“Il documento rettorale che propone l’istituzione della Facoltà di Biotecnologie è ovviamente migliorabile. Privilegia forse le facoltà mediche e non dice che Scienze è quella che meglio può contribuire a questa nuova facoltà. E tuttavia io in Consiglio di Facoltà l’ho approvato perché era l’unico sistema per avere un pezzo di carta sul quale ragionare, al fine di dare concretezza a quello che Tessitore ha una volta definito un ectoplasma”. Il prof. Alberto Di Donato, Presidente del Corso di Laurea di Scienze Biologiche 2, fa parte del Comitato che ha discusso ed ha promosso il varo della Facoltà di Biotecnologie. Il suo punto di vista è dunque particolarmente indicativo ed utile a valutare il clima che accompagna questa nuova iniziativa della Federico II. “Sarà istituita nel 2000/2001, ma si sta pensando di farla partire nel 2001/2002, in contemporanea con la partenza della riforma dei cicli universitari. In questo caso il prossimo autunno ci si continuerà ad immatricolare al corso di laurea in Biotecnologie tradizionale, quello trasversale alle varie facoltà”. Nelle intenzioni di chi la propone, la nuova facoltà di Biotecnologie consentirà di ovviare ad uno dei principali inconvenienti dell’attuale corso di laurea: lo scarso coordinamento tra gli indirizzi attivati nelle varie facoltà. “Si è venuta a creare una situazione di stallo, -spiega Di Donato-. E’ prevalsa la tendenza delle facoltà a coltivarsi ciascuna il suo pezzo ed a gestirlo separatamente, anche nelle aree di base, quelle nelle quali, invece, andrebbe fatto un discorso complessivo. Per esempio, sono stati organizzati corsi diversi di Biochimica, per ciascuna delle facoltà che contribuiscono a Biotecnologie: Medicina, Veterinaria, Agraria, Scienze. Questo è stato anche determinato dalla mancanza di una unica sede, per cui sin dal primo anno gli studenti seguono separatamente. Insomma, uno sgranamento che ha generato una situazione poco sostenibile per gli stessi iscritti”. La nuova facoltà, invece, avrà una sede precisa, a Scampia, nell’ambito del Polo delle Scienze della Vita. In attesa che sia pronta -buona parte dei fondi arriverà dall’Agenda 2000- sarà provvisoriamente ospitata in una delle strutture già esistenti.
Il documento del Rettore in queste settimane è all’esame dei Consigli delle facoltà interessate. Scienze lo ha approvato, non senza perplessità da parte di più di un docente, in quello del 10 maggio. Il testo andrà adesso all’esame del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione. Infine sarà portato all’esame del Comitato di Coordinamento regionale. “Da parte del rettore c’è la volontà di concludere l’iter in tempo utile per istituire la facoltà di Biotecnologie sin dal prossimo anno”, ribadisce Di Donato.
Il documento del Rettore in queste settimane è all’esame dei Consigli delle facoltà interessate. Scienze lo ha approvato, non senza perplessità da parte di più di un docente, in quello del 10 maggio. Il testo andrà adesso all’esame del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione. Infine sarà portato all’esame del Comitato di Coordinamento regionale. “Da parte del rettore c’è la volontà di concludere l’iter in tempo utile per istituire la facoltà di Biotecnologie sin dal prossimo anno”, ribadisce Di Donato.







