Un prestigioso riconoscimento al prof. Nicola Caporaso, professore ordinario di Gastroenterologia, Vice Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II. Gli sarà attribuito il premio AISF (AISF distinguished service award) alla carriera, riconoscimento annuale ad uno studioso che, con la sua attività, abbia contribuito in maniera importante al progresso delle conoscenze scientifiche nel campo delle malattie del fegato. L’elevato livello scientifico della Società rende il premio un successo per il ricercatore che lo ottiene ma anche per l’istituzione nella quale l’attività è stata svolta. La cerimonia di conferimento si tiene oggi, 22 febbraio, presso l’Aula Magna dell’Università di Roma La Sapienza.
Il prof. Caporaso si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1974, specializzato in Malattie Infettive prima e Gastroenterologia poi. Ha svolto l’intero arco della propria carriera accademica – assegnista biennale, ricercatore, professore associato e poi ordinario di Gastroenterologia – sempre presso l’Università di Napoli, salvo interruzioni per esperienze di ricerca presso prestigiose istituzioni universitarie del Nord Europa.
Nella sua attività di ricerca ha fornito importanti contributi originali alla Epatologia e alla Gastroenterologia (su Scopus ad oggi 210 pubblicazioni). La sua attività di ricerca più rilevante è stata rivolta alla epidemiologia e terapia delle malattie del fegato (epatite B, C, D, steatopepatite). Importantissimi i suoi studi sui rapporti tra alimenti, fegato ed apparato digerente.
Il prof. Caporaso si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1974, specializzato in Malattie Infettive prima e Gastroenterologia poi. Ha svolto l’intero arco della propria carriera accademica – assegnista biennale, ricercatore, professore associato e poi ordinario di Gastroenterologia – sempre presso l’Università di Napoli, salvo interruzioni per esperienze di ricerca presso prestigiose istituzioni universitarie del Nord Europa.
Nella sua attività di ricerca ha fornito importanti contributi originali alla Epatologia e alla Gastroenterologia (su Scopus ad oggi 210 pubblicazioni). La sua attività di ricerca più rilevante è stata rivolta alla epidemiologia e terapia delle malattie del fegato (epatite B, C, D, steatopepatite). Importantissimi i suoi studi sui rapporti tra alimenti, fegato ed apparato digerente.







