Chimica, Fisica Medica, Statistica, Corso Zero (quello di orientamento agli studi universitari) e Corso I (Introduzione agli studi medici, alla relazione con il paziente ed alla dimensione sociale della medicina) sono stati monitorati attraverso gli studenti i questionari elaborati dal professor Umberto Giani, docente di Statistica. “Li ho distribuiti a quelli del primo anno ed a quelli del secondo anno. Le matricole ne hanno restituiti circa 170 su 230, il 70% circa; gli studenti del secondo anno, invece, solo il 5%. Non si capisce cosa sia accaduto nel passaggio dal primo al secondo anno. Reputo che questo sia un segnale di disaffezione nei confronti della didattica. Purtroppo i docenti di alcune discipline non si rassegnano a ridurre i programmi. Alcuni nella mole di libri di testo da far portare ai ragazzi identificano un fattore di forza. Si è creato un clima piuttosto teso in alcune discipline”.
Restando nell’ambito di quelle oggetto del monitoraggio, Chimica, secondo coloro i quali hanno risposto al questionario, è quella in cui la problematica alla quale accennava Giani è emersa con forza. Su 92 persone, infatti, ben 22 suggeriscono “meno terrorismo” per migliorare la didattica. Diciotto studenti auspicano “più esercitazioni” e dodici, invece, chiedono “ridurre il programma”.
Tra le critiche mosse dagli studenti alla didattica di Fisica Medica, prevale – 18 risposte – la seguente: “testi irreperibili od inadeguati”. Undici studenti hanno indicato, invece: “troppe cose date per scontate”. I seminari di Fisica medica – trentasei lo hanno scritto nei questionari- rappresentano l’aspetto che maggiormente è stato apprezzato dagli studenti. Suggerimento principale: “più esercitazioni”.
Per Statistica gli studenti i quali hanno indicato aspetti positivi, nel questionario. Sono stati 104. Al primo posto, con trentotto risposte: “ricapitolazioni”. Altro punto forte del corso, indicato da 23 studenti, “metodologia innovativa”. Tra le critiche, la principale verte sulle “discrepanze tra i docenti”. A seguire, tredici gli studenti i quali si sono espressi in tal senso, “poche esercitazioni”. Ovvio, allora, il suggerimento che 36 iscritti su 91 danno ai docenti di Statistica: “più esercitazioni”.
Il Corso zero è stato bollato come “palloso” da dieci studenti sui 42 i quali hanno espresso le loro critiche. Sette lo ritengono “dispersivo /ripetitivo”; altrettanto, invece, “privo di informazioni sul piano di studi”. Aspetti positivi? “utile per l’orientamento” (19 risposte); “primo contatto con l’Università” (15 le risposte); “Interessante” (16 si sono espressi così). Tra i suggerimenti, spicca quello fornito da 17 questionari: “più informazioni sulla organizzazione didattica”.
Infine, ecco qualche dato sul Corso uno, che è stato tenuto prevalentemente da docenti del secondo triennio. Diciotto pareri negativi li giudicano “non adatti/non motivati”. Dieci, invece, hanno reputato il corso “noioso/dispersivo”. Tra i suggerimenti: “ridurlo” (11 risposte); “meno attenzione alla parte psicologica e più a quella clinica” (sei); “eliminare l’esame” (cinque); “migliorare l’interazione con gli studenti” (altrettanto).
In conclusione, una domanda al professor Giani. “I risultati dei questionari saranno utilizzati per aggiustare il tiro della didattica, per migliorarli?” La sua risposta è di disarmante sincerità: “non lo so, dipende dai docenti. Se la logica è: devo salvaguardare il mio monte ore perché posso richiedere posti, attrezzature e personale, allora la vedo difficile. Personalmente reputo questa analisi valida ed auspico si possa estendere anche agli altri cicli didattici”.
Restando nell’ambito di quelle oggetto del monitoraggio, Chimica, secondo coloro i quali hanno risposto al questionario, è quella in cui la problematica alla quale accennava Giani è emersa con forza. Su 92 persone, infatti, ben 22 suggeriscono “meno terrorismo” per migliorare la didattica. Diciotto studenti auspicano “più esercitazioni” e dodici, invece, chiedono “ridurre il programma”.
Tra le critiche mosse dagli studenti alla didattica di Fisica Medica, prevale – 18 risposte – la seguente: “testi irreperibili od inadeguati”. Undici studenti hanno indicato, invece: “troppe cose date per scontate”. I seminari di Fisica medica – trentasei lo hanno scritto nei questionari- rappresentano l’aspetto che maggiormente è stato apprezzato dagli studenti. Suggerimento principale: “più esercitazioni”.
Per Statistica gli studenti i quali hanno indicato aspetti positivi, nel questionario. Sono stati 104. Al primo posto, con trentotto risposte: “ricapitolazioni”. Altro punto forte del corso, indicato da 23 studenti, “metodologia innovativa”. Tra le critiche, la principale verte sulle “discrepanze tra i docenti”. A seguire, tredici gli studenti i quali si sono espressi in tal senso, “poche esercitazioni”. Ovvio, allora, il suggerimento che 36 iscritti su 91 danno ai docenti di Statistica: “più esercitazioni”.
Il Corso zero è stato bollato come “palloso” da dieci studenti sui 42 i quali hanno espresso le loro critiche. Sette lo ritengono “dispersivo /ripetitivo”; altrettanto, invece, “privo di informazioni sul piano di studi”. Aspetti positivi? “utile per l’orientamento” (19 risposte); “primo contatto con l’Università” (15 le risposte); “Interessante” (16 si sono espressi così). Tra i suggerimenti, spicca quello fornito da 17 questionari: “più informazioni sulla organizzazione didattica”.
Infine, ecco qualche dato sul Corso uno, che è stato tenuto prevalentemente da docenti del secondo triennio. Diciotto pareri negativi li giudicano “non adatti/non motivati”. Dieci, invece, hanno reputato il corso “noioso/dispersivo”. Tra i suggerimenti: “ridurlo” (11 risposte); “meno attenzione alla parte psicologica e più a quella clinica” (sei); “eliminare l’esame” (cinque); “migliorare l’interazione con gli studenti” (altrettanto).
In conclusione, una domanda al professor Giani. “I risultati dei questionari saranno utilizzati per aggiustare il tiro della didattica, per migliorarli?” La sua risposta è di disarmante sincerità: “non lo so, dipende dai docenti. Se la logica è: devo salvaguardare il mio monte ore perché posso richiedere posti, attrezzature e personale, allora la vedo difficile. Personalmente reputo questa analisi valida ed auspico si possa estendere anche agli altri cicli didattici”.







