Emergenza residenze universitarie

L’emergenza residenze (dovranno chiudere il 31 ottobre per lavori di adeguamento alla legge 626 in materia di sicurezza e non si sa bene dove mettere gli studenti attualmente ivi alloggiati) offre alle organizzazioni studentesche lo spunto per una serie di iniziative. Le legittime proteste dei residenti, ma anche una campagna elettorale ormai di fatto iniziata (per il rinnovo dei consigli di facoltà; e per le comunali dove durerà fino ad aprile) hanno determinato il rinnovato attivismo di alcune delle principali organizzazioni studentesche presenti nell’ateneo. 
Si è mossa per prima la Sinistra Universitaria. Il 3 ottobre, infatti, Fabio Santoro, rappresentante eletto nelle fila del Consiglio di Amministrazione dell’Edisu la scorsa primavera, ha incontrato presso la Giunta Regionale l’assessore all’Università Luigi Nicolais. Hanno parlato soprattutto di trasporti e residenze. “L’assessore conviene sulla necessità di trovare soluzioni realmente soddisfacenti per gli studenti che alloggiano presso le residenze e di aumentare il numero di posti letto a disposizione, adibendo alcune strutture, già di proprietà della Regione, a residenze universitarie”. Quali soluzioni? Quelle, in realtà, già prospettate ripetutamente da Nicolais (bonus affitto casa privata, permanenza in residenza fino all’inizio effettivo dei lavori). La cui attuabilità, peraltro, è tutta da verificare. Santoro e l’assessore hanno parlato anche dei trasporti. Due le richieste avanzate dalla Sinistra Universitaria: il prolungamento in orario pomeridiano del servizio navetta dell’Azienda Napoletana Mobilità che ogni venti minuti parte da Piazzale Tecchio ed arriva fin dentro Monte Sant’Angelo; una convenzione tra l’Edisu ed il Consorzio Napolipass che introduca tariffe fortemente ridotte per gli studenti universitari che fruiranno del nuovo biglietto integrato.
Questione residenze al centro anche di una conferenza stampa organizzata da Azione Universitaria, a Giurisprudenza. I giovani di AN scomodano per l’occasione Andrea Molinari, triestino, capogruppo di Azione Universitaria al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Davanti ad una quindicina di ragazzi e ragazze, per la maggior parte studenti delle residenze, Molinari, il presidente provinciale di AU Andrea Santoro ed altri esponenti esprimono la posizione dell’organizzazione di Alleanza Nazionale. Critiche a Nicolais, il quale, sostengono, “ha prospettato l’ipotesi di far restare gli studenti nelle residenze mentre si fanno i lavori”. Chiede Morlicchio: “quale direttore dei lavori accetterebbe di rischiare, in caso qualcuno di voi subisse un incidente, anche banale, di essere trascinato in tribunale da una richiesta di risarcimento per centinaia di milioni?”. Aggiunge: “noi ci auguriamo che possiate rimanere, ma non è la soluzione. Anche perché, tra qualche mese un qualunque ispettore trasferito, poniamo, da Foggia, potrebbe visitare le residenze e farle chiudere immediatamente. Almeno, se vi dicono che potete restare durante lo svolgimento dei lavori, fatelo mettere per iscritto nel capitolato d’appalto”. Tra le proposte, ribadiscono quella del bonus per chi prenda una casa privata in affitto e rilanciano l’ipotesi di stipulare convenzioni con non meglio precisati “Convitti cittadini esistenti”. Di chi la colpa della situazione venutasi a determinare? Azione Universitaria critica il direttore generale Francesco Pasquino, il quale in precedenti incontri con i residenti delle case dello studente ha invece passato la patata bollente alla Regione. “E’ il direttore dell’Ente ad avere le responsabilità in materia”. Bocciano anche l’assessore Luigi Nicolais: “era il candidato più accreditato al rettorato e non poteva non essere a conoscenza da tempo della situazione; ha promesso il bonus senza specificare dove avrebbe preso i soldi, visto che non erano in bilancio”. Critiche anche alla giunta Bassolino. La 626 risale peraltro  a cinque anni fa. In questo arco di tempo sono state varie le giunte avvicendatesi, tra le quali quella guidata dal leader di Alleanza nazionale Antonio Rastrelli, assessore all’Università Giuseppe Scalera. “Se qualcuno ha sbagliato anche nell’ambito del Polo si deve assumere le sue responsabilità”; questa la risposta all’obiezione che danno i giovani nazionalleati. In conclusione dell’incontro Molinari si impegna a girare al ministro, in una delle prossime riunioni del CNSU, le richieste degli studenti delle residenze. 
Sulla questione, infine, una battuta da parte di Pasquale Petruzzo, eletto in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Edisu Napoli 1 con Confederazione degli Studenti. “Nicolais è disponibile ad impegnarsi a risolvere il problema. Certo, si poteva intervenire prima”. Le responsabilità? Secondo Petruzzo ricadono principalmente sui vari commissari succedutisi in questi anni. Ed invita gli studenti che vogliano segnalargli problemi o disguidi a contattare l’indirizzo e-mail: petruzzo@studenti.unina.it
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