Architettura magistrale dà il suo benvenuto alle matricole

Come da tradizione, anche quest’anno accademico, per le matricole del Corso di Laurea magistrale in Architettura, è iniziato con la settimana di orientamento. Il Preside Benedetto Gravagnuolo e la prof.ssa Roberta Amirante, Presidente del Consiglio di Corso di Laurea, hanno dato il benvenuto alle matricole, lunedì 8 ottobre, a S.Demetrio e Bonifacio. Nella seconda parte della mattinata docenti e studenti si sono spostati nei locali del complesso di via Forno Vecchio 36, dove hanno visitato la mostra didattica del Corso relativa all’anno accademico 2006-2007 allestita nei corridoi del 4° piano e la mostra itinerante ICAR 14 Composizione architettonica e urbana. Una raccolta/indagine, quest’ultima, sulla didattica dei Laboratori di Progettazione delle Facoltà d’Architettura italiane tenutasi lo scorso ottobre nell’ambito del Festival dell’Architettura. Il 12 ottobre, sempre nell’ambito della settimana di orientamento, lectio magistralis, conclusiva della sua attività didattica, del prof. Salvatore Bisogni, dal titolo Il progetto come ricerca.
“E’ più importante costruire una testa ben fatta che una testa ben piena”, ha introdotto la prof.ssa Amirante, sintetizzando così l’obiettivo formativo che i docenti intendono perseguire. Ha aggiunto: “la figura dell’architetto si forma con esempi, teorie e tecniche”. 
Agli studenti ha rivolto un invito a considerare sempre la complessità del progetto formativo, al di là delle singole discipline e delle peculiari difficoltà delle stesse. Nello specifico, ha spiegato: “nei primi due anni il Corso di Laurea presenta le discipline nella loro autonomia. Al terzo anno una prima sintesi delle conoscenze, che poi si configurano negli ultimi due anni nella loro logica applicativa”. 
La mattinata è proseguita con gli interventi dei docenti delle materie del primo anno. Quello della prof.ssa Rosanna D’Ambrosio, che insegna Analisi Matematica e Geometria, è stato accolto da un brusio, conferma che ancora oggi numeri, equazioni e calcolo differenziale sono lo spauracchio dei diplomati che intraprendono il percorso di laurea in Architettura. Eppure, ha sottolineato la docente, “non c’è un buon architetto che non padroneggi il linguaggio matematico, che è rigore e forma mentis”. Senza contare, lo ha sottolineato la prof.ssa Amirante, che anche quel che potrebbe apparire come il frutto solo ed esclusivamente di uno spirito creativo – una volta di Gaudì – può essere descritto in base ad un’equazione molto regolare. 
Umberto Caturano, che insegna Costruzione delle Opere, un’altra materia del primo anno piuttosto ostica, per gli studenti, ha presentato così l’obiettivo del corso: “mi preme che alla fine voi siate capaci di aggiornarvi continuamente e di rapportare le conoscenze tecnologiche al tema del progetto”. Il corso prevede 100 ore di lavoro e l’esame frutta 8 crediti formativi. 
Antonella Di Luggo ha raccontato alle matricole che cosa studieranno frequentando le lezioni di Disegno dell’Architettura: “affronteremo il tema del disegno come codice, parleremo dei diversi modi di rappresentazione e sperimenteremo concretamente la pratica del disegnare, attraverso esercitazioni a matita sul cartoncino. Essenziale è che voi abbiate sempre la consapevolezza del contenuto progettuale del disegno”. 
Storia dell’Architettura è una delle materie che affascinano di più le matricole. “Una disciplina – ha sottolineato il prof. Fabio Mangone- che si caratterizza perché è proiettata nel presente. E’ fatta di oggetti che attraversano i secoli e giungono fino a noi. Come la chiesa dove siamo oggi, per esempio, che appartiene alla cultura del barocco, ma anche alla nostra che la utilizziamo”. 
Il corso di Storia dell’Arte, come precisato dalla prof.ssa Irollo, “verte soprattutto sulla contemporaneità”. Prevede anche alcune visite al Madre ed al Pan.
Tra gli studenti che hanno assistito alla presentazione, lo stato d’animo di ogni inizio: un po’ di ansia, tanta voglia di sperimentarsi, curiosità. Pasquale Letizia racconta che il suo approccio con la Facoltà è stato positivo: “un po’ di disorganizzazione, ma nel complesso sono contento. La settimana di orientamento è un’ottima idea”. Lucia ed Annalisa, due ragazze iscritte al secondo anno, distribuiscono consigli e suggerimenti: “è importante sostenere subito gli esami di Analisi e di Laboratorio di Composizione. L’errore da evitare è di non frequentare”. Bruna Simeoli, rappresentante degli studenti, ricorda così il suo anno di esordio ad Architettura: “interessante, a parte un po’ di problemi legati alla disorganizzazione. Difficoltà, queste, che in Facoltà ci sono da sempre”. 
Fabrizio Geremicca
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