Preziosi candidato dalla Facoltà al titolo di Professore Emerito

Il Consiglio straordinario di Scienze del 17 gennaio, si apre con una notizia che riempie di soddisfazione l’intera facoltà. Alcuni docenti dell’Ateneo, hanno proposto di conferire il titolo di Professore Emerito a Bruno Preziosi, docente del Corso di Laurea in Fisica in pensione dall’1 novembre e attualmente impegnato, insieme ad altri docenti, in una ricerca storica volta al recupero della memoria della Facoltà. “Come sapete, questo è un titolo che viene conferito dal Ministro” spiega il Preside Alberto Di Donato. Tocca al prof. Giancarlo Gialanella, tra i promotori del documento, illustrare la carriera e i meriti professionali del docente. Il prof. Preziosi, per oltre 40 anni al Federico II, è uno scienziato di fama internazionale, noto per i suoi lavori nel campo della Fisica dello Stato Solido. A cavallo tra gli anni ’70 e ’80, ha dato un importante contributo alle ricerche sugli studi della Fisica dei metalli e semiconduttori. Si è occupato anche di relatività e di storia della Fisica, compiendo delle ricerche sul periodo trascorso a Napoli da Ettore Majorana e sulla sua successiva scomparsa. È stato Direttore del Dipartimento di Fisica Teorica ed ha svolto un importante lavoro di gestione della ricerca all’interno di organismi sia nazionali che locali. “La proposta è stata avanzata da un numero limitato di persone, ma ha subito raccolto il consenso di tutti” dice il docente al termine del suo intervento.
La restante parte della riunione del Consiglio è occupata da normali procedure burocratiche relative a pratiche docenti, pratiche di mobilità interna, conferme di ruolo, avvii degli atti per la promozione di docenti straordinari e la conferma della prof.ssa Giovanna Liverini, in qualità di esponente designata di Scienze all’interno del Comitato Interfacoltà del Centro di Servizi Veterinari. L’ultimo punto all’ordine del giorno, riguarda la designazione dei membri della Commissione giudicatrice che dovrà svolgere le pratiche di valutazione comparativa per assegnare dei posti da ricercatore. Tutti i Dipartimenti interessati ad avere un proprio esponente in questa Commissione, hanno già espresso le proprie preferenze. Solo quello di Scienze Biologiche, per la scelta del membro che dovrà selezionare un posto da assegnare all’area di Fisiologia, continua a soffrire di un grave dissidio interno, per risolvere il quale è stata chiamata la Facoltà a mediare. Il Dipartimento ha già regolarmente svolto una votazione, con la quale ha scelto, con 14 preferenze su 15, il Direttore Antonio Barletta. Unico contrario, il prof. Antonio Giuditta, il quale, a dispetto del voto, ha scelto di sostenere la candidatura della prof.ssa Maria Svelto, presidente della Società Italiana di Fisiologia e docente presso l’Università di Bari. Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio di Facoltà, la votazione in aula era stata sospesa per mancanza di numero legale.“Le ragioni della mia presa di posizione, sono già state chiarite in una riunione al Dipartimento ma aggiungo che se si insiste a motivare la scelta del prof. Barletta come l’unica in grado di garantire il corretto svolgimento del concorso, si dovrebbero illustrare i risultati dei concorsi ai quali il professore ha partecipato negli ultimi 10-15 anni. Se la valutazione è comparativa, anche le commissioni dovrebbero essere preliminarmente selezionate sulla base dei titoli scientifici. Non è prassi dell’università italiana procedere verso questi sentieri. Qui i risultati sono affidati ad una competizione in cui prevale l’arma politica. Di conseguenza, mi permetto di proporre che l’attuale concorso e le relative risorse economiche destinatevi, vengano congelate” dice Giuditta leggendo una sua dichiarazione. Il Preside lascia spazio alle altre dichiarazioni di voto. “Voterò per Barletta, perché è stato eletto con un’ampia maggioranza a tutti i livelli. Ritengo sia una persona di alto profilo scientifico e super partes e non credo che sia necessario chiamare docenti da altre università” dice la prof.ssa Liverini. “Voto contro Barletta. Non ho giudizi negativi su di lui, ma se i colleghi di Fisiologia non riescono a trovare un accordo, allora è meglio incaricare una persona esterna” sostiene il prof. Gustavo Avitabile. “C’è stata un’elezione quasi plebiscitaria, il risultato è schiacciante. Dall’esterno non si può fare altro che prendere atto di un voto espletato correttamente. Perché stare qui a discutere?” chiede il prof. Aldo Moretti. “Quando emergono conflitti irrisolti, è difficile decidere. Ho sentito da Giuditta delle spiegazioni metodologiche, ma nessuno ha fatto lo stesso dall’altra parte. Questo non mi aiuta. La decisione è della Facoltà, non solo dei fisiologi o di alcuni gruppi. Ritengo inoltre sarebbe opportuno che, in simili situazioni, si votasse per appello nominale. Conosciamo tutti i meccanismi che entrano in funzione nei gruppi e nei dipartimenti. La gestione è sempre di tipo oligarchico. Lasciamo che tutti espongano le proprie ragioni” dice il prof. Ugo Lepore, argomentando così la sua decisione di astenersi. “È giusto spiegare la situazione” interviene il prof. Barletta, ma il Preside glielo impedisce per lasciare spazio, esclusivamente, alle dichiarazioni di voto. “Voto per Barletta. Appartengo ad un gruppo disciplinare diverso e mi affido al voto dei colleghi. In quella seduta, c’è stata una schiacciante maggioranza” afferma il prof. Ettore Benedetti. “Voterò a favore della scelta del Dipartimento, ma vorrei svelenire la situazione. Perché tanta tensione per nominare un membro interno? Una volta scelto, non è detto che il concorso sia deciso, almeno non in questa facoltà” afferma il prof. Renato Musto attirando qualche perplessità. Concluse le dichiarazioni, si procede alla votazione, ma per la seconda volta di seguito, manca il numero legale e la seduta viene aggiornata.
Simona Pasquale
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