Erasmus alla Federico II, cosa cambia quest’anno

Prima di preparare la valigia e salutare amici e parenti, ci sono cose importanti che uno studente Erasmus deve sapere, per non farsi cogliere impreparato nel paese straniero scelto come destinazione. Innanzitutto i viaggiatori di quest’anno, se iscritti alla Federico II, dovranno fare i conti con le scadenze: il 5 marzo entro le 12.00 è il termine ultimo per la compilazione della domanda. “Va compilata sul sito di Ateneo e non più consegnata a mano all’Ufficio Relazioni Internazionali, ma direttamente on-line”, aggiorna il sig. David De Simone dell’Ufficio Relazioni Internazionali. Altro cambiamento riguarda i partecipanti: “non possono partecipare gli studenti del primo anno della Triennale e del primo dei Corsi Magistrali a ciclo unico, tutti gli altri sì”. La durata della permanenza all’estero varia a seconda della destinazione, da un minimo di tre mesi ad un massimo di 12, compresi tra il primo giugno 2013 e il 30 settembre 2014. Quando tutto sembra pronto per la partenza e si sta per firmare il sospirato contratto Erasmus, non bisogna dimenticare il Learning Agreement, ovvero il piano di studi con i corsi da frequentare nell’Ateneo di destinazione, e dell’Application form, il modulo che permette l’iscrizione a quest’ultimo. Una volta partiti bisogna fare i conti con il budget a disposizione. Ogni mensilità è stabilita in 230 euro dall’Agenzia Nazionale LLP, questo contributo sarà integrato con altri 106 euro mensili erogati dall’Università e dal Ministero dell’Istruzione. Se si è borsisti A.Di.S.U. si può chiedere un ulteriore sostegno all’Azienda. All’estero la burocrazia non si ferma, infatti lo studente che arriva deve farsi firmare il Certificate of attendance presso l’Ufficio Erasmus dell’Università ospitante e inviarlo all’Ufficio Relazioni Internazionali. Questo è importante perché insieme al Transcript of Records (documento che attesta i risultati ottenuti), al termine dell’esperienza, va consegnato all’Ufficio di riferimento, altrimenti gli esami sostenuti all’estero non possono essere convalidati.
- Advertisement -




Articoli Correlati