Azioni per ridurre il numero degli studenti fuori corso del vecchio come del nuovo ordinamento. Sotto questa voce si ritrovano le attività di sostegno supplementari individuate ed approvate dal Consiglio di Facoltà di Economia per aiutare i fuori corso a superare i due esami in cui trovano maggiori difficoltà: Matematica generale e Diritto commerciale. “I fuori corso sono tanti e cercavamo un punto di attacco per supportarli nell’affrontare le materie più spinose”, spiega il Preside prof. Claudio Quintano. “La somministrazione di queste attività avviene secondo un metodo sperimentale. Non si tratta di corsi, ma di incontri collettivi durante i quali i ragazzi pongono domande sugli argomenti più ostici- continua- Delle risposte fornite dagli assistenti beneficeranno tutti i partecipanti. Ci è sembrato il modo migliore di convogliare il servizio, dedicato a coloro che sono rimasti indietro con gli studi”. I referenti del progetto sono i professori Pasquale De Angelis per Matematica generale e Renato Santagata per Diritto commerciale. Gli incontri di Matematica sono partiti eccezionalmente venerdì 26 ottobre, ma proseguiranno ogni giovedì nell’Aula B di piazza Municipio, dalle 12.00 alle 14.00. “Il primo incontro non ha fatto tanto testo”, dice il prof. De Angelis, “sono ormai almeno tre anni che il venerdì prima dell’esame svolgiamo un’esercitazione sul tipo di quella che verrà assegnata in sede di prova per dare la possibilità agli studenti di autovalutare la propria preparazione. Il 26 ottobre, dunque, non è stato possibile capire quanti erano presenti perché dovevano sostenere l’esame e quanti perché interessati al supporto integrativo (il secondo appuntamento si è tenuto l’8 novembre, mentre Ateneapoli andava in edicola, ndr). In funzione del pubblico studentesco che avremo, organizzeremo gli incontri successivi, dal momento che non abbiamo delineato un programma”. La mancanza di un programma preciso è in realtà la principale caratteristica di questo nuovo strumento didattico, che sarà concretamente gestito dai ricercatori. “Non avrebbe senso un programma predefinito, poiché questo non è un corso ma un ausilio che dura tutto l’anno, fino a giugno. Il suo contenuto è un po’ da inventare e dipende molto dal seguito che avrà tra gli studenti. Col passare del tempo si potrebbe tessere un canovaccio su cui lavorare e magari anche aumentare la durata degli appuntamenti, dato che c’è la disponibilità da parte dei ricercatori. L’obiettivo è quello di suscitare nei fuori corso, che non hanno più il corso da cinque anni, lo stimolo a cercare un rapporto con i docenti non dopo che è fallito l’esame ma prima, in maniera da evitare che si crei quello stato di contrapposizione che li porta a ritenere che i professori sono ostili e che non vogliono dare l’esame”. Gli incontri di recupero di Diritto commerciale, invece, si tengono dal 24 ottobre ogni mercoledì, dalle 16.00 alle 18.00 in Aula 6. Il prof. Santagata, ordinario della disciplina, spiega che il “corso” sarà guidato dalla dott.ssa Guarini, a disposizione degli studenti per fornire chiarimenti su parti oscure del programma o per ascoltarli ripetere. “I ragazzi non saranno interrogati su iniziativa del docente, ma coloro che lo vorranno potranno essere ascoltati, poiché il nostro intento è di aiutare gli studenti a comprendere ciò che non hanno capito oppure a superare le difficoltà nell’esposizione della materia”. Un punto deve essere chiaro: “non ci saranno riduzioni di programma per chi verrà agli appuntamenti del mercoledì, che vogliono essere un ausilio supplementare per i fuori corso che non riescono a laurearsi”. Il professore prosegue: “intendiamo portare questi studenti alla laurea, ma tutte le cattedre di Diritto commerciale sono d’accordo nel non prevedere sconti”. Accanto a Matematica generale, Diritto commerciale è l’esame scoglio. Perché? “E’ una materia difficile, molto tecnica e corposa, non solo alla Parthenope. E’ così ovunque, nelle altre Facoltà e negli altri atenei. Probabilmente i 6 crediti che le sono attribuiti da noi rappresentano un abito angusto. Però se ci si vuole laureare si deve studiare tutto il programma”.
Sara Pepe
Sara Pepe







