Una Facoltà di punta del Meridione, questo è Agraria. Diretta discendente della Scuola Superiore di Agricoltura sorta nel 1872, quella della Federico II è la più antica Facoltà di Agraria d’Italia. Oggi come ai tempi della Scuola Superiore è la Reggia Borbonica di Portici ad ospitare studenti e docenti dediti allo studio delle scienze agrarie, in un contesto naturale di particolare bellezza, dove a farla da padrone è il bosco su cui il Palazzo Reale affaccia, al quale si collegano un orto botanico, giardini con serre e aree coltivate. Gli allievi dei corsi di laurea attivi presso la Facoltà possono toccare con mano e osservare con i propri occhi molte delle realtà oggetto di studio. Il Preside, prof. Alessandro Santini, sottolinea che un certo modo di fare università è possibile anche e soprattutto grazie al non eccessivo numero di immatricolati: “sono poco più di 400, restiamo una facoltà di nicchia e ciò ci permette di seguire gli studenti con attenzione fino alla laurea e anche dopo”. La nicchia però sembra ingrandirsi di anno in anno, parallelamente all’estensione dei campi di interesse della Facoltà. Il prof. Santini li riconduce a una triade: agricoltura, alimenti e ambiente.
Semplificazione significativa, come dimostra la descrizione degli obbiettivi che hanno i Corsi di Laurea attualmente attivi. Scienze e Tecnologie Agrarie rappresenta la continuità storica con il vecchio corso quadriennale in Agraria e mira alla formazione dell’agronomo; Produzioni vegetali è un Corso dal carattere più specifico che si occupa approfonditamente dello studio del settore orto-floro-frutticolo ricollegandosi alle esigenze di un comparto produttivo che in Campania è particolarmente sviluppato; Tecnologie alimentari, il Corso di Laurea maggiormente affollato, è orientato alla preparazione di una figura professionale in grado di interagire a trecentosessanta gradi con il mondo della produzione alimentare; Scienze Forestali e Ambientali, giunto al terzo anno di vita, forma professionisti della tutela, progettazione, pianificazione e riqualificazione ambientale. Sono presenti inoltre un Corso interfacoltà con Veterinaria che si chiama Tecnologie delle produzioni animali e un Corso di nuova attivazione che avrà sede ad Avellino ed è a numero chiuso (le prove di ammissione si svolgono il 12 settembre), Viticoltura ed enologia.
“La nostra è oggi una Facoltà di grande respiro – dice il Preside- che raccoglie studiosi di varie discipline, non solo agrarie. Abbiamo economisti, medici, ingegneri, biologi. Le potenzialità sono molto ampie”. La ricerca scientifica si svolge su più fronti: “di recente abbiamo svolto una giornata rivolta al mondo esterno per comunicare i risultati finora raggiunti in alcuni filoni di ricerca: innovazione dei prodotti in campo alimentare; miglioramento genetico dei vegetali; telerilevamento di suolo e acqua; fitofarmaci e fertilizzanti di origine biologica”. Prospettive interessanti per chi vorrebbe continuare a studiare anche dopo la specialistica, mentre chi intende immettersi nel mercato del lavoro trova nella facoltà un supporto che si esprime attraverso stage e tirocini da fare non solo dopo la laurea ma anche durante l’università. “Siamo gli antesignani del tirocinio durante l’iter universitario -precisa il prof. Santini- da sempre, al termine dei corsi, conduciamo gli allievi in visita presso le aziende e promuoviamo lo svolgimento di periodi di stage all’interno di alcune di esse. Abbiamo convenzioni con le Camere di Commercio, la Regione, la Provincia, la Confagricoltura”.
Secondo il Preside lo studente di Agraria deve essere molto motivato e molto assiduo: “è fondamentale frequentare, perché chi frequenta non rimane indietro. Suggerisco alle matricole di cominciare subito con i precorsi, utilissimi per rafforzare le basi di partenza”.
Sara Pepe
Semplificazione significativa, come dimostra la descrizione degli obbiettivi che hanno i Corsi di Laurea attualmente attivi. Scienze e Tecnologie Agrarie rappresenta la continuità storica con il vecchio corso quadriennale in Agraria e mira alla formazione dell’agronomo; Produzioni vegetali è un Corso dal carattere più specifico che si occupa approfonditamente dello studio del settore orto-floro-frutticolo ricollegandosi alle esigenze di un comparto produttivo che in Campania è particolarmente sviluppato; Tecnologie alimentari, il Corso di Laurea maggiormente affollato, è orientato alla preparazione di una figura professionale in grado di interagire a trecentosessanta gradi con il mondo della produzione alimentare; Scienze Forestali e Ambientali, giunto al terzo anno di vita, forma professionisti della tutela, progettazione, pianificazione e riqualificazione ambientale. Sono presenti inoltre un Corso interfacoltà con Veterinaria che si chiama Tecnologie delle produzioni animali e un Corso di nuova attivazione che avrà sede ad Avellino ed è a numero chiuso (le prove di ammissione si svolgono il 12 settembre), Viticoltura ed enologia.
“La nostra è oggi una Facoltà di grande respiro – dice il Preside- che raccoglie studiosi di varie discipline, non solo agrarie. Abbiamo economisti, medici, ingegneri, biologi. Le potenzialità sono molto ampie”. La ricerca scientifica si svolge su più fronti: “di recente abbiamo svolto una giornata rivolta al mondo esterno per comunicare i risultati finora raggiunti in alcuni filoni di ricerca: innovazione dei prodotti in campo alimentare; miglioramento genetico dei vegetali; telerilevamento di suolo e acqua; fitofarmaci e fertilizzanti di origine biologica”. Prospettive interessanti per chi vorrebbe continuare a studiare anche dopo la specialistica, mentre chi intende immettersi nel mercato del lavoro trova nella facoltà un supporto che si esprime attraverso stage e tirocini da fare non solo dopo la laurea ma anche durante l’università. “Siamo gli antesignani del tirocinio durante l’iter universitario -precisa il prof. Santini- da sempre, al termine dei corsi, conduciamo gli allievi in visita presso le aziende e promuoviamo lo svolgimento di periodi di stage all’interno di alcune di esse. Abbiamo convenzioni con le Camere di Commercio, la Regione, la Provincia, la Confagricoltura”.
Secondo il Preside lo studente di Agraria deve essere molto motivato e molto assiduo: “è fondamentale frequentare, perché chi frequenta non rimane indietro. Suggerisco alle matricole di cominciare subito con i precorsi, utilissimi per rafforzare le basi di partenza”.
Sara Pepe







