Le nuove tappe di “Cresciamo condividendo”

Proseguono i lavori di “Cresciamo Condividendo”, il ciclo di convegni pensato per dare agli studenti la possibilità di interagire con professionisti del mondo sanitario, confrontandosi su tematiche di stretta attualità. Sei sono le tappe di un percorso tracciato da un preciso filo rosso: “l’etica e la professione”. L’iniziativa, partita lo scorso 23 maggio, quando fu trattato il tema dell’aggregazione, proseguirà durante tutto il nuovo anno accademico. Tanti gli argomenti che saranno oggetto di dibattito e di riflessione, a partire dal “dono”, protagonista dell’incontro del 24 ottobre (si terrà dalle ore 14.00 presso l’Aula Magna dell’edificio di Biotecnologie) che, secondo Valerio Salamida, organizzatore dell’evento e rappresentante degli studenti in Senato Accademico, ha “un’importanza strategica perché in Campania siamo in emergenza con il sangue. Dobbiamo riportare nella nostra cultura l’idea che sangue, midollo e organi vanno donati, altrimenti le persone non sopravvivono”. A rafforzare questi concetti, le testimonianze della dottoressa Rubba e del dottor Gargiulo che, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria, si occupano quotidianamente di trapianti. La risposta dei ragazzi all’esordio dell’iniziativa è stata estremamente positiva. La speranza è quella di ripetersi: “al primo appuntamento ci fu un successo incredibile. Mi auguro che si possa dire lo stesso degli altri incontri”. Conclusi i primi due convegni, ci saranno ancora quattro date da segnare sul calendario, tutte ancora da definire: “ci stiamo già preparando per il terzo incontro, che si terrà a dicembre. In quell’occasione tratteremo di omofobia, con l’obiettivo di sensibilizzare a un argomento sempre più diffuso”. L’occhio di Salamida è proiettato anche ad un futuro più lontano, con un’idea precisa: “vorrei che Cresciamo Condividendo diventasse un tormentone anche nei prossimi anni. Mi auguro che i ragazzi ci seguano”. Ragazzi per i quali si impegna anche in qualità di rappresentante. Diversi gli obiettivi raggiunti finora. Lui ne ricorda uno in particolare: “gli studenti di Professioni sanitarie fino all’anno scorso non potevano accedere direttamente alla Magistrale, ma dovevano aspettare un anno qualora si fossero laureati in una data successiva a quella del test. Adesso, con il nuovo regolamento, possono accedere alla prova di ammissione senza aspettare, per cercare, quindi, di entrare con riserva”. Un tassello di un lavoro che prosegue: “siamo riusciti a portare avanti diverse iniziative, ma in cantiere abbiamo ancora tanti altri progetti”.
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