Cannabis a scopo terapeutico, incontro a Farmacia

Definire con chiarezza l’uso, le componenti e gli aspetti farmacologici della Cannabis”. È stato questo l’obiettivo dell’incontro “Cannabis Terapeutica: proprietà farmaceutiche e sue applicazioni”, evento organizzato dal Dipartimento di Farmacia della Federico II in collaborazione con l’associazione Fracta Sativa UniCanapa. Moderatori della giornata, il prof. Antonio Dello Russo, docente di Chimica e Propedeutica Biochimica al Corso di Laurea in Medicina, e il professore di Chimica degli alimenti a Farmacia Alberto Ritieni. Il 22 gennaio, nella sede di via Montesano, “in un’Aula Magna che è rimasta piena nell’arco di tutta la durata dei lavori, ha avuto luogo un’iniziativa trasversale. Alla componente farmacologica, infatti, se ne è affiancata una medico-clinica dettata dagli studi osservazionali”. Tante le figure intervenute in qualità di relatori e che si sono susseguite dopo i saluti istituzionali portati dal Direttore di Dipartimento Ettore Novellino. Primi interventi affidati a due docenti della Federico II, i professori Orazio Scafati Taglialatela e Angelo Izzo, che si sono soffermati sulle possibili applicazioni terapeutiche della cannabis e dei cannabinoidi. È arrivato dall’Università degli Studi di Pisa, invece, il dott. Paolo Poli, che ha riportato gli esiti di uno studio osservazionale condotto su ottocento pazienti. La seconda parte della mattinata, quindi, ha chiamato in causa il dott. Alessandro Triunfo, dell’Ospedale Sant’Agata dei Goti, che ha contribuito con un approfondimento sui cannabinoidi basati sull’evidenza medica, e il dott. Rino Cerino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Meridione di Portici. Chiusura con gli interventi del Presidente della Commissione Sanità della Regione Campania Raffaele Topo e del Presidente dell’associazione Fracta Sativa UniCanapa Nicomede Di Michele. Il messaggio lanciato è: “individuare le diverse forme di utilizzo della cannabis, soffermandosi sullo scopo alimentare e nutraceutico e, in particolar modo, terapeutico. È emerso che, grazie a un insieme di metaboliti al suo interno, può essere di sollievo per alcune patologie, come la SLA – sclerosi laterale amiotrofica – o come forme rare di epilessia resistente ai farmaci”. Non è mancata anche una parentesi sui pericoli di un uso non controllato. Quale può essere il ruolo del Dipartimento su questa tematica? “Si propone come certificatore delle componenti bioattive nelle preparazioni magistrali di Cannabis. Il Dipartimento, quindi, può essere una struttura di supporto agli organi legislativi”, spiega il prof. Ritieni. L’obiettivo è portare la Campania al passo delle nove regioni italiane che hanno normalizzato la dispensazione di farmaci a base di Cannabis: “vogliamo diffondere una conoscenza più approfondita sull’argomento e intendiamo inoltrare una bozza di proposta di legge all’Onorevole Raffaele Topo”. Quello del 22 gennaio potrebbe essere solo il primo di una serie di incontri: “l’idea è che un’iniziativa del genere si possa ripetere e diffondere. Chiaramente molto dipende da quello che accade a livello di legislazione. Solo così si può pensare di elaborare uno stato dell’arte e di coinvolgere altri professionisti”. 
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