“Aggiungi un posto a tavola”. Si chiama Sicurezza alimentare l’amico in più che si accomoderà alla tavola rotonda del Dipartimento di Farmacia per il convegno che, il 14 maggio, vedrà spostare un po’ la seggiola a tanti studiosi e professionisti impegnati in un dibattito multidisciplinare. A un anno dall’incontro sull’olio di palma che contrappose la fazione dei pro a quella dei contro, a via Montesano (Aula Sorrentino dalle 9 alle 13) si riaccendono così i riflettori sul rapporto cibo-salute. “Qualcuno a tavola può invitare il prezzo, credendo di aver risparmiato, invece prende un bidone. Qualcun altro può invitare un buon sapore, per poi restare deluso. Se si invita la sicurezza, invece, si presenta un amico che sta sempre dalla parte di chi si siede a tavola”, ha spiegato il prof. Alberto Ritieni, docente di Chimica degli alimenti che, per l’occasione, parlerà di “Alimenti 2.0 e il futuro”, con una inevitabile riflessione sugli insetti: “sono una risorsa da considerare. C’è da lavorare su vari aspetti, in primis su tradizione e cultura, ricordandoci che nel nostro paese mangiamo cose che in Asia sono considerate sacre e inviolabili. Ogni paese ha un suo background. Con gli insetti si può offrire una forma diversa di alcuni macronutrienti. Poi sta nella bravura di chi li prepara presentarli come un alimento a tutti gli effetti”. All’orizzonte, però, non ci sono solo formiche e affini, ma anche “prodotti derivati dalle alghe o da altre fonti alternative, come piante o vegetali poco utilizzati a scopo alimentare, che potrebbero dare vantaggi sul lungo termine”. Il primo passo è l’informazione. Non a caso una parte del seminario, affidata al direttore de “Il Salvagente” Riccardo Quintili, è dedicata alle fake news: “Internet è una grande risorsa, ma va usata con logica. Una qualsiasi notizia sbagliata che entra in rete si diffonde in maniera rapidissima e riemerge continuamente. I consumatori finiscono per trarre conclusioni che non sono supportate scientificamente. Purtroppo la bugia è un’erba maligna che non muore mai”. Per provare a estirparla, si discuterà di Alimenti e tossine naturali con il dott. Yelco Rodriguez dell’Università di Valencia, di vizi e virtù del cibo con il Direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Antonio Limone, di sicurezza e produzione primaria con il dott. Alberto Mantovani dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, di agro-pirateria e cibi tarocchi con il dott. Stefano Masini della Coldiretti e di contraffazioni con il Colonnello del Comando delle Politiche Agricole e Alimentari dei Carabinieri Luigi Cortellessa. Non mancheranno contributi dai docenti di Veterinaria (il prof. Aniello Anastasio dirà Cos’è la Sicurezza Alimentare) e di Agraria. Ancora il prof Ritieni: “su certi argomenti si è trasversali. Contro una serie di problemi si deve essere alleati per ottenere risultati più importanti”. Alimenti e materiali di confezionamento il focus della prof.ssa Elena Torrieri, docente di Tecnologia del confezionamento e della distribuzione alimentare al Corso di Laurea in Scienze e tecnologie alimentari: “la confezione svolge molte funzioni. Sicuramente protegge l’alimento, ma in alcuni casi può avere un ruolo negativo cedendo delle sostanze non desiderate che devono essere controllate. C’è una normativa di riferimento, relativa all’imballaggio, che deve essere rispettata per la sicurezza del consumatore”. Cosa può fare chi compra? “Leggere bene le etichette, di qualsiasi cosa, non solo per gli alimenti. Lì, per norma, è riportato tutto quello che c’è da sapere per essere garantiti. Anche sugli imballaggi è scritto cosa sono, come devono essere utilizzati e come gestiti dopo l’apertura”. Un aiuto arriva dalla tecnologia, che oggi “riesce a rallentare molto il decadimento dell’alimento. Si garantisce che il consumatore abbia un prodotto in condizioni accettabili per tempi più lunghi”. A lei il compito di portare al convegno: “il punto di vista del tecnologo alimentare, spiegando quanto la tecnologia di confezionamento possa ottimizzare la sicurezza”.