Partirà dall’anno accademico 2019-2020 il Corso di Laurea Triennale professionalizzante in Tecniche per l’edilizia, il territorio e l’ambiente (Teta) attivato presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Vanvitelli. “Il Corso risponde ad una specifica esigenza manifestata dagli istituti tecnici per geometri e dal Collegio dei geometri, che adesso hanno bisogno di figure con competenze avanzate. Secondo la nuova direttiva europea, infatti, solo i laureati potranno svolgere attività libero professionale, e questo Corso è pensato per colmare il gap che si andrà a creare”, spiega il prof. Corrado Gisonni, Coordinatore di Teta.
Si tratta di un percorso innovativo, che ha un suo gemello soltanto all’Università di Bari e che offre competenze trasversali all’ingegneria e alle tematiche relative alla tutela ambientale, con un taglio fortemente professionalizzante, garantendo un facile ingresso nel mondo del lavoro. “Il Corso formerà tecnici che rispondono ad esigenze del territorio con specifiche competenze nei processi edilizi e ambientali”. È importante ricordare, aggiunge il docente, “che la verifica per l’accreditamento passa per la condizione che l’80% dei laureati abbia trovato occupazione. Si tratta, quindi, di un percorso fortemente votato all’immissione nel mondo del lavoro e vede coinvolti partner come Confindustria, l’Associazione Costruttori Edili, il Collegio dei Geometri e l’Ordine degli Ingegneri”. Grazie agli accordi con questi enti, i ragazzi avranno la possibilità di svolgere dei lunghi periodi di tirocinio professionalizzante: “Tra il quarto e il quinto semestre è previsto quasi un anno di stage e tirocinio presso aziende e società di ingegneria”. Inoltre, è previsto l’insegnamento di materie professionalizzanti già dal primo anno: non solo discipline di base quali matematica, fisica ed elementi di chimica, ma esami legati alle nuove tecnologie nel campo dell’ingegneria civile. Approfondimenti sono programmati nell’ambito della topografica ambientale e della progettazione assistita. “Si punta molto alla diffusione delle nuove tecnologie per dare al settore dell’ingegneria civile, che sconta una crisi legata anche al quasi esclusivo utilizzo di tecniche tradizionali, una forte spinta innovativa”.
I posti a disposizione sono 50 e il bando sarà on line da metà luglio, mentre le selezioni si svolgeranno a fine settembre: “I candidati saranno selezionati sulla base del voto del diploma e di un colloquio su cultura generale e argomenti di matematica e fisica – spiega il prof. Gisonni – Possono presentare domanda tutti i diplomati, anche se quelli provenienti dagli istituti per geometri hanno sicuramente delle caratteristiche e una formazione che ne facilita l’accesso”.
Valentina Orellana
Si tratta di un percorso innovativo, che ha un suo gemello soltanto all’Università di Bari e che offre competenze trasversali all’ingegneria e alle tematiche relative alla tutela ambientale, con un taglio fortemente professionalizzante, garantendo un facile ingresso nel mondo del lavoro. “Il Corso formerà tecnici che rispondono ad esigenze del territorio con specifiche competenze nei processi edilizi e ambientali”. È importante ricordare, aggiunge il docente, “che la verifica per l’accreditamento passa per la condizione che l’80% dei laureati abbia trovato occupazione. Si tratta, quindi, di un percorso fortemente votato all’immissione nel mondo del lavoro e vede coinvolti partner come Confindustria, l’Associazione Costruttori Edili, il Collegio dei Geometri e l’Ordine degli Ingegneri”. Grazie agli accordi con questi enti, i ragazzi avranno la possibilità di svolgere dei lunghi periodi di tirocinio professionalizzante: “Tra il quarto e il quinto semestre è previsto quasi un anno di stage e tirocinio presso aziende e società di ingegneria”. Inoltre, è previsto l’insegnamento di materie professionalizzanti già dal primo anno: non solo discipline di base quali matematica, fisica ed elementi di chimica, ma esami legati alle nuove tecnologie nel campo dell’ingegneria civile. Approfondimenti sono programmati nell’ambito della topografica ambientale e della progettazione assistita. “Si punta molto alla diffusione delle nuove tecnologie per dare al settore dell’ingegneria civile, che sconta una crisi legata anche al quasi esclusivo utilizzo di tecniche tradizionali, una forte spinta innovativa”.
I posti a disposizione sono 50 e il bando sarà on line da metà luglio, mentre le selezioni si svolgeranno a fine settembre: “I candidati saranno selezionati sulla base del voto del diploma e di un colloquio su cultura generale e argomenti di matematica e fisica – spiega il prof. Gisonni – Possono presentare domanda tutti i diplomati, anche se quelli provenienti dagli istituti per geometri hanno sicuramente delle caratteristiche e una formazione che ne facilita l’accesso”.
Valentina Orellana







