Procedura Civile e Penale, Commerciale, Scienza delle Finanze: le criticità del percorso

La Commissione Didattica ritorna sulle criticità del percorso di studi, evidenziate dagli studenti attraverso i questionari on-line sulla valutazione della didattica. Un problema ripreso anche dal Nucleo di Valutazione d’Ateneo.
“Durante la visita del prof. Achille Basile, Coordinatore del Nucleo di Valutazione, sono stati esposti i punti deboli che caratterizzano il Corso di Laurea. Da una parte abbiamo la zavorra ‘prepotente’ dei fuori corso, dall’altra le difficoltà emerse per alcuni insegnamenti di base: Procedura Civile, Procedura Penale, Diritto Commerciale e Scienza delle Finanze”, racconta la prof.ssa Francesca Reduzzi, Presidente della Commissione Didattica. Il numero dei fuori corso pesa enormemente sulla valutazione del percorso formativo. “Per questo, in accordo con il prof. Aurelio Cernigliaro, Presidente del Corso di Studi, e con il prof. Lucio De Giovanni, Direttore del Dipartimento, abbiamo deciso di mettere in atto delle strategie per ovviare al problema di chi resta indietro”. Innanzitutto: “La Commissione sta lavorando affinché vengano ripristinati i corsi di sostegno per le materie in cui sono state evidenziate le criticità in modo da permettere ai nostri studenti di procedere senza ulteriori intoppi. Stiamo cercando una soluzione significativa, che non ci faccia perdere quotazioni a livello nazionale”. Altro obiettivo: la modifica dei dati raccolti per Giurisprudenza da Almalaurea. “Il Consorzio Universitario stima i laureati che trovano uno sbocco occupazionale a due anni dalla conclusione degli studi. Per i giuristi sono dati non indicativi: la pratica forense dura due anni, i tempi dei concorsi pubblici sono lunghi, per non parlare di quelli che consentono di entrare
in magistratura. Queste indicazioni sbagliate ci penalizzano, è normale che dopo due anni un nostro laureato non stia ancora lavorando per conto proprio”. Partendo da queste premesse: “La Commissione ha il compito e la responsabilità di far arrivare al meglio il Dipartimento alla valutazione di dicembre 2016. Essere penalizzati a livello nazionale ci potrebbe privare di fondi importanti per la didattica. Ci stiamo muovendo affinché questo non accada”. Il lavoro maggiore dovrà partire, però, proprio dagli studenti: “Sono le loro segnalazioni che ci indicano la strada da percorrere. Invito quindi i ragazzi ad accedere alla piattaforma on-line ed esprimere le proprie valutazioni sulla didattica e sugli insegnamenti di base”. C’è tempo fino al 22 maggio per compilare il questionario che consente
di rilevare la loro opinione sui percorsi offerti: “Dopodiché, scaduto questo termine, il questionario cambierà forma e sarà rivolto, fino al 27 febbraio 2017, ai non frequentanti. Anche il loro apporto è per noi fondamentale”.
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