Con la legge 170 del 2010 tutte le scuole di ogni ordine e grado e le Università sono state chiamate a offrire supporto agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, conosciuti con la sigla DSA. “I DSA sono quei disturbi come dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia a causa dei quali le persone, pur con intelligenza nella norma, incontrano difficoltà nei compiti di lettura, scrittura o calcolo. Hanno quindi bisogno di impegnare più energie e le sottraggono ad altri compiti cognitivi”, spiega la prof.ssa Maura Striano, responsabile della Sezione Pedagogia del Centro SInAPSi. “Quella promulgata nel 2010 è una legge di grande civiltà. Non sempre vi è la percezione di quanta sofferenza gli studenti con DSA possano sperimentare nei contesti educativi, se non supportati, e di quanto le difficoltà incontrate abbiano un impatto sulla loro autostima”, prosegue la docente.
Il Centro SInAPSi, su mandato del Rettore Massimo Marrelli, è la struttura di Ateneo delegata a erogare servizi in favore degli studenti con diagnosi di DSA. “In base alla legge, le persone con DSA hanno diritto a strumenti compensativi, come gli ausili tecnologici, e a misure dispensative (come per esempio tempi più lunghi per le verifiche, verifiche solo orali, ove possibile)”, chiarisce il prof. Alessandro Pepino, responsabile della Sezione Tecnologia di SInAPSi, e specifica come non si tratti di operare favoritismi, ma solo di intervenire per consentire alle persone di avere performance in linea con le proprie abilità. Non riconoscere loro il diritto a queste misure, precisa il professore, sarebbe come chiedere a un miope di copiare un esercizio alla lavagna senza adoperare gli occhiali.
Accanto a questi servizi, garantiti dalla legge, SInAPSi ha attivato altre iniziative. Si è pensato di costituire un gruppo di universitari con DSA, con lo scopo di riflettere, far emergere le peculiarità individuali e permettere ad ognuno di utilizzare al meglio le proprie risorse per il successo universitario. “Quelli che oggi chiamiamo disturbi specifici di apprendimento dovrebbero essere considerati non solo in termini di difficoltà ma piuttosto come stili di apprendimento specifici che contemplano modi diversi di imparare. È questo diverso sguardo che si vorrebbe attivare nei gruppi, in modo che gli studenti siano poi in grado di individuare come meglio vivere l’università e proseguire nel percorso formativo”, dichiara la dott.ssa Alessandra Ricciardi, in servizio presso la Sezione Counselling di SInAPSi.
I gruppi saranno di 6/8 partecipanti e gli incontri previsti, di circa un’ora, sono cinque, a cadenza quindicinale a partire dalla seconda metà di maggio.
Se si intende partecipare si può inviare un’email all’indirizzo counselling.sinapsi@unina.it.
Il Centro SInAPSi, su mandato del Rettore Massimo Marrelli, è la struttura di Ateneo delegata a erogare servizi in favore degli studenti con diagnosi di DSA. “In base alla legge, le persone con DSA hanno diritto a strumenti compensativi, come gli ausili tecnologici, e a misure dispensative (come per esempio tempi più lunghi per le verifiche, verifiche solo orali, ove possibile)”, chiarisce il prof. Alessandro Pepino, responsabile della Sezione Tecnologia di SInAPSi, e specifica come non si tratti di operare favoritismi, ma solo di intervenire per consentire alle persone di avere performance in linea con le proprie abilità. Non riconoscere loro il diritto a queste misure, precisa il professore, sarebbe come chiedere a un miope di copiare un esercizio alla lavagna senza adoperare gli occhiali.
Accanto a questi servizi, garantiti dalla legge, SInAPSi ha attivato altre iniziative. Si è pensato di costituire un gruppo di universitari con DSA, con lo scopo di riflettere, far emergere le peculiarità individuali e permettere ad ognuno di utilizzare al meglio le proprie risorse per il successo universitario. “Quelli che oggi chiamiamo disturbi specifici di apprendimento dovrebbero essere considerati non solo in termini di difficoltà ma piuttosto come stili di apprendimento specifici che contemplano modi diversi di imparare. È questo diverso sguardo che si vorrebbe attivare nei gruppi, in modo che gli studenti siano poi in grado di individuare come meglio vivere l’università e proseguire nel percorso formativo”, dichiara la dott.ssa Alessandra Ricciardi, in servizio presso la Sezione Counselling di SInAPSi.
I gruppi saranno di 6/8 partecipanti e gli incontri previsti, di circa un’ora, sono cinque, a cadenza quindicinale a partire dalla seconda metà di maggio.
Se si intende partecipare si può inviare un’email all’indirizzo counselling.sinapsi@unina.it.