Diritto pubblico: primo ostacolo per le matricole di Scienze Politiche

Esito poco felice, preappello annullato. È accaduto a Diritto Pubblico, insegnamento che affrontano le matricole del Corso di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Principio di legalità e costituzionalismo, riserva di legge e libertà personale: i due quesiti con i quali si sono dovuti misurare gli studenti frequentanti il corso della prof.ssa Emma Imparato. “La docente – spiega Ornella – ha preferito invalidare la prova a tutti per un senso di giustizia collettiva: visto l’esito poco soddisfacente di alcuni elaborati, ha voluto offrire a tutti la possibilità di poter consolidare le proprie conoscenze e arrivare più preparati all’orale”. Tuttavia il superamento della prova avrebbe comportato una ‘riduzione della pena’: l’esonero dalla prima parte del programma. “A mio avviso – commenta Gilda – tra le due tracce non c’era molta proporzionalità: una era semplice, l’altra più difficile, anche se per rispondere ad entrambe bisognava avere una visione d’insieme di tutto il programma e non solo dei primi otto capitoli. Inoltre, nel tentativo di rispondere in maniera esaustiva a domande ad ampio raggio come queste, il rischio di andare fuori traccia era molto alto”. “Anche se non ho visionato il compito – interviene la collega Marisa – penso di non aver centrato la traccia e di aver stilato solo un elenco di misure restrittive della libertà personale”. Gli esiti del preappello sono stati comunicati qualche giorno prima che scadesse il termine ultimo per la prenotazione al primo appello del 14 gennaio. Ad ogni modo i più audaci hanno deciso di rompere il ghiaccio e presentarsi alla prima data senza protrarre ulteriormente i tempi per sormontare questo ‘primo scoglio’, così come definito da molti. “Mi ero preparata già per la prova intercorso a dicembre, per completare il programma mi mancavano solo undici capitoli. Oltre alle domande relative al nostro ordinamento, mi sono stati chiesti nello specifico diversi articoli della Costituzione con esempi pratici”, racconta Federica, soddisfatta e ancora incredula per essere riuscita a portare a casa un 27. “È importante seguire il corso, perché la docente fornisce del materiale integrativo che facilita lo studio individuale. Il diritto non è un insieme di nozioni da imparare mnemonicamente: è una materia in continua evoluzione, bisogna essere sempre vigili sull’attualità”, aggiunge la studentessa. Stessa valutazione anche per Marialuisa, che racconta: “Per superare questo esame, è utile fare mappe concettuali, ma, soprattutto, studiare con la Costituzione alla mano. Un’altra buona abitudine è quella di leggere quotidianamente i giornali”. Tra i presenti che affollano lo studio della docente, ci sono più curiosi che esaminandi: l’obiettivo è quello di informarsi per meglio comprendere lo svolgimento della prova. “Sono venuto per assistere e prendere appunti sulle domande più ricorrenti”, dice Marco. Molti sono accorsi per trovare rassicurazioni circa l’atteggiamento con cui si pone la docente in seduta d’esame. “La professoressa pone domande chiare attenendosi al programma. In particolare sono stata colpita da alcuni accorgimenti che adotta per evitare di mettere a disagio l’esaminando, come deviare lo sguardo per non incutere timore e non interrompere anche se si sta sbagliando. Tuttavia quest’ultimo aspetto potrebbe crearci qualche problema poiché si rischia di continuare a navigare nel buio dando risposte poco pertinenti”, conclude la collega Giada.
Rosaria Illiano
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