Di corsa ma il morale è alto

Fisica Tecnica, Elettrotecnica, Scienza delle Costruzioni, Impianti dell’Industria di Processo e Costruzioni di Macchine. Sono questi i cinque corsi di recupero rivolti agli studenti del vecchio ordinamento attivati a marzo dalla Facoltà. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì, in tutte e tre le sedi. Gli orari non si accavallano ed è possibile seguirle tutte. I ritmi sono serrati, gli argomenti condensati, le lezioni cominciano puntuali senza un minuto di ritardo, ma il morale è alto. Dopo anni di difficoltà, gli studenti si sentono di nuovo in corsa, vedono finalmente la fine del tunnel. ‘Catturarli’ per raccogliere delle impressioni non è facile, la concentrazione è alta, finita la lezione tutti scappano, vanno a studiare, a seguire il corso successivo, qualcuno a lavorare, ma la voglia di parlare è tanta.
Gaetano Maio è iscritto ad Ingegneria Meccanica dal 2000, gli mancano cinque esami alla fine. Nel famigerato quintetto gli manca solo l’esame di Costruzioni di macchine. “Dopo la soppressione dei corsi, i motivi del ritardo, sono stati principalmente due: la difficoltà di trovare materiale e un professore tristemente noto per la sua mancanza, diciamo così, di ‘tatto’. La materia è molto vasta, non è possibile pensare di affrontarla tutta in una volta, come pretendeva lui. Il nuovo corso è migliore, molto più applicativo, il professore è disponibile, capisce i nostri problemi e ci tratta da persone”. “Sicuramente il docente che c’era prima era terribile. Insieme a noi c’è anche gente immatricolata nel ’90. Tante le storie che si raccontano, anche di studenti che il professore ha fatto ritornare anche se secondo lui erano preparate, non si sa perchè. In questo modo, l’esame si trascina per mesi anche perché è molto impegnativo. Appena ho saputo dei corsi di recupero mi sono precipitato, la materia è dura, ma la possibilità di seguire fa superare ogni difficoltà” aggiunge il suo amico Ugo Cirillo. Anche Salvatore Castaldo Fuccillo, si è iscritto ad Ingegneria Meccanica nel 2000. Insieme a Costruzioni di Macchine ha arretrato un altro mostro sacro: Scienza delle Costruzioni. “Quando è entrato in vigore il nuovo ordinamento, non ci sono più stati corsi da seguire. Questo è stato il problema più grande, ma le cose ora vanno certamente meglio”. “Mi sono iscritto nel ’96 e fra gli esami pesanti mi è rimasto solo Scienza delle Costruzioni. È bastato lasciarselo dietro un anno o due ed è diventato impossibile recuperare senza corsi. Il nostro Corso di Laurea, poi ha cominciato la sperimentazione del nuovo sistema un anno prima”  dice Massimiliano studente-lavoratore di Ingegneria Elettrica. Racconta quanto sia difficile andare avanti senza avere materiale a disposizione. “Parecchi esami sono praticamente impossibili senza corsi. Studi molti più argomenti, poi hai molte più difficoltà per le applicazioni e gli esercizi. Scienza della Costruzione un libro di esercitazioni non ce l’ha nemmeno, o comunque gli esercizi non sono come quelli che il docente richiede”. 
Al termine delle lezioni, due date d’esame, a giugno e luglio, di cui almeno una sarà riservata agli studenti del vecchio ordinamento. “I professori sono ottimi. Sto seguendo Scienza delle Costruzioni con il prof. Nunziante ed Elettrotecnica con De Menna. Per ‘Scienza’, il professore ci sta dando tutte le nozioni fondamentali; c’è qualche difficoltà con gli esercizi, però non si tratta di prove complicate. Elettrotecnica è già finito e dal sito del professore abbiamo potuto scaricare tutto il materiale, le spiegazioni sono state esaurienti e una delle date d’esame è stata aggiunta su nostra richiesta;  scritto e orale coincidono, se superi uno, superi anche l’altro e il voto della prova non pregiudica il voto complessivo. Abbiamo già svolto delle prove intercorso e sono andate abbastanza bene” afferma Marilena Caputi, iscritta ad Ingegneria Gestionale nel ’96. Per problemi familiari, ha dovuto lasciare l’università per qualche anno e quando è ritornata, è stata una delle persone che si è battuta di più, per sensibilizzare i docenti ai problemi degli studenti ‘anziani’. Le mancano ancora dieci esami, ma sente che questi corsi sono un ottimo trampolino di lancio per ricominciare: “non è che una persona all‘improvviso non sappia più studiare, ma aiuta avere il corso, il professore, l’impegno quotidiano. C’è molta solidarietà, sia da parte dei docenti che tra noi colleghi. Ho ritrovato persone che non vedevo da anni e mi sono rincuorata scoprendo di non essere l’unica in questa situazione. Ora mi sento di nuovo in carreggiata”. Rosario Rizzo, iscritto nel ’97 ad Ingegneria Gestionale, è contento anche se ha avuto qualche problema. “Erano cinque anni che, pur pagando le tasse, non usufruivamo di alcun servizio. Sto seguendo ‘Scienza’, Fisica Tecnica e Impianti di Processo, corso del quale sono molto soddisfatto, soprattutto per il docente, il prof. Simeone. Posso dire che sia il migliore che abbia mai avuto. L’unico inconveniente è che avrei dovuto seguire quattro corsi su cinque, ma era impossibile, uno l’ho dovuto abbandonare. Però stavolta finalmente il materiale è facilmente reperibile in rete e c’è un docente di riferimento. Speriamo che ci siano dei corsi anche l’anno prossimo”. 
 Simona Pasquale
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