È un Laboratorio che misura l’efficienza dell’Ateneo: ‘La Qualità spiegata (d)agli studenti’. Fa parte delle attività a scelta per chi intende acquisire due punti bonus da sommare alla media su centodieci per la seduta di laurea. Gli studenti sono stati suddivisi in tre gruppi: ammessi che ricoprono una carica nei processi AQ, ammessi ma che non ricoprono cariche nei processi AQ e non ammessi che però saranno contattati in caso di rinunce.
Il Laboratorio, articolato in tre incontri, è cominciato il 3 aprile e terminerà il 15 maggio. “Questa attività mi è stato consigliata da un docente e sono contenta di averla scelta perché si sta rivelando molto utile e più interessante di quel che pensavo – racconta Claudia De Leo, studentessa del secondo anno di Scienze dell’Educazione e rappresentante degli studenti – Discutiamo sulla quotidianità universitaria sotto vari aspetti. I docenti utilizzano esempi reali per spronarci a riflettere e per metterci in discussione, dato che spesso noi studenti ignoriamo cose che invece sono importanti”. Esempi di argomenti delle lezioni sono “i questionari on-line che compiliamo prima di prenotarci a un esame. In quel momento siamo tenuti a valutare tutto il percorso didattico svolto assieme al docente ma lo facciamo molto superficialmente, tuttavia, se riflettessimo un po’ di più, non ci sfuggirebbe l’importanza che ricopre il nostro giudizio. Mettere per iscritto la propria opinione è un modo per far sentire la nostra voce al docente e contribuire al buon funzionamento dell’Ateneo”. L’aspirazione di Claudia è una società universitaria consapevole dei propri diritti e doveri: “Occorre stimolare all’informazione per migliorare la Qualità, parola chiave del Laboratorio. I docenti, per questo motivo, ci hanno spiegato nel dettaglio come è composta e come funziona l’università, che ruolo rivestono le Commissioni paritetiche proprio perché periodicamente l’Ateneo viene valutato da un corpo di esperti interno e esterno”.
L’obiettivo del Laboratorio è globale, ma per ottenere risultati bisogna prima di tutto avere chiara la situazione di partenza. “Personalmente sono soddisfatta del mio percorso universitario all’interno di questo Ateneo ma ho notato, da studentessa, che non c’è sempre molto dialogo fra noi e i docenti e tra i docenti stessi. La cosa di cui più si lamentano gli studenti sono le date d’esame che tendono ad accavallarsi, impedendo così di poter dare il massimo in ogni disciplina. I professori non sono sempre consapevoli di questi problemi e forse noi ne parliamo troppo poco. Da rappresentante, immagino che pianificare perfettamente la didattica non sia una cosa semplice e che il docente debba godere di una propria autonomia che prescinde da quella dei colleghi, ma servirebbe maggiore attenzione da parte loro e un po’ più di coraggio da parte degli studenti per far presente i nostri problemi in modo pacifico e intelligente senza temere di essere presi in antipatia”.
Al termine delle lezioni, attraverso lavori di gruppo, sarà promosso un progetto: “Con un Power Point o un video ognuno di noi avrà modo di spiegare, a parole proprie, ciò che i docenti ci hanno insegnato per trasmettere il valore della Qualità a tutti”.
Francesca Corato
Il Laboratorio, articolato in tre incontri, è cominciato il 3 aprile e terminerà il 15 maggio. “Questa attività mi è stato consigliata da un docente e sono contenta di averla scelta perché si sta rivelando molto utile e più interessante di quel che pensavo – racconta Claudia De Leo, studentessa del secondo anno di Scienze dell’Educazione e rappresentante degli studenti – Discutiamo sulla quotidianità universitaria sotto vari aspetti. I docenti utilizzano esempi reali per spronarci a riflettere e per metterci in discussione, dato che spesso noi studenti ignoriamo cose che invece sono importanti”. Esempi di argomenti delle lezioni sono “i questionari on-line che compiliamo prima di prenotarci a un esame. In quel momento siamo tenuti a valutare tutto il percorso didattico svolto assieme al docente ma lo facciamo molto superficialmente, tuttavia, se riflettessimo un po’ di più, non ci sfuggirebbe l’importanza che ricopre il nostro giudizio. Mettere per iscritto la propria opinione è un modo per far sentire la nostra voce al docente e contribuire al buon funzionamento dell’Ateneo”. L’aspirazione di Claudia è una società universitaria consapevole dei propri diritti e doveri: “Occorre stimolare all’informazione per migliorare la Qualità, parola chiave del Laboratorio. I docenti, per questo motivo, ci hanno spiegato nel dettaglio come è composta e come funziona l’università, che ruolo rivestono le Commissioni paritetiche proprio perché periodicamente l’Ateneo viene valutato da un corpo di esperti interno e esterno”.
L’obiettivo del Laboratorio è globale, ma per ottenere risultati bisogna prima di tutto avere chiara la situazione di partenza. “Personalmente sono soddisfatta del mio percorso universitario all’interno di questo Ateneo ma ho notato, da studentessa, che non c’è sempre molto dialogo fra noi e i docenti e tra i docenti stessi. La cosa di cui più si lamentano gli studenti sono le date d’esame che tendono ad accavallarsi, impedendo così di poter dare il massimo in ogni disciplina. I professori non sono sempre consapevoli di questi problemi e forse noi ne parliamo troppo poco. Da rappresentante, immagino che pianificare perfettamente la didattica non sia una cosa semplice e che il docente debba godere di una propria autonomia che prescinde da quella dei colleghi, ma servirebbe maggiore attenzione da parte loro e un po’ più di coraggio da parte degli studenti per far presente i nostri problemi in modo pacifico e intelligente senza temere di essere presi in antipatia”.
Al termine delle lezioni, attraverso lavori di gruppo, sarà promosso un progetto: “Con un Power Point o un video ognuno di noi avrà modo di spiegare, a parole proprie, ciò che i docenti ci hanno insegnato per trasmettere il valore della Qualità a tutti”.
Francesca Corato







