Le priorità: nuove immissioni di personale e di docenti

Docente di Glottologia e Linguistica Generale e di Lingua e Letteratura Somala, il prof. Giorgio Banti, neo ProRettore Vicario de L’Orientale, si dice “pronto ad affrontare questa esperienza importante: un grosso impegno che spero di svolgere al meglio nell’interesse di tutta la comunità accademica”. Nei primi giorni di mandato, l’impegno è teso a radiografare le priorità da affrontare al fianco della Rettrice Elda Morlicchio: “sono stato membro del vecchio Senato Accademico, ma vedevo un po’ ‘da lontano’ le questioni che oggi mi trovo ad affrontare in prima persona. Sto cercando, quindi, in questi primi giorni, di capire cosa significherà fare il ProRettore in un Ateneo come il nostro, piccolo, ma che ha al suo interno componenti diverse che vanno promosse in egual modo”.
Anche se lo stato di salute generale de L’Orientale sembra buono, con un continuo incremento delle immatricolazioni e i conti in ordine, bisogna mandare a pieno regime la nuova macchina amministrativa e la governance. “Sono felice di notare come i rapporti tra i tre Dipartimenti siano ottimi, direi addirittura migliori di quelli che esistevano tra le vecchie Facoltà. I tre Direttori lavorano benissimo insieme, nell’ottica che ci vede tutti parte di un’unica Istituzione, dove è fondamentale non guardare solo al proprio settore”.
La trasformazione radicale che ha vissuto l’Ateneo “è stata sicuramente faticosa non solo per i docenti, ma anche per il personale tecnico amministrativo, che ha dovuto sobbarcarsi una grossa mole di lavoro, con molte novità, sotto una forte pressione da parte dello Stato Centrale fatta di continue richieste di dati su sistemi informatici complessi, e senza la possibilità di nuove assunzioni. Mi auguro che si possa dare nuova linfa all’organico con nuove immissioni, anche se la situazione economica non è semplice”.
È necessario, quindi, guardare con attenzione alla macchina amministrativa, ma la carenza delle risorse riguarda anche il corpo docente: “Abbiamo pochissimi ordinari. Per gli associati si è riusciti a far fronte anche con nuove immissioni in ruolo, ma per i pensionamenti degli ordinari sarebbe necessario pensare ad assumere finalmente gli idonei. L’aumento delle immatricolazioni, soprattutto per alcuni Corsi, e le norme introdotte negli ultimi anni rendono necessario un certo numero di docenti per poter mantenere attivi i Corsi di studio”. La penuria di docenti va ad incidere sulla qualità dei corsi: “Sicuramente aule troppo affollate non permettono agli studenti di seguire bene la lezione”. Studenti che sono “un soggetto di dialogo molto importante. Sono contento di notare come ci sia da parte di questa componente un coinvolgimento sempre maggiore nella vita universitaria, evidenziato anche dalle liste di candidati, per queste elezioni delle rappresentanze studentesche, presentate anche nei Consigli di Corso di Studi da gruppi di studenti autonomi. È importante riuscire a trovare un dialogo proficuo con i nostri studenti”.
Particolare attenzione va rivolta ai rapporti con gli altri Paesi, “vista la peculiare vocazione del nostro Ateneo. L’internazionalizzazione richiede competenze specifiche, se si parla di ricerca o di didattica. Due piani su cui lavoreranno i rispettivi delegati, il ProRettore prof. Giuseppe Civile e la prof.ssa Rita Librandi. Io mi occuperò degli altri aspetti”. Nota lieta, l’apertura della Residenza Universitaria, “cosa che rende più agevole ospitare studenti e docenti stranieri”.
Valentina Orellana
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