È quello che si può definire un colpo grosso. Un grande successo tutto napoletano frutto del lavoro della Maveryx, una startup fondata tre anni fa con sede e uffici a via Caracciolo che ha saputo affermarsi nel panorama internazionale, mettendo a punto un software di collaudo e verifica. Il programma, che si chiama come la società, migliora notevolmente la fase di collaudo di altri software, come spiegano Mauro Garofalo e Alfonso Nocella, informatici laureati alla Federico II, oggi rispettivamente dottorando al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione (DIETI) e prossimo assegnista all’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica. “In campo industriale qualsiasi prodotto, a prescindere dalla sua natura, deve seguire, prima di essere messo in commercio, una trafila che si conclude con il collaudo e la verifica della qualità – spiegano i due scienziati – Nel settore informatico, il collaudo rappresenta un’attività complessa, essenzialmente logica e intellettuale, ma che si traduce in un’attività pratica semplice. Per questo si sta spingendo sempre più per automatizzare il processo. La nostra creazione migliora la fase di collaudo di altri software con interfaccia grafica in modo da riuscire a risparmiare quasi la metà del tempo, con notevole vantaggio. A questo, vanno aggiunti gli altri servizi”. Un risultato così notevole da suscitare l’interesse di un’azienda leader nel settore aeronautico, della quale la società partenopea è diventata fornitrice ufficiale, e da meritare il Premio per l’innovazione tecnologica assegnato dall’ATI, Automated Testing Institute, che ha riconosciuto il valore di questa architettura logica di supporto in grado di lavorare su più piattaforme, anche differenti le une dalle altre. “Abbiamo rivoluzionato il paradigma del testing funzionale realizzando un framework che può essere lanciato in esecuzione indipendentemente dalla piattaforma”, aggiungono ancora gli informatici che hanno dato vita a questa realtà d’avanguardia in collaborazione con altri soci, tutti provenienti dall’industria.