Ex allievi in cattedra per raccontare i loro percorsi e dare consigli e indicazioni valide ai colleghi più giovani: lunedì 26 novembre si è rinnovato l’appuntamento con il mondo del lavoro coordinato dalla prof.ssa Laura Fucci presso il campus di Monte Sant’Angelo. Accompagnati dai loro docenti, gli studenti dei Corsi di Laurea in Biologia e Biologia Generale e Applicata hanno affollato l’aula A5 ascoltando le testimonianze di chi è riuscito a sfruttare la propria laurea in Biologia imboccando strade nuove e alternative e chiedendo consigli su come costruire un futuro professionale di successo. “Tutti noi ci siamo iscritti a Biologia un po’ per passione, ma non avevamo chiare le strade che si sarebbero aperte con una laurea di questo tipo. Il mondo del lavoro sta cambiando e oggi ci sono delle professioni alle quali non pensereste mai. Farvi incontrare dei colleghi, giovani, che hanno intrapreso delle attività diverse può aiutarvi a trovare dei percorsi nuovi e più adatti a voi”, ha esordito la prof.ssa Fucci passando poi la parola ai sei relatori.
Perché Biologia? Che cosa volete fare da grandi? ha domandato agli studenti il dott. Martino Testa (Therapy Training Specialist, Divisione diabete, Medtronic Italia): “Mi sono laureato nel 2014 in Scienze Biologiche e poi in Biologia del Differenziamento e della Riproduzione. Il giorno dopo la laurea sarà uno dei più strani della vostra vita e non saprete assolutamente cosa fare. Finita l’università ho fatto l’informatore scientifico per un anno anche se era un lavoro che non mi piaceva. Poi il consulente per un laboratorio e, infine, sono arrivato a Medtronic. La mia è una storia di fortuna e di impegno. Sono entrato come sostituzione maternità, ma poi ho avuto la conferma a tempo indeterminato. Del mio lavoro si conosce relativamente poco proprio perché è nuovo. Insegno ai pazienti l’utilizzo di determinati dispositivi come i microinfusori di insulina e per il monitoraggio della glicemia in tempo reale. Faccio una formazione tecnica, ma naturalmente con i pazienti si sviluppa anche un rapporto umano”. Consigli pratici? “L’università è stimolante, ma è una campana di vetro perché quando andiamo a confrontarci con il mondo del lavoro siamo formati su tante cose, ma ci mancheranno sempre delle basi. Tenete sempre d’occhio i portali del lavoro. Iscrivetevi a Linked-In. Scrivete un buon curriculum vitae, magari fatelo leggere anche ai vostri professori. Il voto di laurea è importantissimo, è stata la prima cosa che mi hanno chiesto al colloquio per Medtronic. Mettetevi in discussione. Il lavoro richiederà delle competenze che dovrete acquisire da soli, dopo la laurea. Ma non dovete preoccuparvi: le aziende private, se saranno interessate a voi, vi formeranno. Le vostre competenze umane e personali avranno un upgrade che vi verrà direttamente dall’azienda. Io, ad esempio, non avevo competenze di natura commerciale e per svolgere il mio lavoro mi è stato proposto un corso di formazione sulle tecniche di vendita”.
Perché Biologia? Che cosa volete fare da grandi? ha domandato agli studenti il dott. Martino Testa (Therapy Training Specialist, Divisione diabete, Medtronic Italia): “Mi sono laureato nel 2014 in Scienze Biologiche e poi in Biologia del Differenziamento e della Riproduzione. Il giorno dopo la laurea sarà uno dei più strani della vostra vita e non saprete assolutamente cosa fare. Finita l’università ho fatto l’informatore scientifico per un anno anche se era un lavoro che non mi piaceva. Poi il consulente per un laboratorio e, infine, sono arrivato a Medtronic. La mia è una storia di fortuna e di impegno. Sono entrato come sostituzione maternità, ma poi ho avuto la conferma a tempo indeterminato. Del mio lavoro si conosce relativamente poco proprio perché è nuovo. Insegno ai pazienti l’utilizzo di determinati dispositivi come i microinfusori di insulina e per il monitoraggio della glicemia in tempo reale. Faccio una formazione tecnica, ma naturalmente con i pazienti si sviluppa anche un rapporto umano”. Consigli pratici? “L’università è stimolante, ma è una campana di vetro perché quando andiamo a confrontarci con il mondo del lavoro siamo formati su tante cose, ma ci mancheranno sempre delle basi. Tenete sempre d’occhio i portali del lavoro. Iscrivetevi a Linked-In. Scrivete un buon curriculum vitae, magari fatelo leggere anche ai vostri professori. Il voto di laurea è importantissimo, è stata la prima cosa che mi hanno chiesto al colloquio per Medtronic. Mettetevi in discussione. Il lavoro richiederà delle competenze che dovrete acquisire da soli, dopo la laurea. Ma non dovete preoccuparvi: le aziende private, se saranno interessate a voi, vi formeranno. Le vostre competenze umane e personali avranno un upgrade che vi verrà direttamente dall’azienda. Io, ad esempio, non avevo competenze di natura commerciale e per svolgere il mio lavoro mi è stato proposto un corso di formazione sulle tecniche di vendita”.
L’utilità di laboratori
e tirocini
e tirocini
Continuare a studiare dopo la laurea? Un buon corso di perfezionamento e i tirocini possono dare una marcia in più. È l’opinione della dott.ssa Diletta Limatola (Responsabile trattamento biologico per la procreazione assistita, Centro Sannino): “È vero che la nostra conoscenza non è mai completa. Ho due consigli per voi. Sfruttate questi anni di studio perché le conoscenze e le competenze che acquisirete ora saranno una base fondamentale. Fuori dall’università troverete delle persone che vi formeranno sulla pratica, ma la teoria dovrete averla voi. E ancora, ampliate quanto più possibile la vostra gamma di conoscenze. Io ho perfezionato la mia laurea per arrivare a svolgere il mio lavoro. Ho un duplice ruolo, tecnico e clinico. Da un lato la gestione del laboratorio di procreazione e dall’altro la gestione delle coppie”. Quanto è importante fare pratica nei laboratori e durante i tirocini? “Sfruttate queste occasioni. Assumerete la capacità di impostare un ragionamento scientifico che è ciò che distingue il biologo da altre figure professionali. Nel periodo che ho trascorso in laboratorio per preparare la mia tesi ho imparato a pivettare, a preparare soluzioni, a leggere un articolo scientifico, a confrontarmi con la letteratura scientifica. I tirocini vi servono anche per confrontarvi con biologi di maggiore esperienza che vi aiuteranno a fare pratica”. Uscire dalla zona di comfort per scoprire sfaccettature e capacità che non si sa di avere: “Il mio percorso è particolare e fatto di continui dietrofront – racconta la dott.ssa Carla Florio (Account Manager, Genomic Division, Agilent Technologies Italia S.p.a.) – Mi sono laureata in Biologia con indirizzo molecolare nel 2003, poi un dottorato in Genetica e Medicina Molecolare. La mia prima posizione lavorativa era nella rete vendita di un’azienda, era una cosa diversa da quello che sapevo fare, io sapevo stare in laboratorio a giocare con le provette. Quando sono entrata in Agilent ho fatto un passo indietro per diventare agente di vendita, ho aperto una mia partita IVA e ora faccio carriera”. La Biologia ha una versatilità applicativa enorme: “Se guardate le classifiche troverete una grande sorpresa. I laureati in Biologia sono tra quelli che hanno il reddito più alto. Il mio consiglio è di non accontentarvi mai, di non smettere mai di guardarvi intorno e accettare di vivere qualunque esperienza. Questo non vuol dire che dobbiate lanciarvi ad occhi chiusi, ma dovete saper sfruttare la versatilità che la vostra laurea vi offre”. Un’ulteriore, diversa realtà è illustrata agli studenti dalla dott.ssa Laura Miele (Responsabile controllo qualità, azienda APHROS, Laboratori Cosmetici): “La mia è un’azienda giovane, una start-up che si occupa di cosmetica funzionale e curativa. In cosa consiste il mio lavoro? Controllo che le materie prime non siano manomesse e che le loro proprietà organolettiche siano inalterate, controllo che gli imballaggi siano a norma di legge, che gli strumenti siano tarati e puliti e che il prodotto finito sia idoneo alla vendita. Per il controllo della qualità si devono eseguire due test. Il Challenge Test che serve a verificare se il prodotto è microbiologicamente sicuro e il Patch Test per l’irritabilità cutanea”. Competenze di partenza ottenute grazie alla laurea in Biologia, indirizzo in Biosicurezza? “Riconoscimento dei patogeni e conoscenze microbiologiche”. Conoscenze acquisite sul lavoro? “Norme di sicurezza negli ambienti di lavoro, norme di buona fabbricazione e legislazione cosmetica”. Come studiare per avere successo? “Mai fare uno studio meccanico. Essere sempre appassionati, determinati, curiosi, approfondire e interagire con i docenti”. Un lungo percorso quello del dott. Giuseppe Bencivenga (responsabile microbiologia, Eco Control S.r.l., Lab. Privato Analisi Ambientali): “Dopo la laurea ho frequentato alcuni corsi per approfondire le mie conoscenze. Fatelo anche voi. Ho lavorato come campionatore ed esecutore di analisi microbiologiche sulle acque, come campionatore per un laboratorio privato e ora sono responsabile del reparto microbiologico per una società che si occupa del settore ambientale, dell’analisi delle acque destinate al consumo umano e del controllo della legionella. Sono entrato in questa azienda come campionatore, poi sono diventato analista e infine responsabile. Mi occupo anche dei rapporti con i clienti nel caso dovessero sorgere dei problemi”. Come si acquisiscono competenze spendibili nel mondo del lavoro? “Fate un buon percorso universitario e frequentate i laboratori. Acquisirete una serie di competenze gratuitamente. Fuori sarà difficile”. Una lavoratrice precoce e instancabile, la dott.ssa Paola Inglese (Responsabile microbiologia, Checklab srl, Lab. Privato analisi ambientali e alimentari) che ha affiancato il lavoro allo studio dal suo percorso triennale: “Oggi sono un tecnico di laboratorio, addetta al campionamento presso il Checklab di Salerno. Il mio lavoro non è solo routine, siamo continuamente sotto esame. E in più, una volta all’anno, degli ispettori esterni vengono a controllare il nostro lavoro. Non si smette mai di studiare, dovete fare una formazione continua. Nel nostro laboratorio abbiamo anche molti tesisti grazie ai quali proseguono le nostre ricerche”.
Carol Simeoli
Carol Simeoli