Ricercatori: aumentano i rappresentanti nei Consigli di Facoltà

Aumenta al 33% dei docenti incardinati, le rappresentanze dei ricercatori nei Consigli di Facoltà. L’accordo raggiunto, al Senato Accademico del Federico II, il 13 marzo, prevede che i ricercatori presenti nelle adunanze dovranno essere il 33% del totale dei professori associati e ordinari (senza limite di sbarramento). E’ una vittoria dei rappresentanti dei ricercatori portata avanti da giugno del 2006.
Attualmente la rappresentanza dei ricercatori nei consigli di Facoltà ammonta al 15% del totale dei professori associati ed ordinari (con sbarramento al 25% del totale dei ricercatori per ciascuna Facoltà). Lo scorso giugno 2006 i sette ricercatori presenti in Senato Accademico hanno presentato una richiesta di modifica di tale percentuale ritenendo di incrementarla al 50% del totale dei professori, in questo modo i ricercatori avrebbero rappresentato un terzo dei componenti i consigli di Facoltà. Ciò anche in considerazione della funzione docente (di fatto) svolta da gran parte dei ricercatori, e che la percentuale del 15% risultava essere superiore soltanto a due sedi universitarie (ferme al 10%) su 77. L’Ateneo Federico II, quindi, si trovava anacronisticamente fermo su di una percentuale decisamente al di sotto della media nazionale. Mentre ben in 11 Atenei italiani i ricercatori partecipano in toto ai consigli di Facoltà.
Dallo scorso mese di giugno si sono svolte due o tre riunioni della Commissione Statuto del Federico II in cui si è discusso della proposta senza però raggiungere un’intesa finale sulla materia. Lo scorso 13 marzo, in un’ulteriore riunione della commissione, che ha visto questa volta la presenza di ben 11 Presidi (sui tredici presenti in Ateneo) si è giunti ad una conclusione dopo avere superato le forti resistenze di alcune Facoltà. Giurisprudenza su tutte.
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