Attenzione al voto della Triennale e all’esperienza all’estero. Nuovi criteri per l’assegnazione della lode. È pronto a entrare in scena il nuovo regolamento che determinerà il voto di laurea a Biotecnologie Mediche. Sarà attivo, in via sperimentale, da questo semestre. A presentarlo è la prof.ssa Rosa Marina Melillo, docente di Patologia generale e Presidente della Commissione per le Attività di tesi e Tirocinio del Corso di Laurea Magistrale.
Il nuovo regolamento entra in vigore da questo semestre. Su quali principi è stato costruito?
“Le nuove regole vogliono premiare il percorso complessivo dello studente e non solo, come avveniva prima, la sua resa agli esami. Per percorso complessivo si intendono risultati ottenuti alla Triennale, tempo impiegato a completare la Magistrale, media dei voti d’esame, impegno nel lavoro di tesi, partecipazione a programmi di scambio internazionali”.
È in via sperimentale. Cosa andrà verificato con le prime lauree per poterlo considerare definitivo?
“Due punti fondamentali: la media dei voti di laurea conseguiti dagli studenti rispetto a quella che avrebbero conseguito con il sistema precedente e il livello di gradimento e di soddisfazione degli studenti stessi”.
Il nuovo regolamento entra in vigore da questo semestre. Su quali principi è stato costruito?
“Le nuove regole vogliono premiare il percorso complessivo dello studente e non solo, come avveniva prima, la sua resa agli esami. Per percorso complessivo si intendono risultati ottenuti alla Triennale, tempo impiegato a completare la Magistrale, media dei voti d’esame, impegno nel lavoro di tesi, partecipazione a programmi di scambio internazionali”.
È in via sperimentale. Cosa andrà verificato con le prime lauree per poterlo considerare definitivo?
“Due punti fondamentali: la media dei voti di laurea conseguiti dagli studenti rispetto a quella che avrebbero conseguito con il sistema precedente e il livello di gradimento e di soddisfazione degli studenti stessi”.
La lode dal 104
In cosa differisce dal regolamento precedente?
“L’assegnazione della lode avviene solo se il voto di base è maggiore o uguale a 104 (prima era 102,66), anche se in realtà la media necessaria per la lode si abbassa grazie ai punti bonus a disposizione. Tutti gli aspetti ricordati prima si concretizzano in punti bonus da aggiungere al voto di base di partenza. In questo modo riteniamo di premiare il merito complessivo dello studente. Prima, uno studente che si laureava in tre anni o più, e con una tesi di modesto impegno, poteva avere la lode se raggiungeva la media del 28. Con le nuove regole sarà più difficile”.
Un punto è assegnato a chi ha conseguito la Triennale con voto uguale o superiore a 106/110. È una delle novità rispetto al passato. Con quale obiettivo è stato progettato questo continuum tra Triennale e Magistrale?
“Innanzitutto dare maggiore rilievo a un titolo di studio che, finora, è stato un po’ negletto dagli studenti, che puntano a ottenere il massimo voto alla Laurea Magistrale, ma non si curano del voto della Triennale. Riteniamo che portare a compimento la Triennale con un buon profitto sia importantissimo per coloro che intendono proseguire negli studi, perché quello che viene fornito nel Corso di Studi Triennale costituisce una base imprescindibile per gli studi successivi.
In secondo luogo, si è voluto dare agli studenti qualche possibilità in più di raggiungere il massimo dei voti alla Magistrale, anche quando la media matematica non sia sufficiente”.
“L’assegnazione della lode avviene solo se il voto di base è maggiore o uguale a 104 (prima era 102,66), anche se in realtà la media necessaria per la lode si abbassa grazie ai punti bonus a disposizione. Tutti gli aspetti ricordati prima si concretizzano in punti bonus da aggiungere al voto di base di partenza. In questo modo riteniamo di premiare il merito complessivo dello studente. Prima, uno studente che si laureava in tre anni o più, e con una tesi di modesto impegno, poteva avere la lode se raggiungeva la media del 28. Con le nuove regole sarà più difficile”.
Un punto è assegnato a chi ha conseguito la Triennale con voto uguale o superiore a 106/110. È una delle novità rispetto al passato. Con quale obiettivo è stato progettato questo continuum tra Triennale e Magistrale?
“Innanzitutto dare maggiore rilievo a un titolo di studio che, finora, è stato un po’ negletto dagli studenti, che puntano a ottenere il massimo voto alla Laurea Magistrale, ma non si curano del voto della Triennale. Riteniamo che portare a compimento la Triennale con un buon profitto sia importantissimo per coloro che intendono proseguire negli studi, perché quello che viene fornito nel Corso di Studi Triennale costituisce una base imprescindibile per gli studi successivi.
In secondo luogo, si è voluto dare agli studenti qualche possibilità in più di raggiungere il massimo dei voti alla Magistrale, anche quando la media matematica non sia sufficiente”.
Un punto in più per
l’Erasmus
l’Erasmus
Maggiore peso è dato all’esperienza all’estero. È previsto un punto per l’Erasmus. Perché questo incentivo?
“Le recenti riforme della didattica emanate nel nostro Paese, in congiunzione con l’Europa, hanno consentito e incentivato l’apertura delle Università a una dimensione internazionale della conoscenza. Questo ha lo scopo di unificare i percorsi formativi, far accedere i laureati al mercato del lavoro europeo e mondiale, e, infine, far accrescere lo sviluppo economico e sociale. Alla luce di questi obiettivi, la mobilità degli studenti è cruciale e deve essere incentivata. Il punto aggiuntivo per l’adesione a un programma di scambi con l’estero ha proprio lo scopo di incentivare e motivare gli studenti in questo senso”.
Nel regolamento si parla di controrelatore. Chi è e che ruolo svolge in seduta di laurea?
“Viene assegnato a uno studente che ha la possibilità di ottenere la lode, e viene scelto dal Presidente di commissione di Laurea in base alle sue competenze. Deve leggere la tesi e formulare qualche domanda da porre al candidato in sede di esame di Laurea. Rappresenta un valutatore esterno, con cui lo studente si confronta e discute durante la seduta. Dà alla commissione la possibilità di valutare meglio le competenze e le capacità critiche e dialettiche dello studente. Sulla base della proposta del controrelatore e di quella del relatore, al candidato può essere assegnata la lode”.
Per chi punta alla lode, cambiano i tempi di consegna della tesi?
“No, tutti i candidati devono rispettare gli stessi tempi”.
Si riducono i punti a disposizione della Commissione, da 10 a 7. Perché?
“È vero, i punti a disposizione della Commissione incidono di meno sul voto finale, ma sono distribuiti in modo da tenere conto del giudizio del relatore sull’attività di laboratorio svolta dallo studente (3 punti) e dare peso alla valutazione dell’esame finale da parte della commissione (4 punti)”.
“Le recenti riforme della didattica emanate nel nostro Paese, in congiunzione con l’Europa, hanno consentito e incentivato l’apertura delle Università a una dimensione internazionale della conoscenza. Questo ha lo scopo di unificare i percorsi formativi, far accedere i laureati al mercato del lavoro europeo e mondiale, e, infine, far accrescere lo sviluppo economico e sociale. Alla luce di questi obiettivi, la mobilità degli studenti è cruciale e deve essere incentivata. Il punto aggiuntivo per l’adesione a un programma di scambi con l’estero ha proprio lo scopo di incentivare e motivare gli studenti in questo senso”.
Nel regolamento si parla di controrelatore. Chi è e che ruolo svolge in seduta di laurea?
“Viene assegnato a uno studente che ha la possibilità di ottenere la lode, e viene scelto dal Presidente di commissione di Laurea in base alle sue competenze. Deve leggere la tesi e formulare qualche domanda da porre al candidato in sede di esame di Laurea. Rappresenta un valutatore esterno, con cui lo studente si confronta e discute durante la seduta. Dà alla commissione la possibilità di valutare meglio le competenze e le capacità critiche e dialettiche dello studente. Sulla base della proposta del controrelatore e di quella del relatore, al candidato può essere assegnata la lode”.
Per chi punta alla lode, cambiano i tempi di consegna della tesi?
“No, tutti i candidati devono rispettare gli stessi tempi”.
Si riducono i punti a disposizione della Commissione, da 10 a 7. Perché?
“È vero, i punti a disposizione della Commissione incidono di meno sul voto finale, ma sono distribuiti in modo da tenere conto del giudizio del relatore sull’attività di laboratorio svolta dallo studente (3 punti) e dare peso alla valutazione dell’esame finale da parte della commissione (4 punti)”.
L’esposizione
I motivi di questa distribuzione?
“Risponde all’esigenza di individuare e valorizzare meglio i criteri di assegnazione del punteggio finale. Da un lato, infatti, si affida al relatore la responsabilità di giudicare l’operato dello studente durante il periodo di tirocinio, cioè si pone molto rilievo sull’attività di laboratorio. Dall’altro, si valuta la prova di esame. Questa verifica non ha più un significato soltanto formale, come accadeva fino a poco fa, ma diventa sostanziale e incide sul voto finale”.
La valutazione della Commissione si concentra molto su presentazione ed esposizione. Da dove nasce l’attenzione su questi aspetti?
“Riteniamo giusto valutare la capacità dello studente di discutere le problematiche tecniche e scientifiche connesse al suo progetto, perché la tesi di laurea deve essere frutto del lavoro sperimentale svolto dallo studente. Dalla discussione la Commissione valuta le sue capacità critiche. Nel tempo, ci siamo accorti che alcuni studenti espongono e rispondono alle domande molto meglio di altri, e crediamo che queste differenze siano dovute a un maggiore impegno oltre che a capacità particolari. Per tale motivo, riteniamo che queste eccellenze vadano sottolineate e premiate”.
Un pensiero ai primi studenti a laurearsi con il nuovo regolamento. A cosa devono fare attenzione? Qual è la loro situazione rispetto ai colleghi laureatisi il semestre scorso?
“Rispetto ai precedenti, i prossimi laureandi hanno a disposizione qualche attività in più, come carriera pregressa e soggiorni di studio all’estero che può consentire loro di ottenere ulteriori punti aggiuntivi”.
Ciro Baldini
“Risponde all’esigenza di individuare e valorizzare meglio i criteri di assegnazione del punteggio finale. Da un lato, infatti, si affida al relatore la responsabilità di giudicare l’operato dello studente durante il periodo di tirocinio, cioè si pone molto rilievo sull’attività di laboratorio. Dall’altro, si valuta la prova di esame. Questa verifica non ha più un significato soltanto formale, come accadeva fino a poco fa, ma diventa sostanziale e incide sul voto finale”.
La valutazione della Commissione si concentra molto su presentazione ed esposizione. Da dove nasce l’attenzione su questi aspetti?
“Riteniamo giusto valutare la capacità dello studente di discutere le problematiche tecniche e scientifiche connesse al suo progetto, perché la tesi di laurea deve essere frutto del lavoro sperimentale svolto dallo studente. Dalla discussione la Commissione valuta le sue capacità critiche. Nel tempo, ci siamo accorti che alcuni studenti espongono e rispondono alle domande molto meglio di altri, e crediamo che queste differenze siano dovute a un maggiore impegno oltre che a capacità particolari. Per tale motivo, riteniamo che queste eccellenze vadano sottolineate e premiate”.
Un pensiero ai primi studenti a laurearsi con il nuovo regolamento. A cosa devono fare attenzione? Qual è la loro situazione rispetto ai colleghi laureatisi il semestre scorso?
“Rispetto ai precedenti, i prossimi laureandi hanno a disposizione qualche attività in più, come carriera pregressa e soggiorni di studio all’estero che può consentire loro di ottenere ulteriori punti aggiuntivi”.
Ciro Baldini