Non è difficile imbattersi in studenti stranieri all’Orientale, vista la cifra internazionale dell’Ateneo. Ciascuno di loro ha una storia interessante da raccontare. Ad esempio, Adriana Karaivanova, lunghi capelli neri e occhi molto profondi, una bellissima ragazza bulgara di 28 anni. Ha conseguito la Laurea Triennale (che in realtà in Bulgaria è quadriennale) presso l’Università di Sofia ed oggi è in Italia grazie alla sua docente, la prof.ssa Tatiana Lekova, insegnante di Filologia slava anche all’Orientale. L’esperienza che sta vivendo non è proprio un Erasmus, ma un progetto che le permette di studiare a Napoli per un semestre con la borsa di studio, a patto che arrivi ad acquisire tra i 20 e i 30 crediti. “Mi sono laureata in Italianistica e sono stata già una volta in questo Ateneo per due mesi nel 2009 per seguire un corso di lingua e cultura italiana presso il CILA”, racconta. Adriana studia la ‘lingua di Dante’ dalle superiori. “In Bulgaria, dopo il settimo anno di scuola (quindi a 13 anni), si deve scegliere se studiare matematica o una lingua – spiega – Poi si compila una lista di scuole nelle quali si vorrebbe essere ammessi. Io volevo studiare inglese ma come prima scelta misi il nome di un istituto vicino casa mia in cui si insegnava l’italiano. Così ho cominciato. Mi viene da pensare che non sia stata io a scegliere l’italiano ma l’italiano a scegliere me!”. Adriana ha studiato in maniera molto intensa il nostro idioma. “Nelle scuole superiori bulgare – sottolinea – quando scegli di intraprendere studi linguistici, hai al massimo due preferenze. Per la prima lingua segui complessivamente 1500 ore in 5 anni. Alla fine del liceo devi aver raggiunto il livello B2”. Arrivata all’università, ha semplicemente deciso di continuare. “Gli atenei nel mio paese non ripartono da zero con le lingue. Continuano il lavoro delle superiori. Inoltre, sono quasi tutti a numero chiuso e se il primo anno non riesci a superare l’esame nella lingua che hai scelto ti fanno ripetere il test di ingresso”. Adriana racconta di aver seguito quattro corsi durante i suoi studi: Letteratura italiana da Dante agli anni ’50 del ’900, Civiltà e Cultura, Morfologia e Sintassi, Parte verbale e Parte nominale. Ogni anno, per l’esame di italiano doveva tradurre parte di un libro a scelta tra un ventaglio di autori. L’ultimo anno poteva scegliere solo tra Verga e Pirandello. “Adoro questi due scrittori – continua – Pirandello ha un qualcosa di filosofico. Poi c’è da dire che il linguaggio è ricco e interessante”. Adesso Adriana è iscritta alla Laurea Magistrale in Conservazione dei beni culturali della Bulgaria, a Sofia. I corsi in Italia sono appena cominciati, quindi sta ancora decidendo cosa seguire. Il suo programma prevede la scelta di qualsiasi corso tra Triennale e Specialistica purché raggiunga i crediti previsti. Il suo sogno? Quello di fare la traduttrice l’ha già realizzato nel suo paese: “Lavoravo presso agenzie di traduzione. Mi occupavo per lo più di documenti di adozione di bambini bulgari da parte di famiglie italiane”. Dopo questa esperienza vorrebbe tornare in Italia per laurearsi in Enologia e produzione di vino. “Vorrei cominciare a produrre il vino qui da voi”, afferma sorridendo. Insomma, la nostra cultura ad Adriana piace proprio. “Dopo tanti anni che la studio, ormai la sento come fosse anche un po’ mia!”.
Marilena Passaretti
Marilena Passaretti







