Ripartono i tutorati, ma in netto ritardo

Riparte il servizio di tutorato didattico per l’apprendimento del latino e del greco, che da diversi anni costituisce un proficuo supporto a disposizione di tutti gli studenti del Dipartimento di Studi Umanistici che abbiano riscontrato qualche difficoltà con le lingue classiche. Tutti possono farne richiesta e accedervi per archiviare i propri dubbi pre-esame. “Siamo felici di poter avere uno strumento in più per arricchire la nostra formazione, ma preferiremmo che i corsi di tutorato fossero attivati in previsione dell’esame, e non a fine sessione”. È la critica di Marina Morella rivolta alla fase d’organizzazione del tutorato che, nonostante le sollecitazioni da parte delle rappresentanze studentesche, potrà partire solo nel mese di marzo (e resterà attivo fino alla fine di maggio). “Purtroppo, comprendiamo che per necessità burocratiche legate alla selezione dei tutor o anche solo alla distribuzione degli studenti in aule, gruppi e orari, i tempi tendano a non coincidere con quelli per noi più comodi. Sarebbe, però, bello poter usufruire del tutorato durante il periodo della frequenza dei corsi, oppure a un mese dall’esame per sedimentare gli argomenti trattati a lezione e chiarire gli aspetti su cui si nutrono ancora delle perplessità”. Se i corsi di tutorato fossero partiti a ottobre, in coincidenza con l’inizio del semestre, “avrei potuto usufruirne per gli appelli di gennaio, mentre adesso molto probabilmente non avrò la possibilità di partecipare agli incontri per la necessità di seguire come priorità i corsi che riprenderanno a marzo. Ho impiegato mesi da sola a tentare di rispolverare le basi della grammatica latina con declinazioni, aggettivi, articoli, pronomi, coniugazione, costrutti”, parla la sua collega Carmen Castaldo, iscritta al secondo anno di Lettere moderne. Poi aggiunge: “ho impiegato quattro mesi per prepararlo, ottenendo poi all’appello di fine gennaio un voto che ho preferito rifiutare. Non mi va di accettare voti troppo bassi perché vorrei, adesso che ho iniziato e ho la volontà per farlo, costruire le basi per una buona media. In latino partivo praticamente da zero, perché a scuola ho finito di studiarlo al terzo anno”. In questi casi, è bene rivolgersi a qualcuno più esperto per trovare una guida, “senza avere vergogna di chiedere una mano. Il tutorato rappresenta un ottimo compromesso: ha il vantaggio di essere gratuito e i corsi sono tenuti da tutor che hanno sostenuto già l’esame e conoscono perfettamente le nostre difficoltà. Dovrebbe, però, configurarsi nell’ambito di un laboratorio permanente”. Gli studenti di Lettere Moderne, in questo, sono parecchio svantaggiati, “poiché chi non viene da un liceo classico in genere non ha molta scelta: andare a ripetizioni o stare per mesi sui libri, perché per sostenere l’esame in maniera brillante ci vuole molto esercizio nella lettura e traduzione dei testi”, associata a conoscenza della grammatica, della metrica, del periodo storico. “Certo, non è un esame di Storia Romana, ma bisogna dimostrare di essere in grado di contestualizzare l’opera, anche all’interno delle altre composte dallo stesso autore. Quest’approccio fa lievitare il voto. È inutile imparare tutto a memoria aggirando il problema, significherebbe prendere in giro se stessi. Non tutti i mali vengono per nuocere: gli incontri del tutorato saranno un’opportunità per recuperare nei prossimi mesi tutte le lacune e presentarsi all’esame con una preparazione più completa”.  
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