Andrà in vigore dal prossimo anno accademico la modifica di ordinamento didattico per il Corso di Laurea Triennale in Mediazione Linguistica e Culturale. Una novità di rilievo che si inserisce all’interno dell’ampia offerta formativa predisposta dal Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. La nuova proposta “avrà un forte impatto sulla struttura del Corso di Laurea, che offre insegnamenti di elevata specializzazione per quanto riguarda la formazione linguistica e conta il più alto numero di matricole fra i Corsi presenti in Ateneo”, afferma il prof. Alberto Manco, Coordinatore e docente di Linguistica generale. L’iniziativa, partita un anno fa, attiene fra l’altro alla necessità di “aggiornare la messa a fuoco di aspettative degli studenti che decidono di iscriversi a un Corso come Mediazione al fine di rendere ancora più coerente e adeguata ai tempi l’offerta di discipline alle finalità indicate dalla classe di laurea L-12. Abbiamo a cuore la fiducia che gli studenti e le loro famiglie ripongono in noi”. Sarà dunque pubblicato nei prossimi mesi il nuovo Manifesto degli Studi con le recenti modifiche applicate.
L’alto numero di immatricolazioni e iscrizioni “segnala un solido gradimento da parte di studenti che guardano a una Classe di laurea come la nostra. Certo, come è normale quando si tratta di Corsi così complessi, non mancano difficoltà che obbligano al monitoraggio continuo di talune problematiche, come, per dirne un paio, l’organizzazione degli spazi e la distribuzione delle aule”. Ciò detto, si è rivelato necessario “differenziare il Corso in modo chiaro dagli altri che appartengono alla Classe di laurea L-11”. In particolare, “siamo intervenuti sulle letterature prendendo atto del fatto che in Ateneo esistano già Corsi di Laurea Triennale – come ad esempio Lingue e Culture Comparate e Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe – con un’ampia offerta in fatto di discipline letterarie e obiettivi formativi diversi dai nostri”. Di conseguenza, “ogni studente che a Mediazione sceglierà le sue due lingue fra le tante offerte dovrà sostenere i due esami di Letteratura relativi alle lingue studiate al primo anno, ma non più al secondo e al terzo”. Si aggiunga che, oltre alla seconda e terza annualità di Letteratura straniera, non saranno più presenti gli insegnamenti di Letteratura Italiana e di Linguistica Applicata, ma subentreranno insegnamenti che andranno ad arricchire il quadro culturale con discipline di stampo giuridico, economico, sociologico, antropologico, oltre che storico e geografico che rafforzeranno in modo concreto la formazione dei laureati, i quali, “oltre alle tante altre possibilità, guardano al campo della cosiddetta – e forte – industria linguistica, ossia a traduzione, sottotitolazione, doppiaggio, collocazione di siti web, alla lessicografia e via dicendo, insomma all’impiego in aziende o enti che richiedono esplicitamente laureati con competenze tipiche di chi abbia frequentato un Corso come il nostro, col valore aggiunto di averlo fatto a L’Orientale”.
Altra novità è che chi sceglierà l’arabo avrà la possibilità di “sostenere anche l’esame di Islamistica e quello di Storia contemporanea dei Paesi arabi”, così la formazione sarà più robusta e mirata. Peraltro, col prossimo anno “tutto sarà concentrato in un unico percorso con un’offerta ricca di lingue europee occidentali e orientali, oltre appunto all’arabo”.
Altrettanto centrale sarà il focus sulle lingue meno note al grande pubblico, ma non per questo meno utili. Infatti, in anni recenti il Corso aveva già implementato l’offerta con il ceco, serbo-croato, bulgaro. “Dall’anno prossimo – aggiunge il prof. Manco – sarà offerto anche l’albanese, insegnamento di lunghissima tradizione del nostro Dipartimento, dove ha sede la più antica cattedra di albanese in Italia. Sempre nel rispetto della nostra vocazione culturale, abbiamo previsto, inoltre, di reintrodurre neogreco e sloveno. Gli scambi commerciali con certe realtà sono poco noti e scegliere una di queste lingue può portare fortuna”. Confermate le attività laboratoriali, il tirocinio obbligatorio, sono, inoltre, stati introdotti “insegnamenti quali ad esempio quello di Etica della comunicazione interculturale”.
La ristrutturazione del Corso rappresenterà nei mesi dedicati all’orientamento in ingresso un argomento di forte interesse per gli studenti che stanno decidendo di iscriversi all’Orientale, in particolare ai Corsi del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. “Ci aspettiamo apprezzamento per un Corso ancora più incentrato sulla formazione specializzante”. Chi si iscrive studierà, infatti, discipline “che gli forniranno solide competenze sul piano linguistico associate a insegnamenti a più ampio respiro culturale, oltre ovviamente alle lingue”. Un’offerta concepita per formare il profilo specifico del laureato di un Corso come questo, che deve “non soltanto imparare a parlare due lingue straniere ma – cosa che da noi si impara altrettanto bene – capire anche come esse funzionino”. I cambiamenti saranno visibili nell’immediato futuro. Intanto, si continua a lavorare con l’obiettivo di “lanciare a livello quantomeno macro-regionale un segnale di ulteriore ammodernamento”. E, non ultimo, fornire una base concreta anche a chi volesse guardare alla Magistrale. “Il Corso – conclude il docente – impegna docenti di diversi Dipartimenti ed è stato ridisegnato anche per rendere più naturale per gli studenti continuare con una Magistrale scelta fra alcune di quelle offerte in Ateneo, valorizzando così ulteriormente il loro rapporto con quella che nel frattempo sarà diventata la ‘loro’ Università”.
Sabrina Sabatino
L’alto numero di immatricolazioni e iscrizioni “segnala un solido gradimento da parte di studenti che guardano a una Classe di laurea come la nostra. Certo, come è normale quando si tratta di Corsi così complessi, non mancano difficoltà che obbligano al monitoraggio continuo di talune problematiche, come, per dirne un paio, l’organizzazione degli spazi e la distribuzione delle aule”. Ciò detto, si è rivelato necessario “differenziare il Corso in modo chiaro dagli altri che appartengono alla Classe di laurea L-11”. In particolare, “siamo intervenuti sulle letterature prendendo atto del fatto che in Ateneo esistano già Corsi di Laurea Triennale – come ad esempio Lingue e Culture Comparate e Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe – con un’ampia offerta in fatto di discipline letterarie e obiettivi formativi diversi dai nostri”. Di conseguenza, “ogni studente che a Mediazione sceglierà le sue due lingue fra le tante offerte dovrà sostenere i due esami di Letteratura relativi alle lingue studiate al primo anno, ma non più al secondo e al terzo”. Si aggiunga che, oltre alla seconda e terza annualità di Letteratura straniera, non saranno più presenti gli insegnamenti di Letteratura Italiana e di Linguistica Applicata, ma subentreranno insegnamenti che andranno ad arricchire il quadro culturale con discipline di stampo giuridico, economico, sociologico, antropologico, oltre che storico e geografico che rafforzeranno in modo concreto la formazione dei laureati, i quali, “oltre alle tante altre possibilità, guardano al campo della cosiddetta – e forte – industria linguistica, ossia a traduzione, sottotitolazione, doppiaggio, collocazione di siti web, alla lessicografia e via dicendo, insomma all’impiego in aziende o enti che richiedono esplicitamente laureati con competenze tipiche di chi abbia frequentato un Corso come il nostro, col valore aggiunto di averlo fatto a L’Orientale”.
Altra novità è che chi sceglierà l’arabo avrà la possibilità di “sostenere anche l’esame di Islamistica e quello di Storia contemporanea dei Paesi arabi”, così la formazione sarà più robusta e mirata. Peraltro, col prossimo anno “tutto sarà concentrato in un unico percorso con un’offerta ricca di lingue europee occidentali e orientali, oltre appunto all’arabo”.
Altrettanto centrale sarà il focus sulle lingue meno note al grande pubblico, ma non per questo meno utili. Infatti, in anni recenti il Corso aveva già implementato l’offerta con il ceco, serbo-croato, bulgaro. “Dall’anno prossimo – aggiunge il prof. Manco – sarà offerto anche l’albanese, insegnamento di lunghissima tradizione del nostro Dipartimento, dove ha sede la più antica cattedra di albanese in Italia. Sempre nel rispetto della nostra vocazione culturale, abbiamo previsto, inoltre, di reintrodurre neogreco e sloveno. Gli scambi commerciali con certe realtà sono poco noti e scegliere una di queste lingue può portare fortuna”. Confermate le attività laboratoriali, il tirocinio obbligatorio, sono, inoltre, stati introdotti “insegnamenti quali ad esempio quello di Etica della comunicazione interculturale”.
La ristrutturazione del Corso rappresenterà nei mesi dedicati all’orientamento in ingresso un argomento di forte interesse per gli studenti che stanno decidendo di iscriversi all’Orientale, in particolare ai Corsi del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. “Ci aspettiamo apprezzamento per un Corso ancora più incentrato sulla formazione specializzante”. Chi si iscrive studierà, infatti, discipline “che gli forniranno solide competenze sul piano linguistico associate a insegnamenti a più ampio respiro culturale, oltre ovviamente alle lingue”. Un’offerta concepita per formare il profilo specifico del laureato di un Corso come questo, che deve “non soltanto imparare a parlare due lingue straniere ma – cosa che da noi si impara altrettanto bene – capire anche come esse funzionino”. I cambiamenti saranno visibili nell’immediato futuro. Intanto, si continua a lavorare con l’obiettivo di “lanciare a livello quantomeno macro-regionale un segnale di ulteriore ammodernamento”. E, non ultimo, fornire una base concreta anche a chi volesse guardare alla Magistrale. “Il Corso – conclude il docente – impegna docenti di diversi Dipartimenti ed è stato ridisegnato anche per rendere più naturale per gli studenti continuare con una Magistrale scelta fra alcune di quelle offerte in Ateneo, valorizzando così ulteriormente il loro rapporto con quella che nel frattempo sarà diventata la ‘loro’ Università”.
Sabrina Sabatino







