più complicato di un altro, ma qualche professore è più esigente di altri. L’esame cardine è Termodinamica, perché serve per qualsiasi cosa venga dopo”. Poi, qualche consiglio: “Affrontare il Corso con curiosità, passione, motivazione e con il sogno di sentirsi chiamare un giorno ‘ingegnere’ è il modo giusto per riuscire nello studio. Crearsi gruppi di studio, condividere esperienze ed essere partecipi alla vita universitaria è una buona tecnica per superare gli esami. Gli scienziati sognano di fare grandi cose, gli ingegneri le fanno!”.
Luigi aggiunge: “La figura dell’ingegnere chimico è all’avanguardia e riesce ad inserirsi bene in vari contesti all’interno del settore industriale. Si può occupare di varie cose: non solo è in grado di trovare le migliori condizioni di lavoro per far avvenire al meglio una data reazione chimica, ma è in grado anche di riconoscere le caratteristiche delle apparecchiature a cui si affida. Ha anche una buona preparazione nel settore ambientale ed energetico”. Prima, però, bisogna affrontare gli studi: “Gli esami della Triennale sono 23. Il I anno è essenzialmente di formazione, si studiano materie che serviranno come base (Analisi matematica, Fisica, Chimica). Al II anno ci si avvicina al mondo dell’ingegneria vera e propria con l’esame di Termodinamica, che è il primo vero ‘scoglio’ di questo Corso. Al III anno si tirano le somme di quanto fatto negli anni precedenti e si usano tutti i concetti acquisiti per applicarli praticamente in situazioni reali. È questa la parte più bella, alla quale, però, bisogna giungere davvero preparati”. I corsi generalmente si seguono ad Agnano, dove le aule sono più capienti, “e gli orari sono abbastanza generosi”. Due gli elementi necessari per affrontare il tutto: “con voglia di apprendere e grinta ci si può anche divertire!”.
La testimonianza di Crescenzo: “Studiamo i processi industriali che riguardano l’ambito chimico (alimentare, petrolchimico, ecc.). Questo Corso fornisce agli studenti le capacità necessarie ad affrontare tutte le diverse e numerose realtà dell’Ingegneria Chimica, dal lavorare in un’industria di processi alimentari sino alla raffinazione e produzione petrolifera. È un traguardo molto ambito che, però, necessita di grande costanza nello studio senza distinzione di giorno, mese o stagione dell’anno”. C’è anche un forum: “Nel mio percorso Triennale ho avuto modo di capire come l’ingegnere, anche quello in erba, non lavori mai da solo, ma sempre in gruppo. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di creare un forum di Ingegneria Chimica per condividere materiale didattico, informazioni, confrontarsi”.
Luigi aggiunge: “La figura dell’ingegnere chimico è all’avanguardia e riesce ad inserirsi bene in vari contesti all’interno del settore industriale. Si può occupare di varie cose: non solo è in grado di trovare le migliori condizioni di lavoro per far avvenire al meglio una data reazione chimica, ma è in grado anche di riconoscere le caratteristiche delle apparecchiature a cui si affida. Ha anche una buona preparazione nel settore ambientale ed energetico”. Prima, però, bisogna affrontare gli studi: “Gli esami della Triennale sono 23. Il I anno è essenzialmente di formazione, si studiano materie che serviranno come base (Analisi matematica, Fisica, Chimica). Al II anno ci si avvicina al mondo dell’ingegneria vera e propria con l’esame di Termodinamica, che è il primo vero ‘scoglio’ di questo Corso. Al III anno si tirano le somme di quanto fatto negli anni precedenti e si usano tutti i concetti acquisiti per applicarli praticamente in situazioni reali. È questa la parte più bella, alla quale, però, bisogna giungere davvero preparati”. I corsi generalmente si seguono ad Agnano, dove le aule sono più capienti, “e gli orari sono abbastanza generosi”. Due gli elementi necessari per affrontare il tutto: “con voglia di apprendere e grinta ci si può anche divertire!”.
La testimonianza di Crescenzo: “Studiamo i processi industriali che riguardano l’ambito chimico (alimentare, petrolchimico, ecc.). Questo Corso fornisce agli studenti le capacità necessarie ad affrontare tutte le diverse e numerose realtà dell’Ingegneria Chimica, dal lavorare in un’industria di processi alimentari sino alla raffinazione e produzione petrolifera. È un traguardo molto ambito che, però, necessita di grande costanza nello studio senza distinzione di giorno, mese o stagione dell’anno”. C’è anche un forum: “Nel mio percorso Triennale ho avuto modo di capire come l’ingegnere, anche quello in erba, non lavori mai da solo, ma sempre in gruppo. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di creare un forum di Ingegneria Chimica per condividere materiale didattico, informazioni, confrontarsi”.