Il test di autovalutazione scoraggia, flessione nelle immatricolazioni

Circa 400 le aspiranti matricole di Sociologia (per l’ottanta per cento donne, e in netta diminuzione rispetto alle seicento dell’anno scorso) che, il 28 settembre, si sono presentate al complesso universitario di Monte Sant’Angelo per partecipare alla prova di valutazione non selettiva. Secondo la prof.ssa Amalia Caputo, delegata di Facoltà all’orientamento, “il test di autovalutazione porta a riflettere sulla propria motivazione nella scelta del percorso di studi”. La graduatoria è calcolata sulla base dell’andamento generale ai test. “Non c’è un punteggio da raggiungere, – spiega la Caputo – piuttosto individuiamo una soglia minima che non prevede l’acquisizione di debiti formativi”. Le aspiranti matricole sono suddivise in tre fasce: “al primo gruppo appartengono coloro che hanno superato la soglia stabilita e, dunque, potranno procedere con l’immatricolazione senza alcuna difficoltà; nel secondo gruppo ci sono i ragazzi che hanno manifestato debolezze in settori specifici, ai quali consigliamo di iscriversi con debiti formativi; infine, sconsigliamo l’iscrizione a coloro che rientrano nel terzo gruppo”. Le matricole con debiti formativi non potranno sostenere esami, comprese le prove intercorso, fino a dicembre, quando avranno l’obbligo di svolgere un ulteriore test di verifica. “Probabilmente, in parallelo con le lezioni, organizzeremo dei corsi di preparazione per i ragazzi che devono recuperare”. Coloro che non riusciranno a superare i quiz nella seconda tranche non potranno sostenere esami fino a luglio. “Senza dubbio, è una procedura che porta a selezionare – conclude la Caputo – ma, già dall’anno scorso, il livello di preparazione è migliorato”. 
In attesa dell’inizio dei corsi previsto per il 17 ottobre (anche per la Triennale in Culture digitali e della comunicazione, al cui test d’ingresso erano presenti circa 240 ragazzi), la Facoltà fa i conti con i pochi mezzi finanziari a disposizione. “Per quest’anno non sono previsti grossi cambiamenti – afferma il Preside prof. Gianfranco Pecchinenda – Le lezioni del primo anno, sempre molto affollate, saranno sdoppiate (AL-MZ), grazie alla disponibilità dei ricercatori, retribuiti per le ore di lezione”. Restano i problemi di sovraffollamento all’interno di una struttura che non riesce a contenere gli oltre quattromila studenti. “Ci avvarremo del Cinema Astra – conclude il Preside – finché sarà possibile (il contratto di fitto scade tra sei mesi), dopo faremo affidamento sulle aule della Facoltà di Scienze, in via Mezzocannone”. 
Studenti e appelli
Dopo l’approvazione della Carta dei Diritti dello studente al CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari), l’8 settembre, i ragazzi discutono di tutta la serie di tutele che li riguarda. “Ciò che più ci preme è il numero degli appelli annuali – afferma Lorenzo Fattori, rappresentante studentesco – L’anno scorso, ne abbiamo avuti sei più uno riservato ai fuori-corso, mentre la Carta ne prevede sette a cui si aggiunge sempre quello per i fuori-corso. Speriamo che non sorga alcun tipo di problema con il corpo docente, col quale abbiamo sempre avuto un buon dialogo”.
Didattica a 
Culture Digitali
A Culture Digitali, un’offerta didattica più organica e in linea con le esigenze di docenti e studenti, a seguito dell’accorpamento di alcuni insegnamenti e la riduzione di diversi opzionali (tra cui Comunicazione politica). Per l’anno accademico in partenza, i ricercatori sono disponibili alla didattica per un solo insegnamento – anziché due – al quale va aggiunta tutta una serie di attività, in via di definizione, che farà parte della didattica integrativa.
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