“Gli studenti con me troveranno la porta sempre aperta. Possiamo discutere di tutte le esigenze. Credo e spero che per me questo incarico sarà una occasione di dialogare ancora di più con i ragazzi e di crescita”. Il prof. Salvatore Amoruso, neo Coordinatore del Corso di Laurea di secondo livello in Fisica – “ma la definizione esatta – avverte – è Coordinatore della Commissione di coordinamento didattico” – annuncia che il suo mandato, è stato eletto a metà maggio, sarà all’insegna del dialogo con gli studenti. “Apertura e collaborazione – insiste – saranno i punti di riferimento ai quali cercherò di adeguare la mia azione. Apertura agli studenti e collaborazione con i colleghi. Su queste basi ho detto sì alla richiesta del Dipartimento di propormi per rivestire l’incarico di Coordinatore. Mi aspettano compiti impegnativi ed il modo più saggio di affrontarli sarà certamente quello di dividerli con gli altri, senza naturalmente per questo venire meno alle responsabilità del mio ruolo”. Napoletano, studi e laurea in Fisica alla Federico II, poi ricercatore in Basilicata per sette anni, dal 2003 il prof. Amoruso lavora stabilmente nel più antico Ateneo del Mezzogiorno. “Ho insegnato e insegno – ricorda – Fisica generale nei Corsi di Laurea in Ingegneria aerospaziale ed in Ingegneria meccanica. Insegno Ottica nella Laurea Triennale in Fisica e Spettroscopia ottica in quella Magistrale”.
Prosegue: “Mi conforta che parto da ottime basi nel mio ruolo, perché Il lavoro che è stato svolto dal precedente Coordinatore è stato molto buono. Questo è un percorso di laurea ben definito. A partire da ciò, è mia intenzione effettuare un’analisi delle criticità per valutare se possano essere adottati rimedi e correttivi”.
Tra le problematiche della Magistrale in Fisica c’è, secondo il prof. Amoruso, la questione dei tempi di laurea. “Sono davvero pochi – sottolinea – gli studenti che riescono a portare a compimento in due anni tutti gli esami e la tesi. In media non ci si laurea prima di tre anni o tre anni e mezzo. Per porre rimedio a questa situazione credo che sia necessario non tanto lavorare sui programmi dei corsi quanto piuttosto trovare nuove modalità per accompagnare gli studenti in uscita verso l’inserimento nel mondo del lavoro. C’è grande attenzione e sensibilità dei ragazzi verso queste iniziative. Lo dimostra il notevole successo che ha avuto il Career Day promosso il 9 maggio dalla Scuola Politecnica e delle Scienze di Base”.
Altro obiettivo: continuare nel lavoro all’interno delle scuole per divulgare la cultura della Fisica, far conoscere il Corso di Laurea e le opportunità che offre. “La sinergia con le scuole è fondamentale – sottolinea Amoruso – e mi auguro si possa sempre più lavorare con i docenti degli istituti superiori. Sono una risorsa e va valorizzata”.
Novità in arrivo per quanto riguarda gli spazi ed i laboratori. “Premesso – dice il docente – che su questi temi è titolato a parlare ed ha competenza il Direttore del Dipartimento, posso certamente anticipare che, grazie ad un contributo dell’Ateneo, a Fisica si sta attrezzando un’altra sala studio negli spazi che ospitavano fino a qualche tempo fa un bar. Gli studenti nel complesso non possono lamentarsi delle aule a loro disposizione, considerando anche che c’è una bella biblioteca nella quale possono studiare in silenzio e senza disturbi alla concentrazione. Servirebbero forse più stanze per il personale, gli assegnisti di ricerca ed i dottorandi. Il Direttore ci sta lavorando, la soluzione non è immediata”. Conclude con un auspicio: “Mi auguro di fare almeno bene come quelli che mi hanno preceduto”.
Prosegue: “Mi conforta che parto da ottime basi nel mio ruolo, perché Il lavoro che è stato svolto dal precedente Coordinatore è stato molto buono. Questo è un percorso di laurea ben definito. A partire da ciò, è mia intenzione effettuare un’analisi delle criticità per valutare se possano essere adottati rimedi e correttivi”.
Tra le problematiche della Magistrale in Fisica c’è, secondo il prof. Amoruso, la questione dei tempi di laurea. “Sono davvero pochi – sottolinea – gli studenti che riescono a portare a compimento in due anni tutti gli esami e la tesi. In media non ci si laurea prima di tre anni o tre anni e mezzo. Per porre rimedio a questa situazione credo che sia necessario non tanto lavorare sui programmi dei corsi quanto piuttosto trovare nuove modalità per accompagnare gli studenti in uscita verso l’inserimento nel mondo del lavoro. C’è grande attenzione e sensibilità dei ragazzi verso queste iniziative. Lo dimostra il notevole successo che ha avuto il Career Day promosso il 9 maggio dalla Scuola Politecnica e delle Scienze di Base”.
Altro obiettivo: continuare nel lavoro all’interno delle scuole per divulgare la cultura della Fisica, far conoscere il Corso di Laurea e le opportunità che offre. “La sinergia con le scuole è fondamentale – sottolinea Amoruso – e mi auguro si possa sempre più lavorare con i docenti degli istituti superiori. Sono una risorsa e va valorizzata”.
Novità in arrivo per quanto riguarda gli spazi ed i laboratori. “Premesso – dice il docente – che su questi temi è titolato a parlare ed ha competenza il Direttore del Dipartimento, posso certamente anticipare che, grazie ad un contributo dell’Ateneo, a Fisica si sta attrezzando un’altra sala studio negli spazi che ospitavano fino a qualche tempo fa un bar. Gli studenti nel complesso non possono lamentarsi delle aule a loro disposizione, considerando anche che c’è una bella biblioteca nella quale possono studiare in silenzio e senza disturbi alla concentrazione. Servirebbero forse più stanze per il personale, gli assegnisti di ricerca ed i dottorandi. Il Direttore ci sta lavorando, la soluzione non è immediata”. Conclude con un auspicio: “Mi auguro di fare almeno bene come quelli che mi hanno preceduto”.







