“Le istituzioni sono i concreti isolati del comportamento umano” diceva ad inizio secolo l’antropologo polacco Bronislaw Malinowsky: concrete perché esistono, ma isolate dalle esigenze dei cittadini–utenti, dai loro bisogni e necessità. E’ nella Segreteria che di norma avviene il primo contatto degli studenti –o degli aspiranti tali- con le strutture universitarie. Ed è proprio in quel momento che l’ateneo può offrire il meglio di sé o giocarsi la faccia.
Divergenze caratteriali, scortesia, approccio problematico, indisponibilità nel fornire informazioni chiare ed esaurienti, diventano dunque motivo di allontanamento delle potenziali matricole o degli stessi iscritti. O causa di forti tensioni. E tutti sanno quanto oggi invece le università considerino oro ogni iscritto in più. Certi comportamenti rischiano di vanificare il lavoro del personale e le risorse investite di anno in anno negli uffici dediti all’attività di orientamento.
In questi giorni, alla segreteria dell’Orientale, investita dal ciclone della questione tasse, c’è un clima pesante. Gli studenti sono maltrattati, accolti con un atteggiamento scortese, infastidito; chiedono informazioni ma vanno via più confusi di prima. In più, si aizzano gli studenti contro i propri rappresentanti (Poma e Etzi di Confederazione ma anche Napolitano della sinistra), colpevoli di aver approvato le nuove norme oggi contestate. In particolare è sul capo della Segreteria studenti, dott.ssa Michelina Ammendola, che si concentrano molte critiche, persona che forse dimentica che gli studenti sono passati da “clienti” ad “azionisti” di fatto degli atenei. Situazione che sta accrescendo il clima di tensione sul nuovo sistema di tassazione su cui anche la Segretaria ha qualche responsabilità, rea, lo scorso anno, di aver “dato alle stampe una guida dello studente senza il necessario controllo ed una sufficiente chiarezza sul nuovo sistema” come ha riconosciuto ad Ateneapoli lo stesso Rettore Ciriello. Opuscolo cui successivamente è stato allegato un foglio con tabelle che avrebbero dovuto semplificare la comprensione ma che, invece, “hanno aumentato la confusione”, come riconosce il Preside Di Maio.
Ad una persona, la Ammendola, che ritiene anche di rappresentare un pezzo di storia dell’ateneo, con tutto il rispetto, forse bisognerebbe ricordare che la storia, quando smette di essere tale, trova migliore collocazione nei libri o nei musei. Sappiamo che i vertici amministrativi dell’ateneo stanno pensando ad una soluzione, spostando la dottoressa ad altro incarico. Ce lo auguriamo tutti. Intanto riportiamo le dichiarazioni dei rappresentanti degli studenti uscenti. Alex Poma “personalmente, e come Presidente dell’organizzazione studentesca Orientale 05, sono stato gravemente danneggiato dal comportamento irresponsabile e dalle informazioni distorte fornite agli studenti, dalla segreteria e dal suo capufficio dott.ssa Ammendola”. Alessandro Etzi rincara la dose: “ho ricevuto attacchi personali inspiegabili. E’ una vergogna”.
Un atteggiamento di indisponibilità, già verificatosi con gli studenti che nel 1998 avevano versato 50 mila lire a testa per servizi informatici mai ricevuti e che di recente si erano rivolti alla Segreteria per ottenere il rimborso. Risposte – e rimborsi- che hanno poi ottenuto grazie all’iniziativa di Ateneapoli di febbraio (si vedano i numeri di Ateneapoli del 19 gennaio e del 2 febbraio 2007) ed alla disponibilità di Rettore e Direzione Amministrativa.
(P.I.)
Divergenze caratteriali, scortesia, approccio problematico, indisponibilità nel fornire informazioni chiare ed esaurienti, diventano dunque motivo di allontanamento delle potenziali matricole o degli stessi iscritti. O causa di forti tensioni. E tutti sanno quanto oggi invece le università considerino oro ogni iscritto in più. Certi comportamenti rischiano di vanificare il lavoro del personale e le risorse investite di anno in anno negli uffici dediti all’attività di orientamento.
In questi giorni, alla segreteria dell’Orientale, investita dal ciclone della questione tasse, c’è un clima pesante. Gli studenti sono maltrattati, accolti con un atteggiamento scortese, infastidito; chiedono informazioni ma vanno via più confusi di prima. In più, si aizzano gli studenti contro i propri rappresentanti (Poma e Etzi di Confederazione ma anche Napolitano della sinistra), colpevoli di aver approvato le nuove norme oggi contestate. In particolare è sul capo della Segreteria studenti, dott.ssa Michelina Ammendola, che si concentrano molte critiche, persona che forse dimentica che gli studenti sono passati da “clienti” ad “azionisti” di fatto degli atenei. Situazione che sta accrescendo il clima di tensione sul nuovo sistema di tassazione su cui anche la Segretaria ha qualche responsabilità, rea, lo scorso anno, di aver “dato alle stampe una guida dello studente senza il necessario controllo ed una sufficiente chiarezza sul nuovo sistema” come ha riconosciuto ad Ateneapoli lo stesso Rettore Ciriello. Opuscolo cui successivamente è stato allegato un foglio con tabelle che avrebbero dovuto semplificare la comprensione ma che, invece, “hanno aumentato la confusione”, come riconosce il Preside Di Maio.
Ad una persona, la Ammendola, che ritiene anche di rappresentare un pezzo di storia dell’ateneo, con tutto il rispetto, forse bisognerebbe ricordare che la storia, quando smette di essere tale, trova migliore collocazione nei libri o nei musei. Sappiamo che i vertici amministrativi dell’ateneo stanno pensando ad una soluzione, spostando la dottoressa ad altro incarico. Ce lo auguriamo tutti. Intanto riportiamo le dichiarazioni dei rappresentanti degli studenti uscenti. Alex Poma “personalmente, e come Presidente dell’organizzazione studentesca Orientale 05, sono stato gravemente danneggiato dal comportamento irresponsabile e dalle informazioni distorte fornite agli studenti, dalla segreteria e dal suo capufficio dott.ssa Ammendola”. Alessandro Etzi rincara la dose: “ho ricevuto attacchi personali inspiegabili. E’ una vergogna”.
Un atteggiamento di indisponibilità, già verificatosi con gli studenti che nel 1998 avevano versato 50 mila lire a testa per servizi informatici mai ricevuti e che di recente si erano rivolti alla Segreteria per ottenere il rimborso. Risposte – e rimborsi- che hanno poi ottenuto grazie all’iniziativa di Ateneapoli di febbraio (si vedano i numeri di Ateneapoli del 19 gennaio e del 2 febbraio 2007) ed alla disponibilità di Rettore e Direzione Amministrativa.
(P.I.)