Esami, ansia per la soglia di Genetica

“Houston, è tutto ok”. Sembra essere sempre più vicino l’assestamento del gruppo di aspiranti medici cresciuto a dismisura l’anno scorso a colpi di ricorsi. Il numero di iscritti al secondo anno rimane più alto del previsto, ma, a quanto pare, le segnalazioni di problemi si sono notevolmente ridotte. Questa, almeno, è la situazione fotografata da uno dei membri di “Houston”, Marco Micillo, rappresentante degli studenti al Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia: “la mole di studenti è ancora notevole, però i ragazzi non ci hanno segnalato difficoltà, probabilmente perché sia loro che i docenti hanno ormai familiarizzato con la situazione e imparato a gestirla. Restano le questioni strutturali, a volte limitanti”. Ad esempio, “per alcune Attività Didattiche Interattive è stato necessario cambiare le modalità. Vetrini che prima si vedevano al microscopio, adesso vengono proiettati in aula. I frequentanti però mi hanno riferito che gli argomenti vengono comunque spiegati bene”. La situazione di quiete vissuta per le lezioni diventa di attesa quando il discorso si sposta sugli esami. L’idea della rappresentanza studentesca è di attendere l’appello invernale per tirare le somme e capire se e come intervenire. Due le prove da osservare con attenzione. La prima è quella di Genetica, che richiede “il 75% di risposte esatte. A nostro avviso è troppo, perché il 24 che permette di superarlo è un voto che va ben oltre la soglia minima. Vediamo come va a gennaio. Se il limite si dimostra nuovamente troppo alto, chiederemo ancora una volta di abbassarlo. Per fortuna con la commissione di Genetica c’è un buon rapporto. Abbiamo chiesto e ottenuto la pubblicazione di un programma aggiornato sulla Guida dello studente, per capire quali fossero gli argomenti più importanti, e che venissero svolte più esercitazioni sullo scritto”. Si resta fermi al palo pure per Microbiologia e Immunologia, per il quale “il prof. Di Nocera sta maturando l’idea di uno scritto con molte domande e poco tempo. Parliamo di 80 quesiti a risposta multipla da risolvere in un’ora”. In questo caso: “stiamo a guardare, perché sappiamo che le difficoltà non sono date dalla modalità d’esame, ma dalla materia in sé”. Novità anche da Patologia Generale, esame del terzo anno, al quale è iscritto Marco: “il prof. Avvedimento ha proposto una nuova modalità di lavoro. Verranno formati dei gruppi che si occuperanno di una malattia da diverse prospettive. La sua idea è di far crescere il nostro senso critico, facendoci capire che un’idea che sembra accertata scientificamente, può in realtà sempre cadere”.
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