Un servizio navetta gratuito per gli studenti del Suor Orsola

Gli studenti del Suor Orsola Benincasa non dovranno aspettare autobus e funicolare per il mese di marzo, ma soprattutto non dovranno pagare il biglietto. Verrà infatti istituito un Servizio navetta gratuito per tutti i fuorisede e non solo, che partirà da Piazza Garibaldi con arrivo diretto alla sede dell’Università in Corso Vittorio Emanuele. “È una sperimentazione che entrerà in vigore il primo marzo e durerà un mese intero, per verificare quanti studenti sono interessati ad usufruire del servizio”, afferma il prof. Edoardo D’Angelo che rappresenta l’Ateneo nel Consiglio di Amministrazione dell’A.Di.S.U. (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario). La navetta ha due corse di mattina, una alle 8.00 ed una alle 9.30 e “si ferma davanti al negozio Giancar Souvenir di Piazza Garibaldi sia all’andata che al ritorno”. Dal Suor Orsola partiranno invece tre corse, una alle 14.30, una alle 16.00, l’ultima alle ore 18.00. “Ogni navetta avrà a disposizione 18 posti e per salire a bordo sarà sufficiente esporre il libretto universitario che dimostri l’appartenenza ad una qualsiasi Facoltà dell’Ateneo”, continua il docente. Il servizio è stato sollecitato dagli studenti per le numerose difficoltà che incontrano nel raggiungere l’Università. “Questo servizio è un unicum a Napoli. Nessun altro Ateneo l’ha messo a disposizione degli studenti. Con ciò si dimostra la costante attenzione alle problematiche dei ragazzi, che sono al centro della nostra indagine”. Il servizio, infatti, comporta un grosso sacrificio in termini economici, che per ora grava sulle spalle dell’Azienda. “Soltanto un mese di navetta costa sui 5.000 euro, per un totale di 300 euro al giorno all’incirca. Il servizio è privato, infatti l’abbiamo affidato all’Agenzia di autotrasporti ‘della Penna’”. Oltre alla possibilità di risparmiare tempo e denaro, per gli studenti c’è anche l’opportunità di socializzazione che non dev’essere trascurata. “Tutti i ragazzi che provengono dalla provincia possono incontrarsi e conoscersi meglio, anche al di fuori delle aule”. Il servizio, dopo il primo esperimento, si auspica continui. “La nostra idea sarebbe quella di renderlo fruibile durante i corsi, questo comporterà un notevole impegno economico, che magari ci auguriamo possa essere in futuro supportato anche da sponsor”, conclude il prof. D’Angelo.
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