30 ricercatori per un progetto che coinvolge sette paesi in Europa e America Latina

Muovere i giovani significa muovere possibilità per il futuro, ed è in quest’ottica che l’Università Parthenope spinge verso l’internazionalizzazione. Partirà a breve il progetto Alfa Support per la formazione post-lauream dei laureati in Scienze ambientali e in Biotecnologie industriali e alimentari, che coinvolge sette diverse università in Europa e in America Latina. Italia, Austria, Spagna, Lettonia, Argentina, Brasile e Messico: questi i Paesi tra cui si muoveranno, grazie a un finanziamento europeo, trenta persone in tre anni tra docenti e dottorandi. Il prof. Sergio Ulgiati, docente a Biotecnologie (insegna Analisi del ciclo di vita e Teoria generale dei sistemi), ci spiega su cosa andranno a lavorare gli studiosi coinvolti dal progetto. “L’oggetto di studio è l’uso multiplo dei prodotti della fotosintesi, che consenta di sostituire la chimica del petrolio. Non parliamo solo della produzione di cibi o energia, ma anche di prodotti farmaceutici, cosmetici, biodegradabili. La scommessa è di creare biomateriali innovativi. Esistono polimeri interessanti il cui destino non è solo quello di essere bruciati per produrre energia”.
I giovani che parteciperanno agli scambi internazionali verranno selezionati in base a criteri che saranno indicati nei bandi di selezione. Tutte le spese saranno a carico del programma: viaggio, permanenza all’estero e corso di lingua preliminare. Altro progetto di ricerca ambizioso è quello denominato Sugar Green, che ruota attorno alla produzione di zucchero non come dolcificante bensì come materia prima per biomateriali. “Si tratta di darci una nuova possibilità nel campo delle colture zuccherine – spiega il prof. Ulgiati- dove soffriamo la concorrenza di altri quando si tratta di utilizzare lo zucchero come dolcificante”. Infine, il progetto Decoin (www.decoin.eu), portato avanti con partners finlandesi, è volto alla realizzazione di software di supporto al processo di decisione e pianificazione politica. “La Comunità Europea chiede di fornire indicatori chiari su cui basare la scelte politiche. E’ un compito che richiede anche l’intervento di economisti e che si avvale della competenza del Centro di studi per il futuro che in Finlandia si occupa di pianificazione sostenibile”. Ulgiati ribadisce il senso di queste operazioni: “ci stiamo impegnando per trovare uno sbocco occupazionale per i laureati dei nostri corsi di laurea, che devono sviluppare, anche attraverso la formazione post-lauream e grazie all’internazionalizzazione, competenze innovative che possono diventare per loro occasioni di studio e di business”.   (Sa.Pe.)
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