“Ho deciso di iscrivermi ad Ingegneria perché sono portato per le materie scientifiche. Inoltre, offre buone opportunità lavorative”. Pierluigi, 25 anni, originario di Portici, è uno studente di Ingegneria Meccanica (vecchio ordinamento) al secondo anno fuori corso. “Mi mancano ancora cinque esami per terminare. E da noi possono essere molti. Ad Ingegneria essere fuoricorso è naturale, per terminare gli studi occorrono in media nove anni”. Definisce la sua scelta universitaria come un avvenimento che gli ha cambiato la vita. “Non ti specializzi in niente, ma acquisisci una forma mentis che ti consente di vedere la vita in maniera diversa, con un metodo ed una capacità di schematizzare che poi applichi in qualunque circostanza”. L’impatto con l’università è stato piuttosto buono: “avendo fatto un pessimo liceo, sapevo di dovermi dare da fare. Il primo anno ho superato quattro esami su cinque. Ho accumulato qualche ritardo solo al terzo anno”, coinciso con l’ultimo anno in cui si svolgevano i corsi del vecchio ordinamento. “Prima bastava poco per rimettersi in carreggiata. Anche se non si era riusciti a dare tutti gli esami dei primi anni, c’era ancora la possibilità di seguire i corsi. Io, invece, ho dovuto inseguire le ultime lezioni senza riuscire a recuperare gli arretrati. Ad esempio, non ho potuto seguire il corso di Tecnologie perché mi mancava un esame del secondo anno”. Quando i corsi del vecchio ordinamento sono stati soppressi, gli studenti più anziani, hanno iniziato a studiare da soli. “Puoi seguire i corsi del nuovo ordinamento, i professori ti incoraggiano anche, ma né il programma né le modalità d’esame, sono le stesse. Non possiamo nemmeno sostenere le prove intercorso, tanto vale studiare da soli”. Un’altra difficoltà: reperire il materiale. “Se c’è un libro di testo, studiare da soli, non è un problema, ma più si va avanti e meno se ne trovano. Girano solo appunti e fotocopie e quasi a nessuno piace studiare così”.
Pur studiando da solo, Pierluigi non ha particolarmente rallentato il ritmo. “Ho sempre mantenuto una media di quattro esami l’anno. Invece di seguire le lezioni, impiego il tempo studiando. Per fortuna i professori sono molto disponibili, vado spesso al ricevimento ed ora hanno anche aumentato il numero degli appelli”.
Nella vita di Pierluigi ci sono molti interessi. “Sono appassionato di fotografia. Ho una piccola camera oscura, in cui sviluppo e stampo le foto e poi ho sempre praticato sport, prima correvo i 400 metri, ora però continuo ad allenarmi”. Tra le sue passioni, c’è anche quella per il cantautore Francesco De Gregori: “faccio parte di un piccolo gruppo di collezionisti, sparsi un po’ in tutta Italia. Non è un fan club ufficiale ma, ci scambiamo materiale e seguiamo i concerti un po’ ovunque. Poiché io sono il più tecnologicamente avanzato del gruppo, ho realizzato il forum in rete, su richiesta del fratello del cantante”. L’aspirazione del futuro è quella di lavorare nell’industria, magari all’estero. “È una scelta coraggiosa, quasi tutti gli ingegneri vanno via da Napoli. Qui non ci sono industrie, trovi lavoro solo se vai all’Alenia. Probabilmente troverò occupazione nell’ambito della progettazione o frequenterò un Master in Manutenzione che si svolge a Torino”.
Simona Pasquale
Pur studiando da solo, Pierluigi non ha particolarmente rallentato il ritmo. “Ho sempre mantenuto una media di quattro esami l’anno. Invece di seguire le lezioni, impiego il tempo studiando. Per fortuna i professori sono molto disponibili, vado spesso al ricevimento ed ora hanno anche aumentato il numero degli appelli”.
Nella vita di Pierluigi ci sono molti interessi. “Sono appassionato di fotografia. Ho una piccola camera oscura, in cui sviluppo e stampo le foto e poi ho sempre praticato sport, prima correvo i 400 metri, ora però continuo ad allenarmi”. Tra le sue passioni, c’è anche quella per il cantautore Francesco De Gregori: “faccio parte di un piccolo gruppo di collezionisti, sparsi un po’ in tutta Italia. Non è un fan club ufficiale ma, ci scambiamo materiale e seguiamo i concerti un po’ ovunque. Poiché io sono il più tecnologicamente avanzato del gruppo, ho realizzato il forum in rete, su richiesta del fratello del cantante”. L’aspirazione del futuro è quella di lavorare nell’industria, magari all’estero. “È una scelta coraggiosa, quasi tutti gli ingegneri vanno via da Napoli. Qui non ci sono industrie, trovi lavoro solo se vai all’Alenia. Probabilmente troverò occupazione nell’ambito della progettazione o frequenterò un Master in Manutenzione che si svolge a Torino”.
Simona Pasquale