Per un pelo. O meglio, per un punto. Preliminari da dimenticare per le pallavoliste cusine, costrette a dire addio ai prossimi Campionati Nazionali Universitari (CNU) che si terranno a Campobasso dal 18 al 27 maggio. Nel minigirone a tre hanno avuto la meglio L’Aquila e Caserta, sfidatesi nella prima giornata (le casertane si sono imposte per 3 set a 1). Poi è toccato alle partenopee che, entrate in scena alla seconda giornata, hanno perso contro L’Aquila. Ancora una volta 3 a 1 il risultato. Il 3 aprile il terzo e ultimo turno. Un derby che ha visto il Cus Napoli vincere per 3-2. Una vittoria dal sapore di sconfitta. I due set persi, infatti, hanno consentito alle avversarie di conquistare un punto in classifica. Quanto basta per relegare all’ultimo posto le ragazze agli ordini dell’allenatore Mario Ruocco: “c’è un po’ di amarezza perché eravamo sopra di due set. Stavamo giocando bene. Purtroppo il gruppo non ha lavorato tutto l’anno insieme. Inoltre, l’aver vinto il secondo set in maniera brillante lasciando l’avversario a 14 punti ha portato un po’ di appagamento”. A mente fredda, c’è molto più rammarico per una vittoria schiacciante diventata striminzita sul finale piuttosto che per la sconfitta all’esordio. Come si riparte ora? “Abbiamo atlete che hanno già voglia di rimettersi in discussione. È un dato molto positivo. Hanno metabolizzato la sconfitta e compreso che l’essersi rilassate le ha messe in difficoltà. Ripartiamo dagli errori”. Diverse le atlete unitesi al gruppo per i preliminari. Per loro continuerà l’avventura in via Campegna: “hanno fatto un patto per le prossime qualificazioni. Tutte hanno l’età per provare a disputare i CNU nel 2019”. Cosa dovrà cambiare per non ripetere la debacle? “Cercheremo di lavorare il più possibile insieme, sperando in un amalgama maggiore”. Tra chi ha vestito i panni di cusina per la prima volta c’è Lorenza Russo, matricola di Scienze Motorie all’Università Parthenope e figlia d’arte: “mamma e papà si sono conosciuti giocando e hanno trasmesso la passione della pallavolo sia a me sia a mio fratello”. Papà Luigi “come giocatore è arrivato massimo in A2, però è stato un grande allenatore. Ha vinto con i suoi ragazzi vari titoli nazionali”. Prestigioso il curriculum della mamma, Marilù Cilento, che “ha giocato in serie A per tanti anni e vinto la Champions League un po’ di anni fa”. Con lei i primi passi: “ho cominciato a cinque anni nella società sportiva di pallavolo Volley Meta, dove insegnano i miei. Poi mi sono trasferita nella squadra di Arzano, dotata di un settore giovanile molto forte, con un allenatore preparato”. Lì si è fermata tre anni: “ho finito le Under. Poi sono andata due anni fa a Castellammare per giocare in B2”. Il palmares: “a livello giovanile, quando stavo ad Arzano, ho disputato le finali nazionali, che purtroppo abbiamo perso. A livello regionale siamo sempre arrivati primi”. I preliminari ai CNU l’hanno portata a difendere i colori del CUS napoletano: “grazie a una mia amica mi sono messa in contatto con l’allenatore e sono entrata in squadra”. Ha giocato da opposto, “ma in generale occupo il posto 4”. Sulla possibilità di continuare a far parte del team: “spero di sì, perché mi sono divertita un sacco e ho conosciuto nuove persone. Se c’è la possibilità, vorrei continuare”. Di certo non lascerà via Campegna: “conosco la struttura perché ci ho giocato con la Serie C quando stavo con l’Arzano e per le attività pratiche svolte con l’Università”. Sport e studio, un connubio che prosegue anche da universitaria: “la pallavolo mi impegna tantissimo. In una settimana mi alleno quattro volte, più due sedute pesi. Poi c’è una partita. Per ora riesco a organizzarmi con i corsi. Per fortuna Castellammare è vicino casa, quindi non perdo molto tempo con gli spostamenti”. Positivo l’impatto a Scienze Motorie: “mi trovo bene. È un Corso di Laurea che consente di affrontare argomenti molto diversi”. Il sogno, però, resta un altro: “volevo iscrivermi a Fisioterapia, ma non ho superato i test. Al momento resta il mio principale obiettivo, quindi tenterò nuovamente la prova di ammissione”. CNU e Fisioterapia, all’anno prossimo la rivincita per l’accesso.